ROMA - E' morto per diabete. Quasi cieco, dopo una lotta finale di diversi mesi, e accompagnato da Eva Henger, la sua ex moglie, la sua compagna di una vita, madre dei suoi due figli, Riccardino, 17 anni e Mercedes, 21 anni, che ora vive in Inghilterra. Riccardo Schicchi si è spento oggi all'ospedale San Pietro di Roma, aveva sessanta anni.
Era stato colpito già quest'estate da un'aggravamento del diabete mellito di cui soffriva. In dialisi da anni, era entrato in coma per poi però riuscire a riprendersi. Fino a oggi quando è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale romano.
Nato nel 1952 ad Augusta in provincia di Siracusa, Riccardo Schicchi è stato un osservatore. Aveva iniziato la sua carriera come fotografo per Epoca, facendo dei reportage da diversi posti del mondo, anche in zone di guerra. Ma nella sua vita ha guardato soprattutto il mondo delle donne. Iniziando a scuola "spiandole", per poi scoprirle, come ha fatto con Moana Pozzi o Ilona Staller. E portandole al successo disegnando contorni erotici su donne determinate, riuscite a diventare icone partendo da luci rosse. Le donne scoperte da Schicchi l'hanno seguito fino alla fine.
E' stato l'incontro con la modella ungherese Ilona Staller a dare una svolta alla sua vita e carriera. Prima alla radio, con la trasmissione Voulez-vous coucher avec moi? per l'emittente Radio Luna, nella quale si parlava di sesso, e dove nacque il soprannome Cicciolina. Poi con le foto erotiche, e per finire alla tv, con il primo seno scoperto mandato in onda in diretta dalla Rai nella trasmissione C'era due volte (1978). Con la Staller Schicchi fondò nel 1983 'Diva Futura', un'agenzia per modelle e modelli del mondo dell'erotismo. E' considerato un regista, ma Schicchi si considerava un comunicatore, e dopo alcune videocassette hard di successo, si interessò alla politica. La Lista del Sole prese vita negli anni '70, poi Schicchi entrò nel Partito Radicale di Marco Pannella. Alle politiche del 1987 Ilona Staller fu eletta alla Camera dei deputati, la prima pornostar al mondo ad accedere, democraticamente eletta, ad un parlamento nazionale. Nel 1990 fu tra i fondatori del Partito dell'Amore, che non arrivò al quorum per la Camera ma comunque ebbe un buon numero di preferenze per la capolista Moana Pozzi.