Proseguono le operazioni di ripulitura dell'isola di Koh Samet e intanto la chiazza di petrolio fuoriuscita sabato nel Golfo di Thailandia continua la sua corsa verso la costa nord-orientale del Paese, facendo temere danni non solo per il settore turistico ma anche per quello ittico. Nonostante il proposito annunciato dalla PTT Global Chemical, l'azienda statale responsabile della perdita di 50 mila litri di greggio, l'impressione è che l'obiettivo di completare il lavoro in tre giorni sia utopistico
(reuters)
gli errori dell'uomo..... sono devastanti............
poi nel lungo periodo la natura presenta il conto.