Mmm... Quello che la scritto è @Dennis ed è tutto fuorché uno confuso...
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Mmm... Quello che la scritto è @Dennis ed è tutto fuorché uno confuso...
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Ultima modifica di dandy78; 05/02/2017 alle 15:39
intervento alcune volte necessario su moto carburatori con marmitte aperte,il sais immettendo ossigeno dopo la valvola di scarico per bruciare gli incombusti la marmitta diventa un cannone ogni chiusura gas,nel caso si puo fare togliendo il tutto o tappando semplicemente con biglie d'acciaio i condotti in gomma che vanno alle teste e non va piu,per le iniettate basta rimappare correttamente per le marmitte che togli gli scoppi.non influisce su consumi o prestazioni ne in basso ne in alto tantomeno la carburazione perche lavora a monte dei cilindri nello scarico![]()
Ultima modifica di ranxerox; 05/02/2017 alle 17:51
MEGLIOMARCIA CHE MONOMARCIA
Anch'io a suo tempo lessi quell'articolo e non ne condivisi le conclusioni, ma le mie perplessità me le tenni per me.
Ora che però se ne riparla tento di spiegare dove a mio avviso quelle argomentazioni non reggono.
In quel topic l'autore afferma che in funzionamento a circuito chiuso (cloosed loop) la centralina legge la carburazione tramite la sonda lambda e più avanti precisa che lo fa leggendo la quantità di ossigeno presente nei gas di scarico, mentre in realtà la sonda lambda lavora comparando la percentuale di ossigeno presente nei gas di scarico con quella rilevata in atmosfera e da questa differenza di percentuale deduce la percentuale aria-benzina presente nella miscela combusta al fine di determinare la quantità di benzina da iniettare per ottenere il rapporto che la mappatura ritiene ottimale.
Credo sia chiaro a tutti come la quantità di aria introdotta dal SAIS sia controllata in modo abbastanza empirico dalle membrane e dall'elettrovalvola, ed anche la lunghezza ed elasticità dei condotti lasciano intuire come non possa trattarsi di una quantità definita con una precisione tale da poter essere usata dalla sonda lambda per definire con precisione la percentuale aria-benzina.
Anche la combustione che avviene nei collettori di scarico non essendo controllata ma spontanea è incostante, quindi anche questo influenzerebbe le letture delle sonde lambda in modo imprevedibile.
Ora io mi chiedo:
ma la sonda lambda come può calcolare l'esatto rapporto aria-benzina necessario per determinare una perfetta combustione prendendo in considerazione anche l'ossigeno aspirato nel condotto di scarico e/o derivante da una combustione che può essere completa od incompleta senza nessun controllo, ma che soprattutto non ha partecipato alla combustione nella camera di scoppio?
Direi che qualcosa non torna.
Altro approccio, questa volta assolutamente empirico:
una volta disattivato, pur con tutto il resto strettamente originale, non si riscontrano tutti quei malfunzionamenti paventati nell'articolo in questione, ma la moto va benissimo...............forse perchè non lo ha letto...
IMHO, naturalmente.
Ultima modifica di Daroli; 06/02/2017 alle 08:02
Saluti,
Dario
io ho tolto il sai per estetica.
ho montao i filtri a cono e ho elimitato l'air box e tutto il polpo del sai cosi ora si vedono bene le pipette rosse della NGK
la moto andava bene sia con il sai che ora che l'ho tolto, si è cambiata ma non credo sia stato togliere il sai
PS, la sonda lambda è installata e funzionante![]()
In ogni caso l'argomento è fumoso e senza una direzione univoca. Ognuno ha un po' il suo parere suffragato da razionali che di volta in volta variano ma, nel contesto specifico sembrano essere concreti e affidabili.
In queste situazioni l'approccio che scelgo è il seguente: dato che la moto va benissimo così com'è tutta bella originale e dato che i collettori della mia arrow non sono diventati blu o lo sono diventati solo leggermente credo più per colpa del precedente proprietario che li teneva bendati (altra pratica che non condivido assolutamente) il motore lo tengo così com'è. Niente smanettamenti vari.
Quando ero un "pischello" nei paddock di vallelunga ci stava un tale Max che diceva sempre: sistema la tua ciclistica perfettamente per sfruttare il motore al 100% perchè puoi anche avere tanti cv ma se poi non li sfrutti non servono a nulla. Quel tale Max poi qualche cosa l'ha vinta in carriera e il concetto secondo me si applica perfettamente alle nostre. Hanno motori e cambio ottimi mentre la ciclistica lascia a desiderare...e allora lavoriamo sulla ciclistica :-)
Ciao e buona settimana a tutti
Alex
--
Alex
Scrambler 2015 Red/Silver
Diciamo che la rimozione del SAIS si fa più che altro per migliorare le condizioni di lavoro del motore abbassandone la temperatura di esercizio e quindi sottoponendolo ad un minore stress termico, per evitare il deterioramento dei collettori di scarico e per avere un migliore accesso alle candele.
Poi lo si toglie anche per evitare che una miscela troppo magra in seguito della sostituzione degli scarichi causi scoppiettii in rilascio; anche in questo caso se quando il SAIS è in funzione il sistema di alimentazione lavorasse realmente a circuito chiuso dovrebbe in qualche misura correggere il rapporto aria-benzina, ed invece non lo fa.
Quindi si tratta di un intervento più che altro conservativo e non volto alla ricerca di maggiori prestazioni.
Ultima modifica di Daroli; 06/02/2017 alle 12:18
Saluti,
Dario
Ho fatto copia e incolla perchè non poteva essere spiegato meglio di così, buona lettura.
Il SAIS é un sistema molto semplice che porta aria dalla scatola filtro ai collettori di scarico in quantità variabile a seconda della depressione che si crea nel collettore di aspirazione sinistro (dove invece del tappino c'é un tubicino che finisce nella valvola del SAIS). Maggiore la depressione, maggiore l'apertura della valvola del SAIS che permette l'aspirazione di aria fresca dal filtro per fornire ossigeno ulteriore per la combustione degli incombusti inquinanti. Nelle fasi di brusca decelerazione, però, il sistema chiude la valvola dell'aria per evitare il fenomeno del popping che avviene proprio quando la miscela é troppo magra (cosa che accade appunto nelle brusche decelerazioni):
Il sistema, insomma, immette aria nei collettori proporzionalmente alla depressione nel condotto d'aspirazione e cioè proporzionalmente alla quantità di miscela aspirata (infatti più miscela viene aspirata, più incombusti vengono prodotti e quindi più aria deve essere immessa per bruciarli). L'immissione di aria viene però impedita nelle fasi di forte decelerazione per evitare l'insorgere del "popping" ovvero degli scoppietti in rilascio.
La cosa migliore é evitare sempre e comunque che quest'aria supplitiva finisca nei collettori di scarico anche perché, come dicevo, con un paio di scarichi aperti il sistema va abbastanza in crisi e gli scoppietti ci sono e come.
Immettere aria nei collettori di scarico per bruciare gli incombusti non migliora affatto l'efficienza della combustione. L'energia termica che ne deriva (sempre di combustione si tratta) non può più (ahime) essere convertita in energia meccanica per cui si traduce solo in un forte aumento delle temperature di esercizio dei collettori. Ovviamente i progettisti Triumph non ti vendono una moto con un sistema che la può rompere o danneggiare ma con un paio di scarichi APERTI le temperature di esercizio dei collettori si alzano notevolmente con il sistema SAIS attivo e si potrebbe rischiare davvero un surriscaldamento eccessivo (quanti di noi hanno visto bonnie con scarichi aperti e sistema SAIS non bloccato con collettori blu ).
Le nostre moto sono tirate al massimo per rispettare le normative anti-inquinamento ma questo abbassa, e non di poco, il rendimento complessivo del propulsore. Se pensate che sono dei quasi 900cc sono abbastanza "moscette" in quanto a coppia o allungo. Bastano però pochi e mirati accorgimenti per dagli una bella sferzata di vitalità
Il SAIS ha il solo benefico effetto di bruciare gli incombusti e ridurre quindi le emissioni più inquinanti, questo é il suo nobile scopo. Per contro ha però un sacco di effetti collaterali che si amplificano molto non appena si intervene un pò per "svegliare" il motore. Molti di noi hanno rinunciato al "nobile" scopo della riduzione degli inquinanti per migliorare le prestazioni del propulsore.
bel discorso ma se si parla di moto con iniezione e un misuratore massa-aria e una sonda lambda è nullosolo parlando di motori euro 2o meno carburatori,si puo tenere in considerazione mi spiace
con mappe diverse doc per ogni marmitta,puoi controllare perfettamente i tempi degli iniettori,e qundi la quantita di carburante pure nei rilasci ,pure in base ai carichi motore ecc anticipi ecc,cosa impossibile con un carburatore,se poi chi pensa che togilendo si guadagna qualcosa e magari ci si crede è solo placebo
va solo nello scarico aria
non sveglia nulla!
Ultima modifica di ranxerox; 07/02/2017 alle 11:04
MEGLIOMARCIA CHE MONOMARCIA
Il sais dal punto di vista dinamico non serve a niente. Tanto è vero che anche con le mappe twin Power che prevedono la.esclusione delle sonde il sistema si può lasciare tranquillamente. A senso tenerlo sulla moto originale perché contribuisce a mantenere i valori limite delle emissioni. Ma con scarichi privi di catalizzatore e mappe diverse non ha senso tenerlo.
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