E' un segnale estremamente incoraggiante. Honda non fa nulla per nulla. Probabilmente crede nel nostro Paese, ci ritiene ancora un mercato di riferimento (non per numeri certamente, ma per il livello qualititativo del nostro mercato) e quindi adesso cerca di "ruffianarsi" (positivamente) gli italiani, magari confidando che, in un successivo periodo di rilancio, si ricordino di quel che ha fatto Honda quando si ritroveranno a dover scegliere la loro moto nuova. Blavi mangialiso, questa volta!
Si stava meglio quando si stava meglio.
ottimo
http://www.youtube.com/watch?v=6Jfo0xE67V0-http://http://www.youtube.com/watch?v=DYPdcJec1YU Io c'ero...
Cerco pandino 4x4 vecchio modello contattatemi se l'avete-conoscete che vendono
Johnny i miss you.
TCP Rider
l'avete letto l'artiholo?
Più che decisione della casa.. pare sia stata quella della filiale.
dal giappone volevano passare dagli attuali 647 a 198.
l'artiholo dice che spostano la produzione dello scooter PCX per lasciare almeno 350 dipendenti.
ormai ci vedono come terzo mondo ..... non è un bel segnale
Il prossimo scooter lo prendo Honda !
in quella zona , Honda a partire dalla fine degli anni 70 ha saputo creare un distretto di eccellenza.
tanto qualificato da portare la stessa Honda a valutare a favore della Honda Italy delocalizzazioni di produzioni , prima dal Giappone , poi dalla Spagna per esempio.
oggi buona parte delle moto Honda circolanti in Europa viene prodotta a Atessa con gli stessi medesimi standard di qualita' unificati in tutto il mondo.
come ci siano riusciti...
tanto per cominciare ingegneri e dirigenti che lavorano in camice e guadagnano poco piu' di un tecnico di assemblaggio , extra esclusivamente in base ai risultati.
zero assistenzialismo-protezionismo.
sembra nulla invece...
Le luci delle moto, se viste da lontano, hanno qualcosa di fatato – il faro anteriore che illumina la strada e la luce rossa del posteriore – e tanto sul Gardetta quanto sulla Cannoni è possibile vedere chi ci precede da grandi distanze: sembrano dei pesci luminosi, sospesi nelle profondità degli abissi oceanici.
Hat 2013 Motociclismo
Ora... o mi sfugge qualcosa.. ma dall'articolo mi sembra di capire:
Sembra infatti che dal Giappone si chiedesse di mantenere soltanto 198 dei 647 dipendenti attualmente impiegati in Abruzzo. Ma il forcing della filiale italiana ha fortunatamente alzato molto questo numero (dovrebbero restare quasi 350 dipendenti) che si prevede possa essere gradualmente raggiunto nel prossimo triennio. ------------- Tutte queste difficoltà purtroppo si ripercuotono anche sulle 23 aziende che, raccolte nel consorzio di subfornitura Cisi, rappresentano l'indotto del territorio e che sono praticamente dipendenti da Honda. Oltre 1.500 dipendenti a rischio, che si aggiungono a quelli occupati nell'unica fabbrica europea della casa giapponese.
● ▓▓ ●
▓▓▓▓▓▓▓▓
● ▓▓ ●