
Originariamente Scritto da
Dennis
Credo che, verosimilmente, questo non possa avvenire più.
Solo un grave e totale sconvolgimento universale, di portata tale da rimettere in gioco contemporaneamente tutte le coscienze collettive mondiali, ci potrebbe condannare ad una occasione ove dover confrontarci unicamente con noi stessi, occasione che tuttavia non è scontato potremmo o vorremmo cogliere.
Non è infatti passato neppure un secolo dall'ultima volta che le nazioni si ritrovarono a raccogliere i cocci della loro ignomia, ma la storia testimonia ed insegna che noi italiani, piuttosto di denudarci di fronte alle conseguenze culturali e sociali del fascismo nostrano, preferimmo nascondere la testa, oltre che la dignità, sotto le macerie prima, e sotto fortuite volontà sovranazionali poi.
Tale inestinguibile debito ce lo stiamo tutt'ora trascinando sulle spalle, è causa principale della nostra mediocrità e ritengo estremamente improbabile che potremmo mai liberarcene, così amabilmente impegnati a pascolare nella nostra mediocrità.
La classe politica non ne viene affatto assolta (mi riferisco all'articolo da me citato), semplicemente se ne ridimensiona l'influenza a quello che di fatto è sempre stata, ovverosia emanazione e risposta alla nostra volontà popolare.
Perché, se pur vero che si possa con precisione identificare negli anni '80, in particolare nel governo Craxi, la genesi dell'attuale classe politica di incompetenti ed irresponsabili amministratori, oltre che di pari passo il vagito primo del nostro debito pubblico strutturale, è altresì vero che proprio quel periodo ha sdoganato a popolar acclamazione la bella vita a sbafo che gli italiani hanno fatto nell'ultimo ventennio del millennio scorso.