Stamane inaspettatamente, contro le previsioni del meteo, c'è stato il sole in provincia di Bari. Circa 18° C. Dalle altre parti pioveva.
Primo pensiero: posso uscire con la moto.
Anche se ho voglia da tempo di fare un giro più lungo, io e il mio solito compagno di uscite ci accontentiamo di rimanere in zona e farci un caffè al mare.
Non mancano due curve sull'unico pezzo di strada decente che abbiamo, che dal mare sale verso la collina e la valle d'Itria. Panoramica, asfalto discreto, nessun accesso.
Salendo incrociamo due amici e decidiamo di aspettarli in cima, in una stradina che si affaccia sulla strada principale, dove di solito si appostano le pattuglie. Sappiamo che sarebbero risaliti.
Ecco. Li precedono un gruppo di tre moto con in testa una RSV4 che esce dall'ultima curva impennando. Noi eravamo in piedi a 300 metri.
L'RSV4 ci vede fermi, ci punta e si ferma con solo la ruota davanti a terra, col rischio di cadere di lato, ad una decina di metri. Poi davanti a noi fa inversione e riparte su una ruota.
I due amici che ci hanno raggiunto hanno detto che li ha sorpassati sfiorandoli.
So che sono su un forum di moto, non sono un motocilcista impeccabile e non voglio fare del moralismo, però questo comportamento mi induce a delle riflessioni.
Il senso di libertà, che la moto può portare, penso vada oltre. O, forse, la moto non c'entra niente...
Che uno di questi "motociclisti della domenica" non riduca mai la mia di libertà... o quella di qualcun altro.