In tema di informazione affidabile e pensiero scientifico voglio sottoporre alla vostra attenzione questi due articoli dell'estate del 2020 riguardanti il libro scritto dal prof. Tritto sulla creazione del virus in laboratorio.
Oggi a distanza di un anno e mezzo tutti sappiamo che l'ipotesi del virus creato e sfuggito dal laboratorio è diventata una certezza.
Senza dare per scontato che la verità sia tutta da una parte piuttosto che dall'altra, mi chiedo come si possa essere ancora così sicuri di potersi fidare solo di determinati mezzi di informazione e dare credito solo a chi la pensa in un certo modo.
Nell'articolo di edizioni Cantagalli che ho linkato si richiede un confronto con contradditorio organizzato da Enrico Mentana e non ho trovato notizie in merito quindi immagino che questo faccia a faccia non ci sia stato.
Se qualcuno fosse in possesso di informazioni diverse, mi piacerebbe sapere cosa è emerso dall'eventuale discussione tra il prof. Tritto e l'antagonista.
https://www.open.online/2020/07/23/c...ti-e-misfatti/
FACT-CHECKING : COMPLOTTI • CORONAVIRUS • RICERCA SCIENTIFICA
Coronavirus creato in laboratorio? Le «incredibili» rivelazioni di un urologo a «Fatti e Misfatti»
23 LUGLIO 2020 - 12:56
di Juanne Pili
Paolo Liguori intervista un nuovo “esperto” a favore della teoria del “virus artificiale”, ma ancora non ci siamo
Il direttore di TgCom24 Paolo Liguori non si arrende. È stato tra i primi in Italia rilanciare la tesi di complotto sul Coronavirus creato artificialmente, avvalendosi di testimoni non meglio identificati e fonti non proprio attendibili, come il Washington Times (da non confondere col Washington Post).
Nonostante l’abbondanza delle smentite, che tratteremo meglio a breve, Liguori dà spazio nel format di approfondimento Fatti e Misfatti alle teorie del professor Giuseppe Tritto, presidente del World Academy of BioMedical Technologies (WABT), secondo il quale SARS-CoV2 sarebbe un virus chimera prodotto in laboratorio. Per completezza facciamo presente che si tratta di un urologo, anche se nella stessa associazione figura il virologo Giulio Tarro, il quale è lo stesso sostenitore di tesi non dimostrate sul nuovo Coronavirus.
Principio di autorità e pseudoscienza
Certo, la Comunità scientifica è di fatto unanime nello smentire una ingegnerizzazione, senza assolvere la Cina dai gravi errori commessi, non rendendo nota l’emergenza sanitaria tempestivamente. Di contro Tritto è un professore e presiede una associazione nel cui nome compare il termine «BioMedical».
Qui però siamo di nuovo al principio di autorità. Prima dei libri di divulgazione occorrerebbe farsi pubblicare degli studi scientifici in riviste specializzate, che applicano la peer review.
A volte ritornano: la bufala del virus fuggito da un laboratorio
Tritto rilancia la definizione di «virus chimera» richiamando le suggestioni nate dal fraintendimento di una puntata del Tg Leonardo, subito collegato dai complottisti con la bufala del virus ingegnerizzato in un laboratorio di Wuhan. Questa tesi circolava già in altri media, basandosi su una ricerca che riguardava però virus dei topi, a cui erano stati innestati gli antigeni di un altro tipico dei pipistrelli; nulla che possa essere confuso col SARS-CoV2.
«SarsCov2 è definita una chimera ricombinate. Ciò significa che nasce da due ceppi diversi che unendosi originano un nuovo agente virale … I ricercatori hanno isolato due ceppi di virus, uno trasmesso dai pipistrelli e uno dai pangolini. Ma non ci sono possibilità che queste due infezioni si siano unite tra loro in maniera naturale».
Conosciamo il genoma virale da gennaio, con indizi poi confermati di una ricombinazione tra un ceppo dei pipistrelli e quello del pangolino. La filogenesi è stata studiata. I vari ceppi sviluppatisi attorno al Mondo sono stati isolati. Monitoriamo anche le mutazioni del principale antigene: la glicoproteina Spike (S).
Dove sarebbero le evidenze di una origine artificiale?
Tutto ciò che emerge dagli studi di qualità, prodotti da diversi team di ricerca in tutto il mondo, ci dice che il virus è emerso naturalmente. Si studia anche la sua evoluzione per zoonosi. Ma il Professore non vuole saperne: com’è possibile che ci sia stata una ricombinazione tra un Coronavirus dei pipistrelli e uno del pangolino?
«Il virus isolato nei pipistrelli è affine al 94%, quello riscontrato nel pangolino addirittura il 96%” … Nel nostro caso però, è molto difficile che i due animali siano entrati a contatto … Per avere una chimera ricombinante, un pipistrello avrebbe dovuto mordere il pangolino così a fondo da trasmettere il virus, il che è impossibile».
Sarà che questo virus si trasmette principalmente per via aerea e non coi morsi, manco fosse il Lyssavirus della Rabbia; sarà che il primo focolaio noto era un mercato, dove diverse specie animali venivano esposte promiscuamente, mettendo a contatto chi lo frequentava coi patogeni di diversi animali; sta di fatto che Tritto prima di fare affermazioni del genere in una trasmissione Tv, avrebbe potuto prima confrontare i ceppi studiati in laboratorio – magari assieme a un genetista – e altri riconosciuti naturali nei database internazionali usati dai ricercatori, come il GISAID, GenBank, Nmdc o Nextrain, riportando le evidenze di una ingegnerizzazione tramite studio peer-review.
Spiegare il metodo scientifico al pubblico: lo stiamo facendo male
Al momento nessuno dei virologi e genetisti esistenti sul nostro Pianeta ha trovato riscontri. Difficile che questo si spieghi con un complotto. Chi ha le risorse per mettere tutti a tacere? Come si conserva una tale omertà? Sono domande che Tritto lascia senza risposta.
Un libro venduto online o in libreria presentato come dimostrazione di una presunta “verità” in un tema così delicato, oltre a dare l’immagine distorta di un dibattito in ambito scientifico che in realtà non esiste, è un’altra occasione persa per un format televisivo di spiegare all’opinione pubblica l’importanza del Metodo scientifico, e di come si forma sul serio il consenso in questo ambito, mediante la pubblicazione di studi, sottoposti a revisione da parte di altri esperti.
Qualunque scienziato che si rispetti dovrebbe riportare le sue teorie di fronte alla Comunità scientifica, esponendo le sue ricerche allo sguardo critico dei suoi pari, attraverso riviste scientifiche e congressi. Comunicati ufficiali e interviste sensazionaliste lasciano sempre il tempo che trovano.
Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).
Aggiornamento: 01/08/2020
Nella prima versione scrivevamo «Inoltre, Tritto dimostrerebbe le sue idee in un recente libro: Cina Covid19 – La chimera che ha cambiato il mondo, edito da Macrolibrasi». In realtà il libro è edito Cantagalli, ma viene presentato nel sito Macrolibrasi, più precisamente una libreria online che ospita testi spesso non conformi alla cosiddetta “scienza ufficiale” di diverse case editrici, come Testamento per una Nuova Medicina Germanica e la sua nuova dimensione terapeutica di Ryke Geerd Hamer.
https://www.edizionicantagalli.com/c...-non-ci-siamo/
Caro OPEN, “Non ci siamo!”
Altrimenti detto: prima di scrivere, pensa e documentati
di David Cantagalli
Diversi amici mi hanno segnalato un articolo pubblicato sul sito del giornale online Open dedicato al libro di Joseph Tritto Cina Covid-19. La chimera che ha cambiato il mondo, che a breve sarà stampato per i nostri tipi.
Ho avuto modo così di visitare – e di conoscere – il sito in questione e di leggere l’articolo rimanendo colpito da molte inesattezze che in esso si affermano e da una superficialità che certamente non si confà ad un organo di informazione che si fregia del fatto di essere stato fondato da Enrico Mentana, noto giornalista televisivo, direttore del Tg La7, che personalmente stimo come professionista serio, libero e corretto.
Confesso che la lettura di questo articolo mi ha molto amareggiato considerando il fatto che esso è un esempio lampante di quella disinformazione che il direttore Mentana quotidianamente cerca di ostacolare e di arginare con il suo lavoro.
È di questi giorni la notizia del via libera della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana all’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulle fake news, che si dovrebbe occupare di verificare, con i poteri dell’autorità giudiziaria, se e come un certo tipo di informazione “tarocca” possa influenzare il regolare corso democratico del nostro Paese. Poiché tale commissione dovrebbe essere assolutamente indipendente ed imparziale, suggerirei ad essa, quando diventerà operativa, di prendere in esame come esempio “accademico” di informazione tarocca l’articolo in questione che rappresenta un esempio lampante di superficialità, negligenza e manipolazione dei fatti.
Ma veniamo al dunque mettendo in evidenza le fake news scritte dal giornalista di Open:
«Cina Covid-19 – La chimera che ha cambiato il mondo» è «edito da Macrolibrasi, una casa editrice nota per aver pubblicato libri sull’Omeopatia e la Nuova medicina germanica; quest’ultima in particolare è una pseudoscienza tristemente conosciuta»: Falso.
Il libro non è edito da Macrolibrasi, ma dalla casa editrice che dirigo e che non ha mai pubblicato libri sulla “omeopatia” e la “nuova medicina germanica”.
Inoltre, consultando facilmente il sito di Macrolibrasi si evince subito che non si tratta di una casa editrice ma un sito di e-commerce.
«Il Professor J. Tritto è un urologo»: Parzialmente vero.
Il Professor Tritto è un medico e ricercatore, urologo, andrologo e microchirurgo ricostruttivo per l’infertilità di coppia. È visiting professor di Microchirurgia e Microtecnologie all’Aston University di Birmingham e di Micro e Nano Tecnologie presso il BIB, Brunel University di Londra. Direttore di Nano Medicina all’Amity University di New Delhi (Campus Noida), India. È inoltre presidente di diverse importanti accademie e fondazioni internazionali, una fra le tante la World Academy of Biomedical Sciences and Technologies, accademia scientifica sotto l’egida di INSULA/UNESCO (cosa che il giornalista ha omesso di specificare) che si non si occupa solo di “biomedical” ma anche di “technologies”.
«Un libro venduto online o in libreria presentato come dimostrazione di una presunta “verità” in un tema così delicato»: Falso.
Il libro non è ancora in commercio ed uscirà nel mese di agosto.
Altre incredibili inesattezze e sciocchezze sono disseminate dal giornalista nell’articolo quando parla del genoma, della zoonosi e di altro ancora su cui non ho il tempo e la voglia di dissertare e sulle quali vale la pena stendere un velo pietoso.
Per concludere mi preme:
– Consigliare al giornalista di comprare il libro quando sarà disponibile e di leggerlo, sempre che sia in grado di comprendere quello che è ivi spiegato, visto i titoli che contraddistinguono il suo curriculum vitae.
– Sottolineare che, nella sua Prefazione al libro di Tritto, il Prof. James Goldberg, già consigliere dei presidenti americani Bill Clinton e Barac Obama, afferma: «L’Autore e il suo team hanno deciso di scrivere questo libro, mettendo a disposizione di tutti una miriade di informazioni sul SARS-CoV-2, fondate su dati oggettivi attentamente analizzati e verificati prima di essere pubblicati nell’edizione in lingua italiana. Per la stesura dei capitoli sono state utilizzate, con il massimo rigore, ricerche e studi internazionali che sono indispensabili per la comprensione dei temi».
– Suggerirei allo stimato direttore Mentana di porre maggiore attenzione a chi direttamente o indirettamente lo chiama in causa.
– Infine mi permetto di fare una modesta proposta al Dott. Mentana: Caro direttore perché non invita il Professor Tritto al suo Tg in modo tale che si possa aprire un dibattito serio e un confronto costruttivo a servizio dei cittadini, e così magari porre anche rimedio ad una vistosa manipolazione dell’informazione su un tema così importante e delicato? Fosse anche solo per una questione di rispetto verso quanti si fidano e si affidano alle notizie diffuse dalle testate giornalistiche italiane.