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Risultati da 1 a 10 di 10

Discussione: modellatori Cad 3d a me!

  1. #1
    TCP Rider L'avatar di toofastforu
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    modellatori Cad 3d a me!

    carissimi, mi serve un semplicissimo aiuto... devo fare una relazione sulla differenza dei cad History based parametrici dalla nuova frontiera del dinamic modeling
    mi serve semplicemente un'idea su che esempio posso fare per far vedere la differenza e i vantaggi del dinamic modeling, avevo pensato all'unione di due superfici, ma vorrei qualcosa di più ricercato...
    spero qualcuno possa aiutarmi

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  3. #2
    TCP Rider Senior L'avatar di Stinit
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    Citazione Originariamente Scritto da toofastforu Visualizza Messaggio
    carissimi, mi serve un semplicissimo aiuto... devo fare una relazione sulla differenza dei cad History based parametrici dalla nuova frontiera del dinamic modeling
    mi serve semplicemente un'idea su che esempio posso fare per far vedere la differenza e i vantaggi del dinamic modeling, avevo pensato all'unione di due superfici, ma vorrei qualcosa di più ricercato...
    spero qualcuno possa aiutarmi
    intendi questo tipo di modellazione?


  4. #3
    TCP Rider L'avatar di toofastforu
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    si diciamo di si. intendo quella feature del programma che permette di modificare un solido tirandolo in un verso o in un altro..... non ho visto tutto il video ma in programmi Mcad come Solidedge Catia Creo NX si può praticamente modellare esclusivamente così, i vantaggi reali non sono nel fatto che trascini la superficie anzichè assegnare un valore all'estrusione, bensì la non dipendenza da relazioni impostate tra le varie superfici, o tra i vari solidi, e la possibilità di moificare qualsiasi cosa a prescindere da quali parametri siano stati dichiarati o dalla posizione di una parte nell'history tree

  5. #4
    Yamahaista Fermone e Nerd L'avatar di Misha84
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    sai usare i motori fisici?

    prova a simulare un impatto e la conseguente deformazione dell'oggetto dopo l'impatto

    o più semplicemente una tenda che si muove al vento di diversa intensità (te la cavi anche senza saper usare un motore fisico.

    devi lavorare necessariamente con le mesh o puoi farlo anche con le nurbs?
    Ultima modifica di Misha84; 06/10/2012 alle 07:57

  6. #5
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    madò come sò antico
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  7. #6
    TCP Rider Senior L'avatar di DavidSGS
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    Firenze, ovvio.
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    nulla, tutto finito.. a piedi
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    fatti un ricerca sul DirectModeling (o syncronous modelling) in unigraphics. ci sono anche numerosi video sul tubo.
    Noi ultimamente lo stiamo usando abbastanza per certi tipi di modellazione.
    (giusto per info metto una fotazza di un modello fatto da me di recente...ovviamente non solo con il direct modelling...anzi...)


    Citazione Originariamente Scritto da Mamba Visualizza Messaggio
    si...si...mi ricordo di voi.....m'avete fatto da tappo per mezz'ora.........eppure ve gridavo..Ascansateveeeeee!!!!!!!!!:dry:
    Presidente SGS Team - BASTACENSURE!!

  8. #7
    TCP Rider L'avatar di toofastforu
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    Citazione Originariamente Scritto da Misha84 Visualizza Messaggio
    sai usare i motori fisici?

    prova a simulare un impatto e la conseguente deformazione dell'oggetto dopo l'impatto

    o più semplicemente una tenda che si muove al vento di diversa intensità (te la cavi anche senza saper usare un motore fisico.

    devi lavorare necessariamente con le mesh o puoi farlo anche con le nurbs?
    mmm no sei andato troppo oltre.... il corso all'università è stato solo disegno su piano di schizzo ed estrusione di solidi con poi successive lavorazioni meccaniche, raccordi smussi fori cazzi e mazzi, con le nurbs non abbiamo mai fatto niente... e abbiamo lavorato in modalità parametrica con solid edge... adesso il prof vuole che faccia sta relazione in cui si capisca il vantaggio della modellazione dinamica...

    Citazione Originariamente Scritto da DavidSGS Visualizza Messaggio
    fatti un ricerca sul DirectModeling (o syncronous modelling) in unigraphics. ci sono anche numerosi video sul tubo.
    Noi ultimamente lo stiamo usando abbastanza per certi tipi di modellazione.
    (giusto per info metto una fotazza di un modello fatto da me di recente...ovviamente non solo con il direct modelling...anzi...)


    bello bello!!

  9. #8
    TCP Rider Senior L'avatar di DavidSGS
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    nulla, tutto finito.. a piedi
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    comunque... spiegare a parole quello che apporta il syncronous modelling... non è così facile!
    a dire il vero, io tendo ad evitarne l'uso quando possibile.

    Secondo me potresti spiegarne l'utilizzo facendo un esempio di questo tipo: hai modellato un solido, un parallelepipedo semplice semplice. Su una faccia di questo parallelepipedo hai eseguito numerose lavorazioni (tipo tasche) che hanno una determinate profondità impostata rispetto alla faccia del parallelepipedo. Oltre a queste lavorazioni, hai anche fatto dei fori su una faccia perpendicolare e la posizione del centor di questi fori è quotata rispetto alla faccia di cui parlavamo in precedenza.
    Adesso, metti che arrivi al termine del modello, fai un calcolo strutturale, è ti rendi conto che il solido dovrà avere uno spessore di 10mm in più, e che l'unica faccia su cui puoi aumentare lo spessore è proprio quella su cui hai fatto le lavorazioni e rispetto alla quale hai posizionato i fori sulla perpendicolare. Ovviamente le lavorazioni e la posizione dei fori deve rimanere immutata, quindi non puoi tornare nell'albero delle feature e cambiare il valore del parallelepipedo iniziale, altrimenti la profondità delle tasche e la posizione dei fori si sposterebbe di conseguenza. Per ovviare a questo, si può utilizzare proprio il syncronous modelling, andando quindi con il comando pull-face a "tirare" la faccia che ci interessa, lasciando inalterato tutto il resto.
    Ovviamente questo è un esempio stupido e banale, in questo case io no userei mai il direct modelling, bensì aggiornerei la profondità delle tasche e la posizione dei fori considerando l'incremento di 10mm, ma per modelli più complessi e con un numero di feature molto maggiore ecco che ne viene fuori la convenienza.

    Personalmente, ti dico la verità, sono MOLTO SCETTICO su questo tipo di comandi.
    Se un modello è fatto con le giuste logiche di modellazione, e con i giusti crismi, il syncronous modelling risulta quasi deleterio.

    E ti spiego anche perchè: metti che riprendo in mano 3 anni dopo il modello del parallelepipedo di cui parlavamo prima: sicuramente non ricorderò cosa ho fatto in passato. Per esempio ho necessità di modificare la profondità delle tasche fatte sulla faccia di cui parlavamo: entro quindi di getto nel comando di estrusione del profilo della tasca, e ne modifico la profondità. Premo ok, il modello si aggiorna, ma la profondità finale non sarà la medesima di quella impostata nel comando di estrusione, proprio perchè c'è un successivo pull face che mi "tira" la faccia del solido, come abbiamo fatto nel punto precedente.
    E l'errore più comune per chi modella da poco o per chi modella MALE è quello di sovrapporre feature di direct modelling. fare prima un pull face in un senso, poi in un altro e così via... alla fine il solido risulta INGESTIBILE ... credimi.


    Funziona invece da dio, ed è una manna dal cielo, nel casi si lavori con solidi non parametrici, tipo un parasolid. Ecco in quel caso i comandi di resize face, resize blend, make complanar etc diventano essenziali.

    Ciao ciao.
    Ultima modifica di DavidSGS; 06/10/2012 alle 09:14
    Citazione Originariamente Scritto da Mamba Visualizza Messaggio
    si...si...mi ricordo di voi.....m'avete fatto da tappo per mezz'ora.........eppure ve gridavo..Ascansateveeeeee!!!!!!!!!:dry:
    Presidente SGS Team - BASTACENSURE!!

  10. #9
    TCP Rider L'avatar di toofastforu
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    Citazione Originariamente Scritto da DavidSGS Visualizza Messaggio
    comunque... spiegare a parole quello che apporta il syncronous modelling... non è così facile!
    a dire il vero, io tendo ad evitarne l'uso quando possibile.

    Secondo me potresti spiegarne l'utilizzo facendo un esempio di questo tipo: hai modellato un solido, un parallelepipedo semplice semplice. Su una faccia di questo parallelepipedo hai eseguito numerose lavorazioni (tipo tasche) che hanno una determinate profondità impostata rispetto alla faccia del parallelepipedo. Oltre a queste lavorazioni, hai anche fatto dei fori su una faccia perpendicolare e la posizione del centor di questi fori è quotata rispetto alla faccia di cui parlavamo in precedenza.
    Adesso, metti che arrivi al termine del modello, fai un calcolo strutturale, è ti rendi conto che il solido dovrà avere uno spessore di 10mm in più, e che l'unica faccia su cui puoi aumentare lo spessore è proprio quella su cui hai fatto le lavorazioni e rispetto alla quale hai posizionato i fori sulla perpendicolare. Ovviamente le lavorazioni e la posizione dei fori deve rimanere immutata, quindi non puoi tornare nell'albero delle feature e cambiare il valore del parallelepipedo iniziale, altrimenti la profondità delle tasche e la posizione dei fori si sposterebbe di conseguenza. Per ovviare a questo, si può utilizzare proprio il syncronous modelling, andando quindi con il comando pull-face a "tirare" la faccia che ci interessa, lasciando inalterato tutto il resto.
    Ovviamente questo è un esempio stupido e banale, in questo case io no userei mai il direct modelling, bensì aggiornerei la profondità delle tasche e la posizione dei fori considerando l'incremento di 10mm, ma per modelli più complessi e con un numero di feature molto maggiore ecco che ne viene fuori la convenienza.

    Personalmente, ti dico la verità, sono MOLTO SCETTICO su questo tipo di comandi.
    Se un modello è fatto con le giuste logiche di modellazione, e con i giusti crismi, il syncronous modelling risulta quasi deleterio.

    E ti spiego anche perchè: metti che riprendo in mano 3 anni dopo il modello del parallelepipedo di cui parlavamo prima: sicuramente non ricorderò cosa ho fatto in passato. Per esempio ho necessità di modificare la profondità delle tasche fatte sulla faccia di cui parlavamo: entro quindi di getto nel comando di estrusione del profilo della tasca, e ne modifico la profondità. Premo ok, il modello si aggiorna, ma la profondità finale non sarà la medesima di quella impostata nel comando di estrusione, proprio perchè c'è un successivo pull face che mi "tira" la faccia del solido, come abbiamo fatto nel punto precedente.
    E l'errore più comune per chi modella da poco o per chi modella MALE è quello di sovrapporre feature di direct modelling. fare prima un pull face in un senso, poi in un altro e così via... alla fine il solido risulta INGESTIBILE ... credimi.


    Funziona invece da dio, ed è una manna dal cielo, nel casi si lavori con solidi non parametrici, tipo un parasolid. Ecco in quel caso i comandi di resize face, resize blend, make complanar etc diventano essenziali.

    Ciao ciao.
    mi trovi perfettamente d'accordo... non per niente avevo difficoltà ad immaginare un esempio che potesse realmente evidenziarne i vantaggi...
    perchè ho imparato in un modo e oramai so risalire facilmente dall'albero degli eventi a ciò che magari blocca una nuova feature... ed arrivi ad un certo punto in cui col parametrico in cui gestisci le relazioni in maniera da non aver quasi nessun problema nel momento in cui vuoi modificare qualcosa...
    ti ringrazio comunque, il tuo intervento mi sarà di sicuro aiuto!

  11. #10
    TCP Rider Senior L'avatar di Stinit
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    terra del sole e del mare
    Moto
    feroce...
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    24,718
    Citazione Originariamente Scritto da DavidSGS Visualizza Messaggio
    comunque... spiegare a parole quello che apporta il syncronous modelling... non è così facile!
    a dire il vero, io tendo ad evitarne l'uso quando possibile.

    Secondo me potresti spiegarne l'utilizzo facendo un esempio di questo tipo: hai modellato un solido, un parallelepipedo semplice semplice. Su una faccia di questo parallelepipedo hai eseguito numerose lavorazioni (tipo tasche) che hanno una determinate profondità impostata rispetto alla faccia del parallelepipedo. Oltre a queste lavorazioni, hai anche fatto dei fori su una faccia perpendicolare e la posizione del centor di questi fori è quotata rispetto alla faccia di cui parlavamo in precedenza.
    Adesso, metti che arrivi al termine del modello, fai un calcolo strutturale, è ti rendi conto che il solido dovrà avere uno spessore di 10mm in più, e che l'unica faccia su cui puoi aumentare lo spessore è proprio quella su cui hai fatto le lavorazioni e rispetto alla quale hai posizionato i fori sulla perpendicolare. Ovviamente le lavorazioni e la posizione dei fori deve rimanere immutata, quindi non puoi tornare nell'albero delle feature e cambiare il valore del parallelepipedo iniziale, altrimenti la profondità delle tasche e la posizione dei fori si sposterebbe di conseguenza. Per ovviare a questo, si può utilizzare proprio il syncronous modelling, andando quindi con il comando pull-face a "tirare" la faccia che ci interessa, lasciando inalterato tutto il resto.
    Ovviamente questo è un esempio stupido e banale, in questo case io no userei mai il direct modelling, bensì aggiornerei la profondità delle tasche e la posizione dei fori considerando l'incremento di 10mm, ma per modelli più complessi e con un numero di feature molto maggiore ecco che ne viene fuori la convenienza.

    Personalmente, ti dico la verità, sono MOLTO SCETTICO su questo tipo di comandi.
    Se un modello è fatto con le giuste logiche di modellazione, e con i giusti crismi, il syncronous modelling risulta quasi deleterio.



    E ti spiego anche perchè: metti che riprendo in mano 3 anni dopo il modello del parallelepipedo di cui parlavamo prima: sicuramente non ricorderò cosa ho fatto in passato. Per esempio ho necessità di modificare la profondità delle tasche fatte sulla faccia di cui parlavamo: entro quindi di getto nel comando di estrusione del profilo della tasca, e ne modifico la profondità. Premo ok, il modello si aggiorna, ma la profondità finale non sarà la medesima di quella impostata nel comando di estrusione, proprio perchè c'è un successivo pull face che mi "tira" la faccia del solido, come abbiamo fatto nel punto precedente.
    E l'errore più comune per chi modella da poco o per chi modella MALE è quello di sovrapporre feature di direct modelling. fare prima un pull face in un senso, poi in un altro e così via... alla fine il solido risulta INGESTIBILE ... credimi.


    Funziona invece da dio, ed è una manna dal cielo, nel casi si lavori con solidi non parametrici, tipo un parasolid. Ecco in quel caso i comandi di resize face, resize blend, make complanar etc diventano essenziali.

    Ciao ciao.


    quoto...anche se a volte in una modellazione parametrica classica avere la possibilità di agire con comandi freeform (tipo le t spline di rhino) può aiutare...(a volte)
    Ultima modifica di Stinit; 06/10/2012 alle 11:43

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