Al giorno d'oggi non si scrive più con la penna perché usiamo il pc (o il tablet o lo smartphone e via cantando), e non ci si cura più della forma perché andiamo sempre di fretta.
E non mi riferisco tanto al fatto che innanzi agli scritti attuali inorridiscano quelli dell'Accademia della Crusca, quanto all'uso ed abuso delle abbreviazioni in stile sms o addirittura una smile per esprimere un sentimento o uno stato d'animo.
Io stesso sono sovente perculato in questa sede a causa del mio modo di scrivere: ma siamo in un forum, e quindi mai me la prendo perché ci può anche stare (questo thread, ad esempio, sò già che me ne tirerà tante...).
Ma c'è di più.
A fronte di parole straniere, perlopiù inglesismi, che usiamo con sempre maggior frequenza (non diciamo più "fine settimana" bensì "week end"), il nostro vocabolario si stà sempre più impoverendo, vuoi a causa di parole (oggetti) anche nuove che ne hanno soppiantato molte altre dal sapore più antico e romantico (non diciamo più balocco, gruccia, braghe, saccoccia), vuoi per via del fatto che l'evolversi della vita e le nuove invenzioni hanno di fatto causato l'estinzione di alcuni vocaboli (oggetti), o meglio, la necessità di doverli usare.
E anche se, qualora interessati all'argomento, potrete ovviamente parlare di tutti i vocaboli "persi", è a quest'ultima categoria che a me piace fare riferimento.
Se in questo momento siete in ufficio state forse usando la carta carbone da inserire nei fogli di carta velina che poi rullerete nella macchina per scrivere? Credo proprio di no!
E allora inizio io, con una parola dal sapore antico e romantico che mi ha sempre affascinato e che da decenni non esiste più, dato che in giro non ne è rimasto neanche uno di VIANDANTE.
Poi più avanti (*) vi dirò anche il perché m'è venuto in mente di scrivere questo thread.
(*) aggiornamento: ovvero al post #95