Dopo il GP d'Australia, Valentino Rossi non vede l'ora di chiudere la stagione, oltre all'avventura in sella alla Ducati: "Con questa moto il 7° posto era il massimo che potevo fare. Sono stati due anni difficilissimi, dove non siamo mai riusciti a risolvere i grossi problemi che avevamo. Ho calcolato che sono caduto 7 volte quest'anno, di cui 6 in staccata quando freno con la moto ancora dritta. Auguro a Ducati di migliorare le cose".
Rossi analizza la corsa: "Stoner qui ha vinto 6 volte, ma visto che smette ho più possibilità di riprenderlo. Comunque anche le mie 5 non sono male... Intanto per questa gara il settimo posto era il massimo che potevamo fare. Si poteva arrivare piu vicino agli altri, ma Bautista e Bradl hanno fatto dei tempi che noi non abbiamo fatto mai durante tutto il weekend. Inoltre Nicky è stato con me tutta la gara, quindi ho cercato di spingere al massimo e non sbagliare. Detto che dopo la scivolata del mattino non c'erano grandi differenze sulla seconda moto, solo piccole modifiche. Ma non penso che avremmo potuto fare di più, visto che non riesco ad entare forte nelle curve se no vado largo. Quindi devo accelerare prima per recuperare, ma aprendo presto la gomma dietro si scalda e si usura prima facendoci perdere grip. Vedendo quelli davanti non c'è niente da fare".
Il campione di Tavullia commenta poi i titoli vinti da Lorenzo e Merquez: "Come spesso accade chi vince se lo merita. Marquez in Moto2 ha dovuto lottare con Espargaro che è molto forte, ma ha fatto la differenza. E anche Lorenzo ha meritato: spesso ha dovuto portare a casa il risultato, nonostante tante difficoltà, facendo al massimo secondo con una caduta non per colpa sua. Gli faccio grandi complimenti, sia Marc che Jorge hanno fatto una stagione fantastica".
Valentino torna quindi a guardare il presente, pensando al futuro: "Nella caduta di stamattina ho visto che avevo un angolo di 5° gradi quando ho perso l'anteriore. Praticamente ero dritto. Eppure sono finito in terra per la sesta volta nello stesso modo. Meno male che non mi sono fatto niente. Noi piloti Ducati, anche in gara, siamo tutti vicini anche se abbiamo setting e stili di guida diversi, perché ci sono 2-3 problemi grandi che con il set-up non si riescono a risolvere. Ducati deve capire il perché per migliorare il prossimo anno".
Rossi si prepara a salire in sella alla Yamaha, ma per ora non si sbilancia, ribadendo però che lo show della MotoGP deve migliorare: "
Devo provare prima la M1, poi avrò le idee più chiare per capire se potrò tornare a divertirmi di più in sella. Intanto penso che sia importante per gli organizzatori lavorare sullo spettacolo e gli equilibri in pista. La MotoGP è più noiosa di Moto3 e Moto2, che però hanno preso strade tecniche differenti. In MotoGP vince la ricerca tecnica, l'elettronica e le gomme Bridgestone che permettono di tenere lo stesso passo dall'inzio alla fine. La strategia quindi non ha un ruolo importante come in passato. Per questo bisogna trovare il giusto compromesso tra spettacolo e ricerca tecnica, per favorire i sorpassi che sono il motivo per cui la gente viene a vedere le gare".