Eri appena un ragazzo quando fosti chiamato in prima squadra, per protesta, con altri ragazzini della primavera dell'Inter.
Allora avere un nome come il tuo era un peso quasi insopportabile, perchè tutti ti confrontavano con tuo padre.
Certo essere il figlio di Valentino, capitano del Grande Torino, non sarebbe stato facile per nessuno.
Ma tu ti facesti subito notare per i tuoi guizzi ed i tuoi dribbling, che quasi ricordavi Garrincha, ed il Mago ti volle subito attaccante anche se il tuo sogno è stato sempre quello di fare la mezza punta.
Quanto tempo è passto.
Sei stato grande Sandrino, da subito, da sempre, e continui ad esserlo anche oggi, vero signore del nostro calcio.
Grazie Sandrino per aver dato ai tifosi dell'Inter ed agli sportivi italiani tutte le soddisfazioni che da te hanno avuto.
Grazie Sandrino per averci accompagnato, durante la nostra gioventù, e continui a farlo ancora oggi, discretamente e senza urla, da signore piemontese quale sei, a vivere gioiosamente e sportivamente il gioco più bello che c'è.
Auguri Sandrino.
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