Chiedo venia o venerondo se offendei le tue schiere, tu che di città natia annoveri l’amata accademia della crusca, baluardo che si erge da secoli come difensor del perfetto parlare …
Mia colpa fu invertir o mancar sillaba nel confuso discorso, scritto sotto il giogo crudele delle urla dell’infante che alberga nella mia magione. Colpa del frutto dei miei lombi caddi in dislessica scrittura.
Tu maestro non tardasti a evidenziare l’errore , e pur comprendendo la mia domanda non ti facesti briga di risponder ma ti facesti solo beffe di me al cospetto dei confratelli.
Personalmente rispondere …. A cosa potrei sciacquare in Arno….. sarebbe ben troppo facile e offensivo per la tua città intera , ed è sbagliato far di tutta un erba un fascio.
Quindi ,senza scomodar nessun detto celebre o frase famosa, ti rispondo come s’usa nella mia città natale
UN TI MANDO IN CULO PER CHE SONO UN SIGNORE
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