Originariamente Scritto da
DavidSGS
comunque... spiegare a parole quello che apporta il syncronous modelling... non è così facile!
a dire il vero, io tendo ad evitarne l'uso quando possibile.
Secondo me potresti spiegarne l'utilizzo facendo un esempio di questo tipo: hai modellato un solido, un parallelepipedo semplice semplice. Su una faccia di questo parallelepipedo hai eseguito numerose lavorazioni (tipo tasche) che hanno una determinate profondità impostata rispetto alla faccia del parallelepipedo. Oltre a queste lavorazioni, hai anche fatto dei fori su una faccia perpendicolare e la posizione del centor di questi fori è quotata rispetto alla faccia di cui parlavamo in precedenza.
Adesso, metti che arrivi al termine del modello, fai un calcolo strutturale, è ti rendi conto che il solido dovrà avere uno spessore di 10mm in più, e che l'unica faccia su cui puoi aumentare lo spessore è proprio quella su cui hai fatto le lavorazioni e rispetto alla quale hai posizionato i fori sulla perpendicolare. Ovviamente le lavorazioni e la posizione dei fori deve rimanere immutata, quindi non puoi tornare nell'albero delle feature e cambiare il valore del parallelepipedo iniziale, altrimenti la profondità delle tasche e la posizione dei fori si sposterebbe di conseguenza. Per ovviare a questo, si può utilizzare proprio il syncronous modelling, andando quindi con il comando pull-face a "tirare" la faccia che ci interessa, lasciando inalterato tutto il resto.
Ovviamente questo è un esempio stupido e banale, in questo case io no userei mai il direct modelling, bensì aggiornerei la profondità delle tasche e la posizione dei fori considerando l'incremento di 10mm, ma per modelli più complessi e con un numero di feature molto maggiore ecco che ne viene fuori la convenienza.
Personalmente, ti dico la verità, sono MOLTO SCETTICO su questo tipo di comandi.
Se un modello è fatto con le giuste logiche di modellazione, e con i giusti crismi, il syncronous modelling risulta quasi deleterio.
E ti spiego anche perchè: metti che riprendo in mano 3 anni dopo il modello del parallelepipedo di cui parlavamo prima: sicuramente non ricorderò cosa ho fatto in passato. Per esempio ho necessità di modificare la profondità delle tasche fatte sulla faccia di cui parlavamo: entro quindi di getto nel comando di estrusione del profilo della tasca, e ne modifico la profondità. Premo ok, il modello si aggiorna, ma la profondità finale non sarà la medesima di quella impostata nel comando di estrusione, proprio perchè c'è un successivo pull face che mi "tira" la faccia del solido, come abbiamo fatto nel punto precedente.
E l'errore più comune per chi modella da poco o per chi modella MALE è quello di sovrapporre feature di direct modelling. fare prima un pull face in un senso, poi in un altro e così via... alla fine il solido risulta INGESTIBILE ... credimi.
Funziona invece da dio, ed è una manna dal cielo, nel casi si lavori con solidi non parametrici, tipo un parasolid. Ecco in quel caso i comandi di resize face, resize blend, make complanar etc diventano essenziali.
Ciao ciao.