Aggregazione, passione motociclistica e poi?

[D74]

spesso chiaccherando tra amici mentre si decide dove andare per la prossima uscita in moto o dove andare per qualche evento sento dire:

"no là no perchè c'è poca gente" oppure "è lontano....", "andiamo là che c'è il mondo..."

sarà un modo diverso di affrontare la passione per le due ruote però dico:

se si parte con gli amici qualunque sia la meta è il viaggio per arrivare, il viaggio del rientro e il divertirsi in loco con spensieratezza che fa la differenza.

gli eventi possono essere meglio o peggio organizzati, possono dare e proporre attività o meno che facilitano il divertimento e l'aggregazione di chi partecipa, ma è la gente stessa che fa la differenza.

Da quando sono in triumph (marzo 2008) ogni volta che vedo una moto triumph da qualche parte mi viene naturale andare a fare 4 chiacchere con il proprietario..... fare conoscenza, scambiarsi due parole....

L'evento più bello? quello dove posso rivedere gli amici anche quelli lontani o che per questioni di lontananza, logistica e anche crisi si vedono raramente.

nel tempo invece vedo sempre più gruppi che nascono e che tendono ad essere chiusi nei confronti di chi non ne fa parte e trattano gli altri con sufficienza.

[Massibugio]

chi fa un gruppo chiuso inconsciamente sa di avere dei limiti, quindi tende ad evitare il confronto con la massa....meglio così direi
è molto bello interfacciarsi con persone che stanno bene con tutti, oddio.... te sei un po troppo rompiballe, ma come si dice, nessuno è perfetto

[FraVet]

Concordo, poi ognuno ha i suoi ritmi/impegni per cui per alcuni la distanza può essere un problema, però sta di fatto che il bello della moto è la strada. Far strada assieme unisce.

[Zirullo]

Io sarò un sociopatico, però per me la moto è solitudine, al massimo la zavorrina.
Mi piace andare a ruota libera, non dovermi mettere d'accordo con nessuno, scegliere la strada ad ogni incrocio, fermarmi dove, quando e quanto voglio, anarchia.
Lamps e saluti ai motociclisti che incontro, gran piacere a scambiare due chiacchiere al bar del passo, ma poi riparto da solo.

Se non fossi sociopatico, sarei della tua stessa idea, si viaggia in moto "per la stessa ragione del viaggio: viaggiare" [cit. De André, moto esclusa]

[Shining]

Bisogna distinguere, secondo me, se la moto è pretesto e occasione di aggregazione e di nuove conoscenze, o se è "strumento" di godimento.
Nel secondo caso preferisco uscire da solo (meno male che mia moglie ha paura, quindi viaggio senza zavorrina) o con pochi amici fidati con cui c'è sintonia di ritmo (non per forza smanettoni, ma nemmeno che ogni tre curve si debba rallentare per vedere che fine ha fatto l'ultimo della fila).
Personalmente sono abbastanza restìo alle uscite per far delle grandi mangiate (e bevute), quelle preferisco farle quando vado con l'auto, e l'equilibrio nel ritorno a casa almeno è assicurato da 4 ruote

[D74]

ci si può concedere il giro solitario che ogni tanto mi faccio, così come il giro con gli amici, noi di solito ci si ferma in cima o agli incroci se c'è qualcuno che non sa la strada e ci si ricompatta se serve....

pure io sarei più per panino e via... ma ogni tanto sentire la tuta stretta dopo pranzo ci sta haahaha

alla fine i giri in solitaria non escludono per forza l'uscita con gli amici, sono due cose diverse, ma complementari.

il primo mi fa godere per la moto in se, il secondo aggiunge a mio vedere il divertimento condiviso.

[Azathot]

La moto è bella proprio per questo: consente a noi appassionati di viverla e condividerla come meglio crediamo e ciò ci rende (o almeno ci fa sentire) un po' più liberi e felici.

Personalmente mi piace la moto sia come generatore di aggregazione (ho partecipato e continuo a partecipare ad uscite, raduni ed eventi, che mi hanno permesso e mi permetteranno di conoscere e rivedere nel tempo tante belle persone), sia come "strumento di godimento" da solo o in piccoli gruppi.

E cmq l'importante è fare strada e stare bene, quale che sia la modalità all'individuo più congeniale

[kaprone]

io me la vivo un po' come @Zirullo
preferisco far strada da solo, con il mio passo, i miei pensieri, le mie strade e i miei tempi.

ma riconosco anche che le uscite in gruppo ti regalano il piacere della compagnia una volta che ti fermi.

ecco, forse una uscita in 2, massimo 3 persone potrebbe essere perfetta

[robygun]

Anch'io son un filino sociopatico mi sa , raramente giro in gruppo..

Sarà che coi soliti noti il megagiro 1000passi progettato con tanto amore finisce sempre in un "e se andassimo al lago????"..

Sarà che sono schifosamente lento e che mi fermo ogni 3 curve a far foto..

Sarà che alla frase "ci fermiamo solo per un panino al volo e via.." sto già riattaccando il mantenitore alla batteria (cioè.. fammi capire.. io mi sbatto a fare Nmila km per arrivare sul passo con annesso rifugio e mi dovrei magnà un panino?!?!? Minimo polenta concia.. MINIMO!!!)..

Sarà che uso la moto per staccare il cervello dai problemi, la vita ridotta alla distanza tra la ruota e la prossima curva..


Poi ogni tanto la smotorata in compagnia ci sta.. ogni tanto..

[Bonnie and Clyde]

Io sarò un sociopatico, però per me la moto è solitudine, al massimo la zavorrina.
Mi piace andare a ruota libera, non dovermi mettere d'accordo con nessuno, scegliere la strada ad ogni incrocio, fermarmi dove, quando e quanto voglio, anarchia.
Lamps e saluti ai motociclisti che incontro, gran piacere a scambiare due chiacchiere al bar del passo, ma poi riparto da solo.

Se non fossi sociopatico, sarei della tua stessa idea, si viaggia in moto "per la stessa ragione del viaggio: viaggiare" [cit. De André, moto esclusa]

condivido pienamente,anch'io preferisco godermela così la moto