Ci sono diversi modi di intendere l'essere motociclista.
C'è chi è appagato dal fare tanti chilometri con tante curve a velocità sostenuta magari anche con pessime condizioni atmosferiche per poi tornare a casa indenne da scivolate o simili e pensare a che gran manico ha.
C'è invece chi è appagato dallo smontare, provare per qualche km e poi, non soddisfatto rimontare quanto prima smontato.
Che cambia scarichi e carburazione cercando di aumentare i cavalli per poi tornare indietro a ricarburare o rimappare perchè non soddisfatto da effetti negativi sull'erogazione o sui consumi. Tutto questo pensando a quanto si ha il manico a sentirsi un meccanico in erba.
Secondo voi tra questi chi può dirsi veramente un "motociclista DOC"?