Berlusconi sul caso Ruby: "Meglio appassionati di belle donne che gay"
Il premier l'ha detto stamane
alla Fiera di Milano. Promette
di chiudere "da 3 a 30 giorni
i giornali che pubblicano
le intercettazioni".
Indignati Arcigay, Pd e Idv
"Presenti le sue scuse"
RHO-PERO (MILANO)
«È meglio essere appassionati di belle ragazze che gay». Lo ha detto Silvio Berlusconi questa mattina alla Fiera di Milano intervenendo all’ inaugurazione della 68/ma edizione del salone del ciclo e del motociclo di Milano. Un pensiero che ha subito suscitato proteste indignate di Arcigay e dell'opposizione.
Precisamente, Berlusconi ha detto: «Ogni tanto mi capita di interrompere il mio lavoro e se qualche volta mi capita di guardare in faccia una bella ragazza meglio guardare una bella ragazza che essere gay...». Il Premier torna sul caso Ruby incolpando i media: «Non leggete più giornali perché vi imbrogliano, vedrete che su questa vicenda ci sarà solo una tempesta di carta, vedrete come non ci sarà stato null’altro che un atto di solidarietà che mi sarei vergognato di non fare, lo faccio da sempre». Promette poi di bloccare i giornali che pubblicano le intercettazioni: ha in programma di «Fermare i media che pubblicano le intercettazioni per un periodo tra i 3 e i 30 giorni».
Afferma che «il Governo proporerà un’iniziativa parlamentare sulle intercettazioni, che prevederà tra l’altro il fermo da tre a 30 giorni per i media che le pubblicheranno indebitamente». «Le intercettazioni - ha spiegato - saranno ammesse solo per reati legati al terrorismo internazionale, alle organizzazioni criminali, agli omicidi e alla pedofilia»
Quindi ha scherzato: «Ho un problemino, avrei da sistemare una certa Ruby in uno di questi stand....». Berlusconi ha fatto riferimento alla ragazza oggetto delle polemiche degli ultimi giorni, duettando dal palco della inaugurazione del Salone di Milano con l’ex direttore generale della mostra Costantino Ruggiero. L’ex manager ha replicato alla richiesta del premier: «ci penso io».
Quella sui gay è stata una battuta «gratuita» e «volgare» che offende «non solo le persone omosessuali ma anche le donne» per Paolo Patanè, presidente nazionale dell’Arcigay. «Questa frase - ha spiegato Patanè - è espressione di una cultura machista, arretrata e offensiva per le persone omosessuali ma anche per donne. Un frase che proviene da un atteggiamento di disprezzo nei confronti della dignità delle persone e che conferma il clima imbarazzante e grottesco in cui cui il presidente del Consiglio sta precipitando il Paese. Berlusconi - ha concluso Patanè - si scusi con tutti, con le persone omosessuali e con donne per una frase dietro la quale c’è una visione del mondo femminile che non fa onore al capo del governo di un Paese dell’Unione europea».
«Il posto ideale per Berlusconi non è certo palazzo Chigi ma una bettola di periferia - dice il leader Idv, Antonio Di Pietro -. Oggi, infatti, abbiamo avuto l'ennesima prova dell`inadeguatezza del signor Silvio Berlusconi a ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio. Berlusconi vive ancora nell'età della pietra, anzi, peggio: vive nell'era delle discriminazioni razziali, sessuali, etniche e religiose». «Bisognerebbe ricordargli che il nostro Paese ha ratificato il trattato di Lisbona che ha riconosciuto il diritto alla non discriminazione basata anche sull'orientamento sessuale. Essere gay è solo un diverso modo dell'essere e non una condizione di cui vergognarsi»,
«Berlusconi torna con il suo copione di varietà e volgarità chiamando in causa i gay, scherzando sulla Ruby che potrebbe costargli una bella accusa di abuso di potere, e minacciando i media che pubblicano le intercettazioni». Così Michele Ventura, vice capogruppo del Pd alla Camera, commenta le esternazioni del presidente del Consiglio di oggi. «Il premier dovrebbe guardare in faccia la realtà e andare via - conclude Ventura- il Paese è stanco delle sue barzellette. I suoi alleati, responsabili, facciano seguire i fatti alle parole e stacchino la spina».
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