Bersani: «Lenin a Grillo gli fa un baffo»...il segretario si lancia in un inedito paragone: «Non si può accettare uno che parla da un tabernacolo».
Era l'adagio preferito di Berlusconi, fino a qualche tempo fa: dare del comunista al militante del Pd, come se fossimo rimasti nell'era della Guerra Fredda. Anche se l'avversario aveva cambiato dieci volte nome, ritenendo estremistica perfino la parola «socialdemocratico».
Ebbene, se l'ex-premier (forse) ha smesso, ora tocca, udite udite, a Pierluigi Bersani, già figlio del Pci cresciuto all'ombra di Botteghe Oscure, usare quello che è diventato un epiteto nei confronti del contendente, in questo caso Beppe Grillo. Anzi, il segretario fa un passo in più e scomoda addirittura il padre del socialismo, Vladimir Ilic Ulianov detto Lenin. «Gli fa un baffo a Grillo, Lenin» dice Bersani, rievocando forse centralismi democratici e concezioni verticali del partito, avanguardie coscienti e prese simboliche di Palazzi d'Inverno. E in un inedito connubio utilizza la figura altrimenti biblica del tabernacolo. Non è possibile.
Che cominci a far paura.....?
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Bersani: «Lenin a Grillo gli fa un baffo» - Corriere.it