Originariamente Scritto da
GAVEmarco
Il caso recente di Alex Shwazer riporta a galla il discorso della liberalizzazione del doping.
A prescindere dall'aspetto etico/sportivo (tutti sappiamo che barare è sbagliato) la battaglia contro il mercato del doping , oggi più che mai , sembra essere una battaglia persa.
Le regole dello sport professionistico appaiono quasi anacronistiche se si pensa alla mole di denaro che il "circo" sportivo muove. Senza considerare la quantità di persone e di denari che girano nel mondo considerato illegale del doping.
A mio parere,lasciando da parte l'aspetto etico,il grave problema che porta con se il doping e quindi l'uso di sostanze considerate illegali a livello sportivo, è il rischio che queste possano nuocere alla salute di chi ne abusa (pensiamo a calciatori che muoiono sul terreno di gioco,infarti ecc.).
Naturalmente più un atleta ha disponibilità economiche più può essere in grado di procurarsi sostanze all'ultimo grido e permettersi medici che lo consiglino e lo controllino 24/24 ore.
Tutti sappiamo che anche a livello dilettantistico esistono sportivi che si aiutano con sostanze illecite anche per vincere la gara provinciale,allenatori senza scrupoli che consigliano pastiglie a ragazzi in età scolare. Il problema vero e che questi sono gli sportivi che rischiano di più la loro salute.
In conclusione il mio parere è:
esistono sostanze che migliorano le prestazioni di un'atleta?ovvio che sì;
TUTTI dal professionista al dilettante possono assumere sostanze che non danneggiano la salute dell'atleta? sì.
queste sono le condizioni importanti per eliminare buona fetta di un mercato illegale. Doparsi rimane ETICAMENTE sbagliato ma viene tutelata la salute di tutti gli sportivi.
Voi che ne dite?