Oggi il momento della verità. Dando per certa la vittoria di Tsipras (che però difficilmente pare che avrà la maggioranza per fare un governo) sono curioso (e mi seccherebbe non poco) di vedere se il risultato davvero farà crollare i mercati.
Quel che mi pare evidente, anche dalla puntata di 8 1/2 a cui partecipavano un noto giornalista tedesco, Udo Gumpel, e il giornalista greco che ha scritto un libro su Tsipras (e che conferma l'opinione avuta qualche settimana fa sentendo alla radio un intervento di un rappresentante di Siryza) è che il bel leader di sinistra si sta apprestando a tirare l'ennesimo pacco greco all'Europa.
Hanno falsificato i conti per entrarci nel 2001, hanno continuato a farlo fino alla crisi, hanno fatto riforme non risolutorie quando sono stati messi alle strette ed ora, ciliegina sulla torta, il Buon Tsipras si appresta a vincere le elezioni con un programma di riforme sociali per le quali nemmeno l'Italia o la Francia riuscirebbero a trovare i fondi. Non sto ad elencarle tutte, interessante il Punto di Paolo Pagliaro su La7.
Quanto alla loro intenzione di "rinegoziare" il debito, che poi vorrebbe dire non pagarlo alle scadenze, hanno già fatto soffrire gli investitori privati e adesso tirerebbero alle banche centrali europee una sola che all'Italia costerebbe 25-30 miliardi. Italia che nel programma di aiuti alla Grecia ci ha pure messo 50 miliardi. Non vorrei sbagliare cifre, ho sentito mentre cenavo e non ho voglia di mettermi a cercare, ma sono comunque soldoni.
Rimane degno di nota il fatto che in varie occasioni, politici e giornalisti dell'area Siryza alla domanda "ma i soldi dove li prendete" non rispondono mai, passando a parlare di come sia cattiva l'oppressione dei mercati e del liberismo.
Interessante l'osservazione, mi pare di Gumpel, sul fatto che la Troika non sia una società segreta proveniente da chissà dove, ma organismi i in cui figurano nostri rappresentanti. La Troika siamo noi. La comunità internazionale.