Il ministro vola alto. A spese nostre
Per impegni di partito o per inaugurare campi da golf. I viaggi in elicottero del ministro Brambilla costano migliaia di euro. E dopo l'articolo del Fatto il Pd presenta una interrogazione parlamentare
Secondo la direttiva approvata dal governo Berlusconi nel 2008, per concedere ai ministri il privilegio dei voli di Stato devono coesistere due condizioni contemporaneamente: le "inderogabili esigenze" di trasferimento e l'indisponibilità di alternative "per l'efficace svolgimento delle funzioni". Ma il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla è salita su un elicottero dei Carabinieri anche per andare a incontrare il comitato elettorale del Pdl o per spostamenti che a un comune automobilista richiederebbero non più di un paio d'ore. Molto meno con un lampeggiante sul tetto dell'auto blu. Non c'è da stupirsi allora, se già nel 2009 la rossa di Calolziocorte ha sforato del 600% il budget del ministero destinato ai viaggi, spendendo 157mila euro contro i 27mila previsti. Adesso, però, qualcuno vuole vedere se quei voli potevano essere autorizzati. Per questo i senatori del partito democratico Roberto Della Seta e Francesco Ferrante hanno presentato una interrogazione al presidente del Consiglio: "Quando c'e' da inaugurare un campo da golf o da andare ad incontrare i propri supporter il Ministro Brambilla evidentemente non ha tempo da perdere. Chi paga le scampagnate in elicottero del ministro del Turismo?"
dal Fatto Quotidiano, oggi