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Discussione: BATTERIA SU EFI 2008/2009/2010

  1. #1
    TCP Rider L'avatar di jugene
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    BATTERIA SU EFI 2008/2009/2010

    Mi spiace aprire l'ennesimo post sugli stessi argomenti ma, a tutt'oggi rimango con il problema batteria e nessuna risposta certa.

    La mia è una fatidica Bonneville Black EFI 2008, il problema mai risolto è quello della mancata accensione causa batteria.

    Ho preso la moto nel 2012 con 12.500 km e Batteria (credo) Yuasa originale.
    Dopo poche settimane ho dovuto sostituire la batteria perché sin da subito mi dava problemi di accensione ma, ho contemporaneamente acquistato un mantenitore (Oximiser 900).
    Da allora ho sostituito due batterie e quella attuale (MOtobatt MTB14 BA), probabilmente da sostituire nuovamente dopo 2 anni
    (3 inverni) nonostante sia sempre sotto mantenitore, comunque il problema mancate accensioni l'ho avuto dopo poche settimane dall'acquisto anche di quest'ultima.
    Premesso che il regolatore è stato sostituito e che l'alternatore genera la corretta tensione, non capisco dove sia il problema e perché si generi.
    Oggi, dopo 10 gg che la moto non era sotto mantenitore, ho provato una accensione e...clack, andata a vuoto.
    Avevo un poco di tempo ed ho smontato la Batteria provata la tensione con il tester mi dava 12,84 Volts.......MA COME ?!!!
    a quasi 13 volt fa cilecca ?
    Dopo 3 ore di mantenitore l'ho reinstallata, voltaggio batteria 12,97 Volts, accesa senza neppure un tentennamento.
    Non ne posso più !!!! Le sto pensando tutte ma non voglio sostituire la batteria per avere lo stesso problema con quella nuova.
    Su sito Motobatt ho letto che la mia batteria è da 11 ah e 175 cca (MBT 12BA), stesse dimensioni Yuasa YTx12 B BS.
    Forse ho sbagliato batteria perché come Motobatt esiste anche la MBT 14 BA 12 ah e 200 CCA che però è più alta di 15 mm ma dovrebbe montare ugualmente.
    Ma sono molto avvilito nel dover avere sempre lo stesso problema.
    Un Mare tranquillo non crea buoni marinai

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  3. #2
    Triumphista Moderatore L'avatar di _sabba_
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    Rischierò di essere ripetitivo, ma ti sento così in difficoltà che non riesco a non risponderti.
    Per cui (anche in questo post) darò delle "dritte" sulle batterie da montare e sull'utilizzo del relativo mantenitore.
    Inizio da quest'ultimo aspetto, anche perché c'è poco da dire.
    Le batterie (tutte) non posseggono infiniti cicli di carica/scarica, anzi, e molti caricabatterie/mantenitori di non ultima generazione hanno programmi di carica che prevedono anche una scarica schedulata dell'accumulatore.
    A volte la frequenza dei cicli di carica/scarica del caricabatterie/mantenitore è piuttosto bassa (cioè passa molto tempo tra uno e l'altro), a volte però sono più ravvicinati e "consumano" in fretta i cicli vitali della batteria.
    Una volta esauriti questi, la batteria è da buttare.
    Per fortuna le ultime generazioni di caricabatterie/mantenitori non sono programmate in tal modo, e le batterie collegate ad essi non subiscono una consistente diminuzione dei cicli di cui sopra.
    Ecco perché io consiglio di non collegare a lungo l'apparecchio alla batteria, ma di attaccarlo ogni 10-12 giorni per qualche ora e basta.
    Ora veniamo alla batteria.
    Ci sono tre tipi di batterie da scegliere:
    1) quelle tradizionali al piombo (in pratica quelle che montano di serie le Case motociclistiche)
    2) quelle MF (sempre al piombo, ma senza manutenzione e generalmente di caratteristiche superiori)
    3) quelle al litio (più leggere, più potenti, ma anche più sensibili al freddo e soprattutto ai maltrattamenti come scariche complete e/o cariche effettuate da caricabatterie/mantenitori non idonei)
    Io direi di eliminare dalla lista delle "papabili" quelle del primo tipo, che van giusto bene per consegnare le moto ai clienti e, se va bene, di farle arrivare al secondo tagliando.
    La scelta più giusta da fare è tra quelle del secondo e del terzo tipo.
    I problemi della MF sono solo tre:
    1) costo superiore
    2) dimensioni identiche a quelle standard
    3) peso molto elevato
    I pregi sono tanti, ma non "spostano" più di tanto il problema del nostro jugene.
    Le batterie al litio (LiFePO4) hanno anch'esse tre problemi:
    1) hanno una capacità (in Ah) inferiore a quella delle corrispondenti batterie di tipo tradizionale (MF comprese)
    2) non possono essere scaricate oltre una certa soglia (12,8 volt)
    3) non possono essere ricaricate con caricabatterie/mantenitori non specifici (quelli per le batterie tradizionali, tanto per intenderci).
    La sensibilità al freddo in realtà non è un problema, o perlomeno è un problema comune (più o meno "sentito") che vale per tutti i tipi di batterie.
    Allora, quali sono i pregi delle batterie al litio che mi permettono di consigliarle come soluzione definitiva per il nostro "sbatteriato"?
    I costi ultimamente si sono ridotti, e spesso sono inferiori a quelli delle batterie MF di marca.
    Sono piccole, leggere e dotate di uno spunto molto superiore a quello delle tradizionali batterie corrispondenti (anche delle MF).
    Per compensare le deficienze di capacità (in Ah), è tranquillamente possibile adottare batterie di livello superiore, che oltre a non avere problemi di capacità, offrono uno spunto di avviamento quasi doppio rispetto alle migliori MF.
    Tutto ciò grazie alle dimensioni ridotte di questo tipo di accumulatore, fatto (spettacolare) che permette di introdurre nel posto della batteria di serie (a volte striminzito) un poderoso "cannone di avviamento".
    Scegliendo una batteria al litio NON si devono fare le seguenti cose:
    1) farla scaricare troppo, MAI sotto i 12,8 volt
    2) caricarla con caricabatterie/mantenitori NON specifici
    3) lasciarla attaccata ad un caricabatterie/mantenitore (anche se del tipo specifico per batterie al litio) oltre qualche ora ogni 8-10 giorni.

    Intendo dire che le batterie al litio, se rimangono montate sul mezzo, DEVONO essere ricaricate ogni 8-10 giorni (massimo 12-14) con un caricabatterie specifico, MA SOLO per il tempo necessario a raggiungere la massima carica (poi si deve staccare tutto).
    Se uno ha la pazienza di ottemperare a questi must, si troverà la moto che si avvierà come mai ha fatto!
    E per tanti anni.

    Ultima modifica di _sabba_; 26/12/2016 alle 19:33
    Sabba

  4. #3
    TCP Rider Senior L'avatar di Shining
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    Purtroppo non posso essere di aiuto, però mi chiedo: che problemi ha la batteria di serie, se non subisce qualche problema da interventi "impropri" ad altre parti elettriche della moto, che ne determinano il collasso?
    Perché io, sia sulla scrambler efi che su quella carbs, ho sempre tenuto le batterie di serie e, non avendo pastrocchiato nient'altro, hanno sempre svolto egregiamente il loro mestiere (sulla carbs c'era quella originale di tre anni prima, più un altro anno ce l'ho fatto io, prima di rivenderla in perfetta forma). Senza mai usare mantenitori di carica, usando la moto tutto l'anno (il che non esclude che, per pioggia, troppo freddo o strade ghiacciate le moto sono state a volte ferme anche un mese)
    VACANZE IN TOSCANA LAST MINUTE? info: http://www.forumtriumphchepassione.c...o-toscana.html

  5. #4
    TCP Rider L'avatar di jugene
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    Citazione Originariamente Scritto da _sabba_ Visualizza Messaggio
    Rischierò di essere ripetitivo, ma ti sento così in difficoltà che non riesco a non risponderti.
    Per cui (anche in questo post) darò delle "dritte" sulle batterie da montare e sull'utilizzo del relativo mantenitore.
    Inizio da quest'ultimo aspetto, anche perché c'è poco da dire.
    Le batterie (tutte) non posseggono infiniti cicli di carica/scarica, anzi, e molti caricabatterie/mantenitori di non ultima generazione hanno programmi di carica che prevedono anche una scarica schedulata dell'accumulatore.
    A volte la frequenza dei cicli di carica/scarica del caricabatterie/mantenitore è piuttosto bassa (cioè passa molto tempo tra uno e l'altro), a volte però sono più ravvicinati e "consumano" in fretta i cicli vitali della batteria.
    Una volta esauriti questi, la batteria è da buttare.
    Per fortuna le ultime generazioni di caricabatterie/mantenitori non sono programmate in tal modo, e le batterie collegate ad essi non subiscono una consistente diminuzione dei cicli di cui sopra.
    Ecco perché io consiglio di non collegare a lungo l'apparecchio alla batteria, ma di attaccarlo ogni 10-12 giorni per qualche ora e basta.
    Ora veniamo alla batteria.
    Ci sono tre tipi di batterie da scegliere:
    1) quelle tradizionali al piombo (in pratica quelle che montano di serie le Case motociclistiche)
    2) quelle MF (sempre al piombo, ma senza manutenzione e generalmente di caratteristiche superiori)
    3) quelle al litio (più leggere, più potenti, ma anche più sensibili al freddo e soprattutto ai maltrattamenti come scariche complete e/o cariche effettuate da caricabatterie/mantenitori non idonei)
    Io direi di eliminare dalla lista delle "papabili" quelle del primo tipo, che van giusto bene per consegnare le moto ai clienti e, se va bene, di farle arrivare al secondo tagliando.
    La scelta più giusta da fare è tra quelle del secondo e del terzo tipo.
    I problemi della MF sono solo tre:
    1) costo superiore
    2) dimensioni identiche a quelle standard
    3) peso molto elevato
    I pregi sono tanti, ma non "spostano" più di tanto il problema del nostro jugene.
    Le batterie al litio (LiFePO4) hanno anch'esse tre problemi:
    1) hanno una capacità (in Ah) inferiore a quella delle corrispondenti batterie di tipo tradizionale (MF comprese)
    2) non possono essere scaricate oltre una certa soglia (12,8 volt)
    3) non possono essere ricaricate con caricabatterie/mantenitori non specifici (quelli per le batterie tradizionali, tanto per intenderci).
    La sensibilità al freddo in realtà non è un problema, o perlomeno è un problema comune (più o meno "sentito") che vale per tutti i tipi di batterie.
    Allora, quali sono i pregi delle batterie al litio che mi permettono di consigliarle come soluzione definitiva per il nostro "sbatteriato"?
    I costi ultimamente si sono ridotti, e spesso sono inferiori a quelli delle batterie MF di marca.
    Sono piccole, leggere e dotate di uno spunto molto superiore a quello delle tradizionali batterie corrispondenti (anche delle MF).
    Per compensare le deficienze di capacità (in Ah), è tranquillamente possibile adottare batterie di livello superiore, che oltre a non avere problemi di capacità, offrono uno spunto di avviamento quasi doppio rispetto alle migliori MF.
    Tutto ciò grazie alle dimensioni ridotte di questo tipo di accumulatore, fatto (spettacolare) che permette di introdurre nel posto della batteria di serie (a volte striminzito) un poderoso "cannone di avviamento".
    Scegliendo una batteria al litio NON si devono fare le seguenti cose:
    1) farla scaricare troppo, MAI sotto i 12,8 volt
    2) caricarla con caricabatterie/mantenitori NON specifici
    3) lasciarla attaccata ad un caricabatterie/mantenitore (anche se del tipo specifico per batterie al litio) oltre qualche ora ogni 8-10 giorni.

    Intendo dire che le batterie al litio, se rimangono montate sul mezzo, DEVONO essere ricaricate ogni 8-10 giorni (massimo 12-14) con un caricabatterie specifico, MA SOLO per il tempo necessario a raggiungere la massima carica (poi si deve staccare tutto).
    Se uno ha la pazienza di ottemperare a questi must, si troverà la moto che si avvierà come mai ha fatto!
    E per tanti anni.

    Si, in inverno lascio il mantenitore sempre collegato, d'altro canto credo si tratti già di un modello recente.
    La Motobatt è già batteria MF al Gel.
    Forse ho sbagliato a prenderla con un amperegio corretto ma minor spunto.
    In garage la temperatura non scende quasi mai sotto lo zero, non ho attaccato nulla all'impianto elettrico che possa strapazzate la batteria, da quello che dici per l'inverno o la si scollega o gestire la batteria richiede più attenzioni di un animale da compagnia .
    Forse visto l'uso limitato che ne faccio nei mesi invernali è meglio smontarle ?
    Già in altri post avevo accennato ad una mezza intenzione si collegare l 'impianto ad un interruttore che l'Isili completamente dall'accumulatore e possa anche fungere volendo da antifurto.
    Ultima modifica di jugene; 26/12/2016 alle 21:03
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  6. #5
    Triumphista Moderatore L'avatar di _sabba_
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    Shining, hai scritto che non hai mai usato mantenitori di carica.
    Puo essere proprio questo il motivo per cui ti sono durate tanto le batterie.
    O si cacciano soldi per un caricabatterie/mantenitore ultramoderno, oppure le batterie "(di)partono" che è un piacere.

    @ jugene
    Per essere sicuro che il tuo caricabatterie non operi dei continui cicli di carica/scarica, è necessario collegare un tester alla batteria (che inizialmente deve essere carica almeno oltre il 70%), e monitorare il comportamento dell'apparecchio.
    Prova a postare il tipo è il modello di caricabatterie.
    Puoi sempre fare come hai detto, e cioè staccare anche solo un polo della batteria e lasciarla montata sulla moto, se il garage non raggiunge temperature polari (come hai specificato).


    Ultima modifica di _sabba_; 26/12/2016 alle 21:08
    Sabba

  7. #6
    TCP Rider L'avatar di jugene
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    Sembrerebbe un ottimo manutentore di carica.

    RECENSIONE: Oximiser 900
    Oggi voglio parlarvi di un prodotto veramente ben studiato: l’Oximiser 900 della Oxford. Si tratta di un apparecchio in grado di mantenere giovane la batteria della vostra moto, indicato sia per coloro che usano la moto quotidianamente, che per coloro*che invece la prendono molto più saltuariamente.


    Già dalla prima pagina del manuale si capiscono le intenzioni del produttore:
    Questo dispositivo, uno strumento essenziale di un set di attrezzi per garage, è ideato per essere collegato ad una batteria per mesi e persino anni.
    E di fatto è così perché l’Oxford ha una dotazione di tutto rispetto. Cerchiamo di capire come funziona.
    Appena collegato alla batteria (o tramite gli anellini permanenti, o tramite le classiche pinzette), il sistema effettua immediatamente un test di polarità in modo che non ci possano essere problemi di collegamento. Se la polarità fosse sbagliata (ossia se aveste erroneamente messo il cavo negativo del Oximiser al posto del positivo) il sistema vi avvertirebbe. Il test di polarità però effettua anche un controllo sullo stato della batteria misurandone la carica ed eventuali danni. Questi controlli sono veramente importanti perché.
    È possibile che una batteria sotto i 4 volt non sia recuperati. È anche possibile che in caso di caduta di tensione al di sotto di 8 volt la batteria non possa più essere recuperata a piena capacità.
    Effettuati questi test il sistema inizia una*carica a corrente costante (carica bulk) che funziona come segue:
    A partire da 11,8 volt, la carica aumenta ad un massimo di 900mAh fino a quando la batteria è stata ricercata e ha raggiunto una tensione in carica di 14 volt.
    Eseguita questa fase di carica il sistema entra in modalità*manutenzione*(float).
    L’Oximiser 900 mantiene e ottimizza la batteria indefinitamente fintantoché l’apparecchio rimane connesso alla batteria.
    Inutile dire che quando il dispositivo rileva che la batteria emette 14,4 volt, la carica si interrompe.
    Un Mare tranquillo non crea buoni marinai

  8. #7
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    Citazione Originariamente Scritto da jugene Visualizza Messaggio
    Premesso che il regolatore è stato sostituito e che l'alternatore genera la corretta tensione, non capisco dove sia il problema e perché si generi.
    Oggi, dopo 10 gg che la moto non era sotto mantenitore, ho provato una accensione e...clack, andata a vuoto.
    Avevo un poco di tempo ed ho smontato la Batteria provata la tensione con il tester mi dava 12,84 Volts.......MA COME ?!!!
    a quasi 13 volt fa cilecca ?
    Dopo 3 ore di mantenitore l'ho reinstallata, voltaggio batteria 12,97 Volts, accesa senza neppure un tentennamento.
    Non è che il problema provenga da uno dei due relè che si trovano sotto al fianchetto sinistro?
    Perchè tra il tuo ditino che preme il pulsante di avviamento ed il motorino ci sono due relè e se uno dei due non funziona o funziona male il problema è un "clik" se è quello piccolo, od un "clak" se è quello grande ma senza che succeda nulla.
    Quello piccolo che è un comunissimo relè 12 V 30-40 A a 5 contatti che trovi da qualsiasi ricambista per auto che quando si eccita devia la corrente dall'alimentazione delle luci al relè più grande che chiudendo il proprio circuito collega la batteria col motorino di avviamento.
    Se è smontabile puoi pulire i contatti se non sono troppo consumati, oppure fai prima a cambiarlo, visto che costa pochi €urini.
    Per controllarne il funzionamento stacca il filo bianco-rosso da quello grande e vedi se premendo il pulsante di avviamento a questo filo arriva corrente: se pur sentendolo scattare non arriva corrente fai come ti ho detto sopra.
    Se invece arriva corrente il problema è in quello grande che va sostituito; per accertartene quando fa cilecca prova col quadro acceso a collegare tra di loro (magari usando una forbice da elettricista e facendo ben attenzione a non mandarla a massa) i due poli grandi superiori, dove sono collegati i due fili marroni grossi che vanno uno alla batteria e l'altro al motorino di avviamento: se la moto si avvia il problema non può essere che quello.

    Due parole anche sul mitico consenso della centralina:
    la centralina può non dare il consenso all'avviamento se rileva una tensione troppo bassa a causa dell'assorbimento del motorino di avviamento.
    Ma in questo caso non darà il consenso attraverso l'impianto di accensione, non attraverso quello di avviamento che guardando lo schema dell'impianto elettrico mi sembra proprio non interagisca per nulla con la centralina.
    Ultima modifica di Daroli; 27/12/2016 alle 20:34
    Saluti,
    Dario

  9. #8
    Triumphista Moderatore L'avatar di _sabba_
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    Citazione Originariamente Scritto da jugene Visualizza Messaggio
    Sembrerebbe un ottimo manutentore di carica.

    RECENSIONE: Oximiser 900
    Oggi voglio parlarvi di un prodotto veramente ben studiato: l’Oximiser 900 della Oxford. Si tratta di un apparecchio in grado di mantenere giovane la batteria della vostra moto, indicato sia per coloro che usano la moto quotidianamente, che per coloro*che invece la prendono molto più saltuariamente.


    Già dalla prima pagina del manuale si capiscono le intenzioni del produttore:
    Questo dispositivo, uno strumento essenziale di un set di attrezzi per garage, è ideato per essere collegato ad una batteria per mesi e persino anni.
    E di fatto è così perché l’Oxford ha una dotazione di tutto rispetto. Cerchiamo di capire come funziona.
    Appena collegato alla batteria (o tramite gli anellini permanenti, o tramite le classiche pinzette), il sistema effettua immediatamente un test di polarità in modo che non ci possano essere problemi di collegamento. Se la polarità fosse sbagliata (ossia se aveste erroneamente messo il cavo negativo del Oximiser al posto del positivo) il sistema vi avvertirebbe. Il test di polarità però effettua anche un controllo sullo stato della batteria misurandone la carica ed eventuali danni. Questi controlli sono veramente importanti perché.
    È possibile che una batteria sotto i 4 volt non sia recuperati. È anche possibile che in caso di caduta di tensione al di sotto di 8 volt la batteria non possa più essere recuperata a piena capacità.
    Effettuati questi test il sistema inizia una*carica a corrente costante (carica bulk) che funziona come segue:
    A partire da 11,8 volt, la carica aumenta ad un massimo di 900mAh fino a quando la batteria è stata ricercata e ha raggiunto una tensione in carica di 14 volt.
    Eseguita questa fase di carica il sistema entra in modalità*manutenzione*(float).
    L’Oximiser 900 mantiene e ottimizza la batteria indefinitamente fintantoché l’apparecchio rimane connesso alla batteria.
    Inutile dire che quando il dispositivo rileva che la batteria emette 14,4 volt, la carica si interrompe.
    È proprio la modalità Float (oscillante) che può disintegrare la batteria.
    Non perché rovina la batteria caricandola fino a 14,4 volt e poi scaricandola (o lasciandola scaricare), ma semplicemente perché dopo del tempo azzera il numero dei cicli vitali della batteria stessa (che sono circa 300-350).
    Il miglior modo per mantenere una batteria è quello di applicarle una tensione costante di 13,5 volt, e ogni 20-30 giorni eseguire un ciclo Float per mantenere desolfatate le piastre.
    L'Oximizer 900 lavora come la maggior parte dei mantenitori di penultima generazione, proprio quelli sche sconsiglio di lasciare sempre collegati per i motivi di cui sopra.

    Sabba

  10. #9
    TCP Rider L'avatar di cristianow
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    Citazione Originariamente Scritto da Shining Visualizza Messaggio
    Purtroppo non posso essere di aiuto, però mi chiedo: che problemi ha la batteria di serie, se non subisce qualche problema da interventi "impropri" ad altre parti elettriche della moto, che ne determinano il collasso?
    Perché io, sia sulla scrambler efi che su quella carbs, ho sempre tenuto le batterie di serie e, non avendo pastrocchiato nient'altro, hanno sempre svolto egregiamente il loro mestiere (sulla carbs c'era quella originale di tre anni prima, più un altro anno ce l'ho fatto io, prima di rivenderla in perfetta forma). Senza mai usare mantenitori di carica, usando la moto tutto l'anno (il che non esclude che, per pioggia, troppo freddo o strade ghiacciate le moto sono state a volte ferme anche un mese)
    Infatti il mistero è: perché alcune MC presentano il problema mentre altre (stesso modello, anno, ecc) non lo presentano? La risposta va cercata in difetti congeniti nella singola moto oppure nelle modalità di utilizzo? Su questo forum se ne discute da anni ma ancora non mi sembra siamo arrivati ad una soluzione (ammesso che ne esista una univoca...)

  11. #10
    TCP Rider L'avatar di TRUSTon
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    Citazione Originariamente Scritto da cristianow Visualizza Messaggio
    Infatti il mistero è: perché alcune MC presentano il problema mentre altre (stesso modello, anno, ecc) non lo presentano? La risposta va cercata in difetti congeniti nella singola moto oppure nelle modalità di utilizzo? Su questo forum se ne discute da anni ma ancora non mi sembra siamo arrivati ad una soluzione (ammesso che ne esista una univoca...)
    Il problema è della moto e basta, alcuni ne fanno un utilizzo giornaliero o comunque molto frequente e soffrono meno di questi problemi. Siamo nel 2017 ormai e una moto ferma un mese deve partire. Sempre. Anche perché ce ne sono (anche in casa triumph) non è che sto fantasticando...
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    ...Chi mi vuole prigioniero non lo sa che non c'è muro che mi stacchi dalla libertà, libertà che ho nelle vene, libertà che mi appartiene... Libertà che è libertà...

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