apprezzabile la proposta di Rodota':
Stefano Rodotà: Internet è un diritto costituzionale
di Elena Re Garbagnati
Mercoledì 1 dicembre 2010
Stefano Rodotà ha presentato all'Internet Governance Forum una proposta per portare in commissione Affari Costituzionali l'adozione dell'articolo 21bis. Internet potrebbe essere riconosciuto come diritto fondamentale di tutti i cittadini italiani.
Durante l'Internet Governance Forum che si è svolto ieri a Roma Stefano Rodotà, giurista e costituzionalista, ha dato lettura dell'articolo 21 bis, che a suo parere dovrebbe diventare un addendum alla Costituzione italiana.
L'articolo in questione è il seguente: "Tutti hanno eguale diritto di accedere alla Rete Internet, in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e che rimuovano ogni ostacolo di ordine economico e sociale". In buona sostanza, Rodotà e gli altri promotori di questa legge ritengono che Internet dovrebbe essere riconosciuto come diritto costituzionale e fondamentale di tutti i Cittadini.
Un'iniziativa che non è nuova in Europa: una legge simile è stata approvata in Finlandia il 1 luglio scorso, con un provvedimento ancora più specifico (In Finlandia da oggi la banda larga è un diritto). Per assicurarsi che tutti i Cittadini possano godere allo stesso modo del diritto di collegarsi a Internet, infatti, il Governo finlandese ha stabilito che tutti i provider sono obbligati a fornire a ogni residente una linea a banda larga con una velocità minima di 1 Mbps.
L'articolo 21 bis proposto da Rodotà è un inizio per un Paese in cui le connessioni sono distribuite a macchia di leopardo e una percentuale di territorio purtroppo ancora vasta non è coperta da connessioni adeguate alle necessità dei cittadini.
L'articolo 21 bis, così come proposto, non richiederebbe un cambiamento della Costituzione, ma potrebbe essere inserito a completamento dell'articolo 21, che già esiste e che decreta la libertà di stampa. Se l'articolo 21 bis dovesse essere presentato alla commissione Affari Costituzionali presto navigare in Internet potrebbe essere un diritto fondamentale di tutti gli italiani.
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