Mi ha sempre incuriosito il nome che uno si scioglie. Il mio era un personaggio dellÂ’ Intrepido, giornaletto degli anni 60 insieme a Topolino, Tex e il Monello e forse me ne scordo qualcuno. Era un cow-boy solitario che andava in giro per la prateria e naturalmente difendeva i deboli e combatteva i prepotenti. Altri tempi, altre ingenuitÃ*. Io non sono un solitario, anzi, ma mi piaceva molto e quindi, quando sono diventato radioamatore lÂ’ho scelto come nome. Spiego per più giovani o i meno anziani: negli anni 60/70 lÂ’etere era di proprietÃ* dello stato, le prime radio libere in FM venivano chiuse e perseguite. Noi avevamo a disposizione la city-band 27 Megaherz ma spesso, essendo i trasmettitori autocostruiti, capitava di sconfinare e non era tollerato. Il nome serviva a non farsi individuare se non con attrezzature particolari, quindi la facevamo quasi sempre franca. Ci sono rimasto affezionato. E voi? Qualcuno è chiaramente riferimento alla moto, qualcun altro al proprio nome con lÂ’aggiunta di un aggettivo vedi Tony le magnific, anche se, dopo aver letto qualcosa sarebbe più idoneo Adolfo le magnific. Scherzo, è Natale. Raccontate, se volete, le ragioni delle vostre scelte.