
Originariamente Scritto da
_sabba_
Io la vedo così.
Il mio discorso è assolutamente superpartes, una visione globale di ciò che è successo nel 2017" e delle future lotte nel campionato MotoGP, non una laude all'uno o all'altro pilota o ad una squadra in particolare.
Inizierei da Zarco...
La moto clienti (2016) si è mantenuta di buon livello per tutto il campionato (buon livello, non eccellente), mentre la Yamaha ufficiale (2017) ha subito un pauroso calo prestazionale, dopo un inizio apparentemente stratosferico.
Zarco è stato in grado di sfruttare la "bontà" della moto anche sopra ai limiti tecnici, e bisogna dargliene atto.
Si merita senz'altro una Yamaha ufficiale, ma BUONA, non il catorcio attuale!
Anch'io sono convinto che Yamaha dovrebbe puntare su due giovani talenti come (appunto) Zarco e Vinales, perché per battere quell'animale rapace di Marquez non è impresa facile per nessuno.
Rimane il fatto che Rossi è ancora ai vertici, e soprattutto ha ancora una gran voglia di correre.
E come fai a lasciare a piedi un fenomeno come lui?
Yamaha dovrebbe approntare tre moto valide, se non addirittura 4 (magari affidandone una ad un giovane emergente come Mir), in modo da formare uno squadrone fortissimo, che possa togliere punti a Honda e anche a Ducati.
Ricordiamoci che Honda verrà rafforzata da Morbidelli, e Ducati, oltre al BUON Dovi, ha un Lorenzo in grande crescita che di sicuro non si darà per vinto nel 2018.
Marquez parte come sempre favoritissimo, ma per cogliere le briciole bisogna essere più forti di tutti gli altri, e questa regola vale per tutti (a parte Honda che ha Marquez).
Mi piacerebbe veder crescere di livello anche le tre squadre outsider (KTM, Suzuki e soprattutto Aprilia), perché il campionato diventerebbe ancor più bello e combattuto (sempre considerando dal secondo posto in poi).
Con tutte le moto in forma e con un nutrito numero di piloti arcigni, forse riusciremo a vedere qualche duello dove Marquez faticherà un po' di più.
Quest'anno è stato battuto al fotofinish (due volte) dal Dovi, ma il prossimo anno il cinno avrà già preso le misure della Ducati e di certo non si farà più infinocchiare (Laguna Seca docet).
È un fenomeno anche in questo, e bisogna riconoscerglielo!
Spenderei una parola su Lorenzo.
Io sono certo che il Dovi non ha perso nulla a star dietro a Lorenzo (che oltretutto prima delle cadute si era anche un filino discostato da Andrea), ma se un pilota riceve per tre volte un ordine di squadra e non lo esegue (anche se, ripeto, non ha causato alcun danno al compagno), ha in qualche moto minato il suo rapporto con il gruppo.
Capisco che Jorge aveva tutte le voglie del mondo di vincere la gara, o comunque di stare davanti al proprio compagno di squadra (che è sempre il tuo primo avversario), ma in una situazione particolare come questa, dove era obbligatorio che il Dovi arrivasse 1º, bisognava che si togliesse di mezzo e lasciasse correre Andrea verso il suo destino.
In ogni caso, a parer mio, ieri il Dovi non era in grado di vincere la gara (almeno Pedrosa gli sarebbe stato davanti, e molto probabilmente anche Zarco), a prescindere dalla posizione di arrivo (o non arrivo) di Marquez.
Quindi, mestamente dico che il mondiale non poteva andare al Dovi (pur con tutto quel che di buono ha fatto), perché Marquez se lo è meritato di più.
Solo il fatto di arrivare terzo dopo una "quasi caduta", vuol dire che, quando si devono tirare fuori i maroni, lui li tira fuori più di chiunque altro.
Pur dispiacendomi di quel che scriverò ora, in questa gara il Dovi non li ha tirati fuori come doveva, e il risultato finale è giusto!
In Ducati rimane il problema Lorenzo disobbediente, e su questo punto mi sa che ci sarà molto da dire in futuro (o da fare per la Ducati.
Amen.
