provo pacatamente a spiegare il mio punto di vista:
un reddito di sostegno per chi ha difficoltà lavorative, che possono essere dettate anche da cambiamenti ormai improcrastinabili di intere filiere produttive, specialmente nel caso di forza-lavoro in grande difficoltà nel cambiamento di approccio al lavoro stesso a me sembra giusto.
Ovviamente cercando di limitare (impossibile evitarlo del tutto) abusi e profittatori vari.
Questo dovrebbe sostituire qualsiasi forma di sostegno tipo cassa integrazione straordinaria, che altro non è che un cesso, ancor più grande, nel quale riversiamo i nostri soldi e poi tiriamo lo scarico.
Ovviamente, dal punto di vista di oilitica attiva del lavoro, il cosiddetto (perchè non lo è ) reddito di cittadinanza ha fallito clamorosamente, ma questo era nelle premesse, ed era evidente a chiunque avesse voluto vedere.
in tutto questo, una volta percepita una somma dignitosa (e in molti casi il rdc non da una somma dignitosa) , il percettore dovrebbe mettersi a disposizione della collettività per lavori, anche a basso valore aggiunto, di pubblica utilità
per chi ha pesro le puntate precedenti, e non mi riferisco a te, il reddito di cittadinanza, come giustamente e più volte spiegato anche da grillo, è un'altra cosa.
no, tranquillo![]()