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Discussione: Aggressioni con acido, allontanamento del neonato della criminale. Cosa ne pensate?

  1. #1
    TCP Rider Senior L'avatar di giorgiorox
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    Aggressioni con acido, allontanamento del neonato della criminale. Cosa ne pensate?

    Così il giudice per le indagini preliminari di Milano, Giuseppe Gennari, nell'ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta del pm Marcello Musso nei confronti di Martina Levato, Alexander Boettcher e Andrea Magnani accusati di associazione per delinquere per una serie di aggressioni con l’acido


    di F. Q. | 18 aprile 2015


    “Serial killer” più pericolosi dei “mafiosi“. La brutta storia delle aggressioni con l’acido non smette di arricchire le pagine di cronaca nera e prende la forma di una sorta di orrendo rituale di purificazione che prevedeva la punizione di tutti gli uomini con cui una studentessa bocconiana, caduta nel groviglio malato di un nuovo rapporto, aveva avuto a che fare. Anche se solo con un bacio. E così per lei, il suo amante e un terzo uomo è arrivato un nuovo ordine di arresto. “Chi scrive ha avuto a che fare con delinquenti di ogni livello e categoria. Mafiosi,’ndranghetisti, rapinatori a mano armata, terroristi pronti a uccidere persone inermi, assassini di professione. Ebbene, mai si è avvertita – scrive il giudice per le indagini preliminari di Milano, Giuseppe Gennari – una percezione di così intenso pericolo”. Martina Levato, Alexander Boettcher e Andrea Magnani sono accusati di associazione per delinquere per una serie di aggressioni con l’acido dal pm di Milano, Marcello Musso che per loro ha chiesto e ottenuto una nuova misura cautelare.


    “Il gip: Esigenze cautelari spaventosamente intense”
    Il gip ha concordato perché “spaventosamente intense, più che eccezionali (e lo si dice espressamente per Martina Levato, che versa in stato di gravidanza), sono le esigenze cautelari concernenti il pericolo di reiterazione della condotta criminosa”. Questo pericolo, si legge ancora nell’ordinanza, “è il prodotto del vuoto che pervade l’animo dei tre protagonisti e che li spinge ad agire con uno sprezzo assoluto per i fondamentali valori comuni alla specie umana”.

    Per arrivare all’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti della studentessa bocconiana, del broker immobiliare e del loro presunte complice, già finiti in carcere per aver sfigurato con l’acido Pietro Barbini lo scorso dicembre è stata condotta un’indagine con metodi anti-mafia. Secondo gli inquirenti, infatti, c’è stata in questa inchiesta un’estensione di quel metodo di indagine e delle sensibilità usate per procedimenti contro la criminalità organizzata. “Quando per un capriccio amoroso – scrive il gip – per un’ossessione di possesso e controllo sull’altrui persona (che poi è un modo per realizzare narcisisticamente se stessi) si è disposti ad infliggere un male enorme, rimanendo indifferenti all’altrui sofferenza e alla enorme sproporzione tra ciò che spinge ad agire e ciò che si provoca, tutto diventa possibile. Anche evirare un giovane studente, sfigurare un perfetto sconosciuto senza provare il minimo rimorso, sfregiare un compagno di studi e mutilarlo per sempre”.

    Le aggressioni contestate al gruppo accusato di associazione a delinquere
    La coppia e Magnani devono rispondere oltre che dell’aggressione a Barbini anche di aver sfigurato per uno scambio di persona lo studente Stefano Savi il 2 novembre scorso e di aver tentato di aggredire con l’acido anche il fotografo Giuliano Carparelli, a metà novembre. La studentessa, in particolare, deve rispondere di un totale di nove capi di imputazione relativi ai tre episodi ed anche al tentativo di evirare un altro studente nel maggio 2014.

    Nell’ambito dei loro “piani di azione” per “punire” con l’acido “tutti i ‘ragazzì con i quali” la studentessa Martina Levato “aveva avuto precedenti rapporti di tipo sessuale, od anche semplici effusioni (scambio di baci o altro)”, la ragazza e il suo amante Alexander Boettcher avevano anche acquistato “fucili a vernice, al fine di migliorare la capacità offensiva e la precisione nel colpire il volto delle vittime”. Secondo il gip, i due giovani avrebbero “continuato a comportarsi come coassociati anche dopo e nonostante gli arresti del 28.12.2014″ relativi all’aggressione di Barbini, “poiché il Boettcher consigliava alla Levato le strategie difensive da adottare, anche impartendole istruzioni sulle scelte degli avvocati da nominare”. Il reato di associazione per delinquere è aggravato poiché Levato, Boettcher e il presunto complice Andrea Magnani agivano “sulle pubbliche vie con strumenti da considerare armi: acido corrosivo, spray urticante al peperoncini, coltello e martello”.

    “Alex pretendeva di sapere i nomi di tutti quelli che avevano avuto storie don Martina
    Un teste ha raccontato anche il meccanismo psicologico che si era innescato: “Alex aveva cominciato a pretendere che lei gli indicasse tutti i nomi dei ragazzi con cui aveva avuto delle storie intendendo anche persone con cui si era scambiata anche un semplice bacio. Mi disse che Alex voleva sapere tutto di lei e secondo lei era giusto così”. “Era secondo me un po’ fusa – ha aggiunto – eppure non si è mai drogata ma credo che abbia proprio perso la testa. Proprio a Praga (durante una vacanza nella primavera 2014, ndr) si fece tatuare la parola ‘Alexander’ sul seno sinistro e questo lo diffuse poi su Facebook in agosto 2014 unitamente alla immagine della lettera ‘A’ tatuata sulla guancia destra”. Martina, sempre secondo il teste, “ha iniziato a farmi insistentemente domande sul ragazzo con cui si era baciata in discoteca al Divina la sera di metà febbraio” del 2014. Si tratta di Giuliano Carparelli, fotografo che la coppia, assieme al presunto complice, avrebbe provato ad aggredire con l’acido a più riprese, senza mai riuscirci. “Era molto pressante nella richiesta di informazioni sul ragazzo – ha detto il teste – su quanto io ricordassi di quella serata, su di lui, sulle sue origini”.

    L’unica “colpa” di Carparelli, scrive il gip nell’ ordinanza, “sta nel fatto di avere ovviamente accondisceso agli approcci sessuali di Martina Levato”, mentre Boettcher voleva “cambiare il registro della relazione e quindi Martina” doveva “riavvolgere il passato e punire le sue debolezze”. Così è stato, spiega il giudice, “per Margarito, così per Carparelli, così per Barbini e così per i tanti altri che erano nella lista della coppia. Il filo conduttore delle relazioni sessuali occasionali – conclude il gip – lega saldamente tutte queste persone a Martina Levato“.

    “Martina capace di colpire a sangue freddo
    Sulla Levato le riflessioni del giudici sono pesantissime: “È veramente stupefacente” come “una ragazza della sua età, senza esperienza criminale” sia stata “capace” di colpire “a sangue freddo” un “inerme ragazzo colpevole di nulla, anzi un amico, con modalità brutalmente cruente”, perché “accoltellare a freddo una persona non è una cosa banale”. È una cosa, spiega il giudice, “che poche persone sono in grado di fare. È anche peggiore del tirare l’acido. Tirando l’acido – aggiunge – non hai bisogno del contatto fisico, non provochi sangue e puoi anche non vedere immediatamente gli effetti della tua condotta. Ma avere a fianco un ragazzo, farlo spogliare, simulare una masturbazione e poi prendere un coltello e affondarlo non è per niente banale. Questo è un aspetto – conclude il gip – che va profondamente meditato quando si parla della pericolosità di Martina Levato”.

    Una delle vittime: “Colpito e non ho visto più niente”
    “Sono stato investito da un liquido dopo di che non ho visto più niente” ha raccontato Stefano Savi, 25 anni e studente all’Università Bicocca di Milano, mettendo a verbale l’aggressione con l’acido subita nella notte tra l’1 e il 2 novembre scorso. “Ho avuto un bruciore immediato – ha raccontato il giovane, che ora ha il volto sfregiato e rischia di perdere l’uso di un occhio – e sono corso in giardino dove ho strappato dell’erba per passarla sugli occhi (…) Non ricordo di aver sentito un odore in particolare ma una parte di sostanza che mi è entrata in bocca che ho subito sputato aveva un sapere familiare tipo olio da motore. Sono salito sulle scale di casa ed ho bussato per chiedere aiuto”. Savi, stando a quanto ricostruito dalle indagini della polizia e del pm Marcello Musso, sarebbe stato sfigurato per un errore di persona, perché il vero obiettivo dei tre era Giuliano Carparelli. Quando gli investigatori, infatti, hanno chiesto a Savi se si fosse “interrogato sulle ragioni di quanto accaduto” e su chi potesse essere stato, lo studente ha risposto: “Me lo sono chiesto ma non mi sono dato una risposta (…) Non ho mai litigato con nessuno”.


    --------------------------------------


    Secondo quanto riferito dal legale Stefano De Cesare, la ragazza condannata a 14 anni per una aggressione con l'acido, avrebbe commentato così la decisione del pm di non farle vedere il bimbo dopo il parto. Nelle prossime ore il tribunale dei minori dovrà esprimersi sull'adottabilità


    di F. Q. | 17 agosto 2015


    “Sono disperata, mi hanno distrutto”. Sono queste, stando a quanto riferito dal suo avvocato Stefano De Cesare, le prime parole di Martina Levato, condannata a 14 anni per un’aggressione con l’acido all’ex fidanzato, dopo che la procura per i minorenni ha disposto l’allontanamento del figlio partorito nella notte tra il 14 e il 15 agosto. La ragazza ha riconosciuto ufficialmente il bambino e nelle prossime ore dovrebbe farlo il compagno, anche lui in carcere, Alexander Boettcher.

    Intanto è fissata per domani la camera di consiglio del tribunale dei Minori per decidere sulla possibilità che il bimbo venga dato in adozione. Il pm di Milano Marcello Musso si è recato alla clinica Mangiagalli per andare a trovare il bimbo. Il magistrato è stato visto uscire con un pacco regalo, destinato probabilmente al piccolo. “Il mio – ha spiegato ai cronisti – è stato un atto umano di solidarietà verso il bambino, che peraltro è bellissimo”.

    Numerose le polemiche per la decisione del pm Annamaria Fiorillo di allontanare il figlio di Levato subito dopo il parto. “Qualunque scelta fa male”, ha commentato, “in un caso come questo, ma la situazione sarebbe stata peggiore nel caso di un allontanamento successivo del bimbo dopo l’incontro con la madre su decisione del tribunale”. Per il pm la sua è stata una decisione “di prassi e cautelativa” nell’interesse in primo luogo del minore.

    Nel dibattito è intervenuto anche il fondatore della Comunità Exodus, don Antonio Mazzi, che ha chiesto che la Levato possa riavere il figlio. “Credo che il giudice abbia preferito lavarsi le mani e applicare le normali procedure”, ha scritto don Mazzi su Famiglia Cristiana online. “Io sarò il solito fuori di testa, ma insisto ancora una volta nel chiedere che Martina tenga il frutto dei suoi nove mesi, pronto ad accettarla sempre in una delle mie comunità per mamme e bambini”.
    spesso un rutto vale più di mille parole

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  3. #2
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    giusto.Una persona con gravi disturbi mentali non puó allevare un figlio.Punto
    che rumore fa la felicita'
    la pazienza e' la virtu' di chi non ha un caz@zo da fare
    storie di chi rimane e di chi invece lascia tutto e se ne va.....

  4. #3
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    Io ho scelto di essere l'eccezione, non la regola.
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    ma poi son le eccezioni che ci fanno innamorare".

  5. #4
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    Figlio??? Stessa sorte delle vittime, acido in faccia e pedalare... altro che figlio.....
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  6. #5
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    Triumph Speed Twin 1200 MY19.. addio Street Triple 675 :(
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    ..direi che non c'erano alternative..
    ..certo che questa e il suo amichetto sono sbarellati di brutto pensare che tra pochi anni torneranno fuori mette i brividi..
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  7. #6
    TCP Rider L'avatar di robygun
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    Con due genitori così... meglio allontanarlo subito.. speriamo venga adottato quanto prima e che possa crescere in una famiglia amorevole ed equilibrata..

    Una cosa sola non mi è piaciuta.. in un servizio si parlava di possibile affido temporaneo per alcuni anni..è una cosa abominevole!!
    Vorrebbe dire far sviluppare degli affetti nel bambino e negli affidatari per poi rompere brutalmente questi legami..
    Ultima modifica di robygun; 18/08/2015 alle 10:21

  8. #7
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    Cosa possono insegnare ad un bambino queste persone? Quale esempio possono proporre? Quali principi basilari inculcare? Un bambino e' come creta, o per restare ai giorni nostri, e' uno smartphone bianco con un minimo di sistema operativo e il suo carattere la sua personalita' dipendera' dall'ambiente circostante nel quale vive, soprattutto nel primo anno di vita. E questo ambiente i genitori lo devono creare, con sacrificio, con costanza, con consapevolezza, con fermezza e con amore. Questi due non possono minimamente essere genitori, come tanti altri che vedo a piede libero d'altronde.

  9. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da condor Visualizza Messaggio
    Cosa possono insegnare ad un bambino queste persone? Quale esempio possono proporre? Quali principi basilari inculcare? Un bambino e' come creta, o per restare ai giorni nostri, e' uno smartphone bianco con un minimo di sistema operativo e il suo carattere la sua personalita' dipendera' dall'ambiente circostante nel quale vive, soprattutto nel primo anno di vita. E questo ambiente i genitori lo devono creare, con sacrificio, con costanza, con consapevolezza, con fermezza e con amore. Questi due non possono minimamente essere genitori, come tanti altri che vedo a piede libero d'altronde.

    Quindi secondo il tuo ragionamento i genitori di questi 2 personaggi sono a loro volta degli sfregiatori con acido ?!?
    ORGOGLIOSO DI NON ESSERE ISCRITTO A FEISBUK E SOCIALMINKIAVARI

  10. #9
    TCP Rider L'avatar di condor
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    Citazione Originariamente Scritto da Pelledorso Visualizza Messaggio
    Quindi secondo il tuo ragionamento i genitori di questi 2 personaggi sono a loro volta degli sfregiatori con acido ?!?
    Che c'entra? I genitori ti danno una base, poi chiaramente influiscono tante cose, quello che leggi, i tuoi insegnanti, la cerchia delle tue conoscenze. Ma se gia' una base non ti viene data?

  11. #10
    TCP Rider L'avatar di Cia91
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    Una mia collega conosceva personalmente 2 dei tre, tanto che è stata pure interrogata, e da ciò che ci ha raccontato questi non erano in grado di crescere un figlio manco se non ci fosse stata tutta la storia dell' acido...

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