15 anni sono una cifra tonda, e certe cifre tonde mi fanno sentire vecchio e stanco. Specialmente quando mi sbattono in faccia una realtà sgradevole, ancor più sgradevole del fatto che Genova, che è già storia di questo paese, non sia "storia condivisa". È cosa alla quale in fondo ci si può rassegnare, questa, a meno di non essere così ingenui da considerare i fascisti - veri o inconsapevoli - gente con la quale poter condividere qualcosa. No, quello che mi fiacca è contemplare il niente prodotto da questo Paese per scongiurare una nuova Genova. Reato di tortura? No, grazie. Identificativi sui caschi? No, grazie. Pene giuste per i colpevoli? Sticazzi. Ecco, l'idea che siamo più una potenziale Turchia in standby che una vera democrazia, e che nemmeno qualcosa come Genova è servita a spostare di un millimetro questa realtà è quello che oggi mi fa sentire vecchio e stanco. Perché a volte le lacrime, perfino la morte possono essere mitigate dalla rinascita, dallo scatto d'orgoglio, dalla crescita. Non qui.