Un debutto, quello di Mario Draghi nelle vesti di nuovo presidente della Banca centrale europea, che verrà ricordato. A soli tre giorni dal suo insediamento, cogliendo di sorpresa gli analisti e gli esperti (qualche rumors era tuttavia iniziato a circolare in mattinata) l'istituto di Francoforte ha deciso di dare una sforbiciata al costo del denaro. I tassi di interesse sono stati tagliati di 0,25 punti base portandoli all'1,25% dal precedente livello 1,50 per cento. Con questa decisione, la Bce cambia di direzione rispetto alle precedenti politiche monetarie intraprese durante il 2011: ovvero l´aumento del costo del denaro ad aprile e giugno 2011. La decisione ha provocato la reazione immediata dei mercati che sono arrivati a guadagnare nel giro di pochi minuti oltre il 3%, con Piazza Affari che è salita di oltre il 4%. Al tempo stesso l'euro si indebolito, portandosi in area 1,37 sul dollaro.
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