Mi ha colpito la maniera diversa di esultare per una medaglia che hanno avuto alcuni nostri atleti.
L'oro degli arcieri che si sono uniti in un abbraccio fraterno e l'argento niella sciabola di Occhiuzzi, con urla bestiali in pedana e scene da scimmione appena evaso dalla gabbia. E non oso immaginare cosa potesse dire nel suo urlo liberatorio.
Eppure sono entrambi sport in cui la tensione arriva a livelli altissimi, anche se in maniera diversa.
Non voglio arrivare a ricordare come la scherma fosse un tempo uno sport da gentiluomini impomatati come Edoardo Mangiarotti, ma un minimo di autocontrollo davanti al mondo intero forse ci vorrebbe, no? In fondo una tribuna olimpica è un po' diversa da una curva di ultras davanti alla quale togliersi la maglia e urlare la propria gioia...