La popstar Madonna vorrebbe acquistare una casa in Sardegna.
Secondo le voci che si rincorrono sui media sardi, l'icona del pop sarebbe attratta dal fatto che l'isola detiene il record di longevità.
A questo punto ci si deve chiedere se il segreto della longevità risieda nei geni o nell'ambiente.
Nel passato l'uomo aveva ben scarse possibilità di invecchiare: senza protezione e senza una tecnologia sviluppata, il decadimento fisiologico lo rendeva vittima, spesso precocemente, di un ambiente ostile; oggi un bambino nato in un paese occidentale ha buone probabilità di diventare centenario.
Non si è verificato, dunque, un fenomeno genetico di selezione dei migliori, ma un adattamento della fisiologia umana ad un ambiente circostante migliorato (accresciuta disponibilità e migliore qualità di cibo, migliori condizioni igieniche e abitative, ecc), che ha permesso al corpo umano un utilizzo più efficiente delle risorse nutritive.
Se il genoma è rimasto lo stesso da secoli, che cosa può influire sull'aumento della speranza di vita?
L'aspettativa di vita è sicuramente condizionata da fattori ambientali e socio-economici quali: dieta, attività fisica, stress, fattori psico-sociali.
Recenti studi hanno messo in relazione la longevità con lo stile alimentare mediterraneo; il nesso tra il grado di aderenza alla dieta mediterranea e la longevità è tale per cui ogni aumento di due punti sulla scala di aderenza alla dieta coincide con una diminuzione dell'8% del tasso di mortalità.
Un aumento dell'aderenza alla dieta di tre e quattro punti corrisponde a una diminuzione del tasso di mortalità dell'11 e del 14 %.
La maggior parte dei centenari divenuti oggetto di studio ha adottato uno stile alimentare basato sulla dieta mediterranea o comunque ipocalorica caratterizzata da un ridotto consumo di alcool.
Ricordiamo, inoltre, l'importanza di un'attività fisica regolare; da recenti studi, infatti, risulta che un costante esercizio fisico porta ad un incremento della longevità con riduzione del rischio di morte e con un guadagno, rispetto ai sedentari, di 2,33 anni di vita.
L'inattività, di contro, rappresenta un fattore di rischio per la cardiopatia coronarica, paragonabile all'ipertensione, fumo di sigaretta ed elevato livello di colesterolo nel siero.
Un altro fattore ambientale che influisce sull'aspettativa di vita di un individuo è lo stress e, conseguentemente, ansia, sentimenti di rabbia e ostilità, che sembrano aumentare la vulnerabilità alle malattie e incrementare il rischio di morte improvvisa per malattie cardiovascolari o per altre patologie.
I centenari presentano una tendenza a rispondere ad eventi stressanti con una bassa intensità d'ansia se sostenuti da una conservata funzione cognitiva e buona capacità di adattamento, intesa come capacità di affrontare nuove situazioni, a volte disagevoli e problematiche.
Ma sebbene il progresso tecnologico abbia garantito un incremento dell'aspettativa di vita, necessariamente ha comportato anche molti aspetti negativi tra i quali l'inquinamento ambientale. Allergie, affezioni respiratorie, neoplasie sono sempre più frequenti perché sempre più l'uomo è esposto a particolari inquinanti ambientali quali: sostanze tossiche presenti nell'atmosfera (arsenico, amianto, benzene, tetracloruro di carbonio, nitrosammine, idrocarburi aromatici policiclici, i prodotti delle combustioni), sostanze mutagene e cancerogene (radiazioni ultraviolette), metalli (rame, ferro, zinco) soprattutto l'alluminio, le cui tracce sono presenti nelle acque, così come nel pentolame o nei farmaci, pesticidi e radiazioni elettromagnetiche.
E' stato ampiamente dimostrato che molte di queste sostanze sono correlate con alcune neoplasie e malattie neurodegenerative; un recente studio afferma che gran parte dei pazienti affetti da Morbo di Parkinson o Demenza di Alzheimer ha vissuto in zone rurali, ha bevuto acqua di pozzo ed è stata più esposta a erbicidi o insetticidi.
La sfida della geriatria è di identificare i fattori che consentono di arrivare a cento anni, affinché la longevità possa divenire un traguardo raggiungibile da tutti e non una conquista di pochi fortunati.
Il centenario sano non sarà più l'eccezione, ma la regola e diverrà una preziosa risorsa per la nostra società. E, laddove il progresso socio-ambientale non conduca alla longevità, la Medicina Predittiva potrà aiutare i clinici a riconoscere i meccanismi di invecchiamento sia dal punto di vista genomico che ambientale, e di attuare interventi capaci di consentire il raggiungimento dell'età avanzata.
Madonna cerca casa in Sardegna. "Attratta dal record di longevità isolana" - Adnkronos Spettacolo
Marigliano V. La longevità tra genetica ed ambiente. In Atti del 2° Congresso Nazionale della Federazione Italiana Medicina Geriatria. Ed. Cesi-Roma 2007.