Ieri il Trani-gate è arrivato a Bruxelles:
le intercettazioni telefoniche tra Silvio Berlusconi, l’ex commissario Agcom Giancarlo Innocenzi e il direttore generale della Rai Mauro Masi sono state trasmesse in un’aula del Parlamento europeo, tradotte in inglese, e accompagnate da un’animazione video, per un’audience internazionale. Un’iniziativa degli eurodeputati Idv Luigi De Magistris e Sonia Alfano, che hanno promesso di trasmettere le intercettazioni in tutta Europa: “Abbiamo portato queste intercettazioni in Europa per mettere in guardia l’Ue sul rischio che sta correndo:
l’attacco alla libera informazione non è solo un caso italiano ma rischia di diffondersi come un virus in tutto il continente”, dice De Magistris che insieme ad Alfano promettono fermamente: “
Manderemo questo video con le intercettazioni in tutta Europa per mostrare l’ingerenza del potere politico nell’informazione in Italia, uno dei 27 Paesi membri Ue”. Anche Juan Fernando Lopéz Aguilar, socialista spagnolo, presidente della commissione Libertà civili al parlamento europeo, s’è detto preoccupato del caso italiano: “Il pluralismo informativo è uno dei valori fondanti dell’Unione europea. Parlare dei
problemi d’informazione in Italia, Bulgaria o Romania al Parlamento europeo è importante per l’Unione intera”
Anche tradotte in un’altra lingua, le pesanti invettive di Silvio Berlusconi a un membro dell’Agcom hanno raggelato l’atmosfera, nell’aula del Parlamento, gremita di persone. Annozero, trasmissione da sempre indigesta al leader del partito dell’amore, andava chiusa. A tutti i costi. Nemmeno l’animazione video ha attenuato l’effetto delle
incredibili pressioni su un Innocenzi fattosi piccolo piccolo al telefono con il “grande capo”. Solamente gli insulti, in inglese, hanno fatto sorridere la platea internazionale, incredula di fronte a un evento che mai si penserebbe possa capitare in una democrazia occidentale: in un Paese Ue, appunto.
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