Dopo i finanziamenti allegramente elargiti nel primo decennio degli anni 2000, ora le banche hanno finalmente stretto i cordoni.
I mutui sono ora concedibili solo in presenza di un congruo reddito da lavoro a tempo indeterminato al netto di eventuali altri finanziamenti in essere, e adeguata capienza del valore dell'immobile offerto in ipoteca, peraltro certificato da perizia giurata e/o a firma di professionisti di gradimento della banca.
Al di là della perizia che comunque è sempre necessaria, inoltre, le banche guardano ora anche al prezzo indicato nel compromesso (se redatto) e nell'atto d'acquisto, con conseguente scoraggiamento della malsana e italica consuetudine di indicare in atto un minor valore allo scopo di metterla in c... allo Stato (e quindi ai contribuenti).
Il problema quindi non è più tanto il tasso e le spese accessorie, ma la stessa possibilità di accedere al mutuo.
Bè, direi molto meglio così per tanti e tanti motivi. O no?!!!
E' chiaramente un thread provocatorio, e ne spiego il perché.
Intendiamoci bene, le banche hanno tante, tantissime colpe, anche gravi e per le quali i magistrati fanno bene a farle soccombere nelle varie cause sempre più spesso intentate dai loro clienti, nonché a sanzionarle con multe milionarie.
Non mi è mai stato chiaro però il livore nei confronti delle banche in ordine ai mutui per l'acquisto della prima casa.
Il mutuo è un'operazione poco redditizia per la banca, il cui utile è dato unicamente dallo spread sul tasso (quindi dall'1 al 3% a seconda dei periodi e del potere contrattuale del cliente).
Si è sempre creduto che il mutuo convenisse alla banca in quanto fidelizzava il cliente per un lungo periodo: è una balla. Chiaramente la banca pretende l'accensione del conto, ma nulla vieta al soggetto finanziato di chiuderlo dopo il perfezionamento dell'operazione di mutuo, provvedendo al pagamento delle rate alla giusta scadenza, direttamente allo sportello della banca o mediante disposizione permanente di pagamento impartita ad altra banca.
Per quanto ne so attraverso i media e per informazioni assunte, inoltre, quasi tutte le banche hanno allargato il perimetro (inteso come accessibilità e durata) delle leggi statali in aiuto delle persone in difficoltà col pagamento delle rate dei mutui, ovvero sospensione del mutuo e quant'altro).
Se poi andiamo a considerare l'elevata mole dei mutui concessi nel primo decennio degli anni 2000 andati in sofferenza, problematica per la quale si parla qui http://www.forumtriumphchepassione.c...ml#post6674093
Insomma, le banche vanno attaccate per quanto di malvagio hanno -eventualmente- commesso, e non per fatti inconsistenti o addirittura non veritieri.
Tra l'altro, si puo' benissimo restare in affitto anziché comprarsi la casa col mutuo sopra, no?