Vi racconto i fatti sapendo di aver commesso una serie di stupidate incredibili,ma che volete,sono forse troppo cccciovane...
Venerdì mattina,dopo varie discussioni con l'organizzatore,vado a giocare la finale di un torneo di 3a categaoria di tennis in una cittadina vicino Alba. Arrivo un pò nervoso perchè il mio avversario,che giocava in casa,nei giorni prima ha fatto carte false per posticipare la partita e potersi riposare dopo la sua semifinale.
La partita,tutto sommato corretta sia da parte mia che da parte del mio avversario (nel tennis molto spesso l'arbitro non c'è),inizia con un paio di persone a bordo campo che ,tifando senza dubbi per il mio avversario,hanno poche occasioni nel primo set per applaudire:vinco bene il primo set senza ricevere il minimo apprezzamento da parte del pubblico.
Il secondo set mi distraggo e lo perdo nettamente:il mio avversario "rema" , non sbaglia più una palla e i miei errori aumentano sempre accompagnati dagli applausi del pubblico,in particolare di un losco individuo,particolarmente anti-sportivo,che non perde occasione per esternare tutta la sua ridotta cultura sportiva.
Inizia il terzo set,a fatica arriviamo su 2 pari... All'ennesimo applauso ostile,mi rivolgo a costui "chi te l'ha insegnato lo sport?";
lui non mi risponde e mi fissa con un mezzo sorriso,mi incazzo:"risponimi!". Provo a proseguire ma la situazione peggiora:il resto del pubblico si ammutolisce,ma il tizio rincara la dose!
Perdo i 2 game successivi e sul 4-2 per il mio avversario,che in tutta questa vicenda non ha detto una parola,mi ritiro dandogli la mano. L'organizzatore mi chiede spiegazioni e a voce alta gli spiego le mie ragioni dando del cretino al tizio e spiegando che ho di meglio da fare nella vita. Ritiro con serenità il premio e uscendo dal campo alcuni spettatori si avvicinano dispiaciuti per salutarmi,tranne lui:lui aspetta che gli passi vicino.
"cosa mi hai detto tu ragazzino? tu non ti devi permettere di darmi del cretino davanti a tutti! Adesso vieni con me dai Carabinieri e ti becchi una bella querela!" mi segue negli spogliatoi continuando a chiedermi come mi chiamo e rompendomi le balle con la storia della querela; gli rispondo che ha solo da trascinarmi in caserma,che dai carabinieri non ci vado e che confermo che è un cretino.
Stremato e stufo di tale situazione gli tiro la mia carta di indentità,lui porta il telefono all'orecchio e si fa passare un carabiniere,comunica i miei dati (sbagliando a leggere il nome della mia via...che cretino) e si congeda dicendomi "e adesso sono tutti cazzi tuoi" senza neanche fare i complimenti al mio avversario.
Finisco la doccia e mi dirigo nella vicina caserma (100m dal campo),chiedo ai carabinieri la conferma della segnalazione: "guardi che qui non ha chiamato nessuno...";spiego la vicenda e lascio il mio recapito telefonico.
Ora,io ho sbagliato a considerare questo tizio fuori dal campo,dovevo giocare la mia partita e devo imparare a fregarmene di queste cose. Avessi giocato a calcio avrei imparato molto tempo fa a passare sopra a queste situazioni.
Ho sbagliato a dare del cretino,ma in quel momento è già tanto se non ho detto di peggio (o forse l'ho detto?).
Ho sbagliato a rendere nota la mia identità a un estraneo e alla fine spero mi chiamino i Carabinieri e non qualche zingaro pronto a spaccarmi le gambe.
A livello legale se la querela andasse avanti,posso difendermi in qualche modo? dovrò pagare una multa? sul web ho cercato qualcosa ma non si parla di cifre...
PS sono poi risalito all'identità del tizio:figlio di un imprenditore di successo,attaccabrighe del paese,benestante e con famiglia.