Credo che una delle parole più usate nei nostri tempi sia COMPLOTTO.
In realtà la teoria del complotto ha radici lontane, basti pensare all'assasinio di JFK e allo sbarco sulla Luna, e in tempi più recenti all'11 Settembre.
Ma adesso è diventata un'autentica ossessione: ormai si intravedono complotti per qualsiasi cosa.
Ieri ho letto addirittura che c'è chi accusava di complottismo un gruppo di persone/una corrente di pensiero che paventava un complotto per una determinata cosa. Insomma, chi parla di complotto in realtà lo farebbe perché vuole mettere in atto un complotto: assurdo!
E' un complotto il Covid, il lockdown, i vaccini con particolare riferimento a quello che prima o poi troveranno per il coronavirus, il 5G grazie al quale sapranno sempre dove siamo e cosa stiamo facendo, l'app IMMUNI. Pensate che c'è chi teme che il misuratore digitale della febbre alla fronte sarebbe in grado di leggerci dentro e di carpirci i segreti più delicati e inconfessabili. E qanto precede soltanto relativamente ai fatti di questo 2020.
Dato che siamo nell'era dei social, poi però magari le stesse persone su FB fanno la cronaca dettagliata con tanto di foto di dove sono, con chi sono, cosa stanno facendo, che cosa faranno nelle prossime ore/giorni, che cosa stanno mangiando (immancabili le foto della pietanza che stanno masticando).
Non è mica tanto una leggenda metropolitana la storia di quello che annuncia su un social, con tanto di foto dell'auto stracarica davanti casa, che stà partendo con tutta la famiglia per le vacanze, che andranno a X passando per X, ma che qualche giorno lo trascorreranno anche a X, che sulla strada del ritorno faranno una deviazione per andare a trovare X, e che torneranno il giorno X. Di conseguenza i manigoldi preparano il furgone per andargli a svaligiare l'appartamento, che sanno già che troveranno vuoto.
Insomma, ci facciamo tante seghe mentali in nome della privacy, e poi.....