Per non dimenticare...
Verità e giustizia. Sono passati 31 anni da quel 2 agosto del 1980 quando una bomba uccise 85 persone e ne ferì 200. La follia del terrorismo ha colpito duramente la nostra città versando sangue innocente, ma la nostra comunità ha saputo rispondere con compostezza, chiedendo sempre e solo di conoscere la verità e quindi che la giustizia facesse il suo corso. Un rifiuto del terrorismo in ogni sua forma e di qualsiasi matrice politica esso sia. È per questo che oggi rinnoviamo il nostro cordoglio al popolo norvegese per i recenti fatti di Oslo, e ricordiamo le stragi di Londra, Madrid e New York.
E torniamo a ricordare che la comunità bolognese ha sempre pagato un alto tributo di sangue: i treni, la strage alla stazione, la battaglia aerea sopra i cieli di Ustica, le stragi della Uno Bianca e l’uccisione del professor Marco Biagi da parte delle Brigate Rosse. Questa città si ritrova e come nel giorno della strage si rende attiva, reagisce con la presenza dei giovani, ognuno torna a raccontare dove era quel giorno e quel che ha potuto fare. È una staffetta di impegno nel ricordo e di dovere di solidarietà alle vittime che appartiene al nostro modo ormai di sentirci cittadini di Bologna. Sono felice che oggi l’amico Michele Emiliano, sindaco di Bari, abbia deciso di venire a Bologna per portare il saluto della sua comunità, anch’essa tristemente colpita nella strage alla stazione, testimoniando così quanto due città, distanti geograficamente, possano stringersi in un giorno così doloroso.
La solidarietà e la ricerca di verità e giustizia saranno alla base del gemellaggio tra le nostre due città che oggi qui ratifichiamo. Il terrorismo è un nemico che dev’essere sconfitto, partendo dalla cultura e dai più giovani. Perché il modo migliore per non dimenticare è fare sì che anche chi non ha vissuto quei tristi anni sappia cos’è accaduto, per evitare, in futuro, che si ripeta. E mentre noi tutti siamo impegnati a ricordare e rilanciare l’importanza dei valori che stanno alla base della democrazia, dispiace da un verso e indigna dall’altro, che il governo sia assente a questa celebrazione. Si possono anche non avere risposte nuove, ma non si può mancare di rispetto ai familiari e alla nostra città. Del resto si trattava di parlare nella sede del Consiglio Comunale rivolgendosi direttamente alle persone che hanno perso i loro cari. Si possono non avere risposte, ma si deve avere il coraggio delle proprie responsabilità.
È vero che negli anni passati i fischi hanno spesso accompagnato i discorsi dei rappresentanti del governo, nonostante la richiesta in primis del presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, di evitare contestazioni. Ma i membri di un governo nazionale devono saper guardare oltre le contestazioni per onorare nel modo migliore gli 85 morti, i 200 feriti e i familiari delle vittime di questa strage.
2 agosto 2011
Strage di Bologna: governo assente senza coraggio - Italia - l'Unità
la verità assente.....
RIP