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La sicurezza stradale è un argomento caro a tutti gli utenti della strada, ma la categoria più sensibile, penalizzata dalle infrastrutture esistenti, è sicuramente quella dei motociclisti. Tutti i sistemi di protezione delle carreggiate, infatti, sono stati pensati e progettati per dare il massimo dei risultati in caso di urti subiti da automobili o camion, mentre possono rivelarsi particolarmente dannosi nel caso nel sinistro sia coinvolto un "centauro".
Al fine di limitare tali pericoli, da alcuni anni sono in produzione diversi tipi di guardrail, realizzati con materiali più "morbidi" come il legno e già installati in diversi tratti di strade. Un'azienda modenese ha però studiato una diversa soluzione, almeno per quanto riguarda i pericolosi paletti di sostegno dei divisori delle carreggiate. Si tratta della Rossman Project - che ha brevettato una specie di "materassino" da avvolgere attorno al paletto di metallo, così da formare una barriera meno rigida contro gli urti.
L'RM1, questo il nome del dispositivo, si può installare comodamente su tutti i supporti di guardrail già esistenti (a un costo decisamente contenuto) e non necessita di manutenzione, essendo resistente al taglio e all'usura dovuta dagli agenti atmosferici e inquinanti. Ma com'è fatta questa protezione? Semplice: l'RM1 è costituito da un involucro esterno in tessuto di poliestere molto resistente e quattro "camere" interne in polietilene, riempite con un materiale granulare ottenuto da plastica riciclata.
La bontà della protezione dell'azienda modenese è stata dimostrata da test effettuati presso il Politecnico di Milano, che ne hanno certificato l'alta resistenza agli urti. Che sia finalmente arrivata una nuova era per la sicurezza degli utenti delle due ruote?
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