"Ogni volta che la cronaca ci sbatte in faccia bande di nazistelli che picchiano ebrei o gruppi di ragazzi che sbertucciano un compagno troppo sensibile fino a indurlo al suicidio"
"ci sono persone che passano ancora il loro tempo a sfottere e minacciare chi è diverso da loro"?
"giovani che trascorrono giornate intere a scrivere su un computer sconcezze astruse, a organizzare raid punitivi contro degli estranei, a godere della sofferenza inferta a un coetaneo che ha l’unica colpa di vestirsi in modo eccentrico".
"questo patetico proiettarsi nelle presunte miserie altrui per non essere costretti a fare i conti con le proprie paure e provare, finalmente, a crescere"?
"Spero che un giorno la vita li sorprenda davanti a uno specchio, costringendoli a vedere che siamo tutti sul medesimo albero. Anzi, che siamo l’albero, e chi dà fuoco a un ramo diverso dal proprio sta solo incendiando se stesso".
La Stampa - Diverso da chi
prendo alcune frasi dell'artiholo di Gramellini. lo condivido in pieno, aggiungerei inoltre che "purtroppo" non sono solo i "giovani" ad avere certi atteggiamenti e la tristezza nei loro confronti è triplicata