Un diciannovenne di Nibionno (Lecco), Joele Leotta, è stato ucciso a calci e pugni a Maidstone, capoluogo del Kent, da un gruppo di nove ragazzi del posto, tra i 21 e i 25 anni, che volevano impartire una lezione a lui e a un suo amico "perché - questo il motivo come raccontato dal quotidiano Il Giorno - rubavano il lavoro agli inglesi". Tutti e otto sono stati fermati dalla polizia.
Joele Leotta era andato in Inghilterra per imparare l'inglese. Per mantenersi aveva trovato impiego con l'amico Alex Galbiati, anch'egli di Nibionno, in un ristorante della zona. E' qui che i giovani inglesi hanno cominciato a importunare i due amici, accusandoli di rubare lavoro agli inglesi. Quando i due ragazzi lecchesi erano nel loro alloggio, i nove hanno fatto irruzione e li hanno massacrati, Uno di loro avrebbe anche usato un coltello contro Leotta. L'amico ha avuto lesioni al collo, alla testa e alla schiena: è ancora in ospedale, ma sarebbe fuori pericolo.
"Lo conoscevo bene perché giocava nella squadra di basket che io seguo come istruttore. Era un ragazzo socievole, tranquillo. Conosco
bene anche il padre: non riusciamo a credere a una tragedia simile", racconta Enrico Oldani uno dei responsabili della squadra di basket di Nibionno in cui giocava Joele. Il ragazzo, secondo quanto racconta il suo tecnico, aveva un sacco di amici, stava volentieri in gruppo e soprattutto era uno a cui non piaceva mettersi nei guai. "Lo conosco da quando era un ragazzino, mai saputo che avesse avuto problemi - ha aggiunto Oldani - Ora assieme a noi c'è il suo fratellino"
fonte la repubblica