E' appena passato il Tridays e dopo aver visto e apprezzato moltissime e belle fotografie o letto i racconti di viaggio di alcuni partecipanti...ho pensato questo e vorrei sentire i pareri di Manila o di qualcuno che sta in alto nelle gerarchie "celesti" di Triumph Italia.
Perchè non si sfrutta (la parola non è carina ma è realistica) il bell'incontro austriaco (terza edizione ormai) per far parlare i mezzi di informazione che talvolta non sanno come riempire le paginette delle loro riviste. Questa del Tridays non è una manifestazione da poco, tuttaltro. Tutte le case costruttrici (anche la Velosolex? ) non mancano di creare o rafforzare, anche in questo modo, l'orgoglio di appartenenza ad un marchio. Anche i club più snob come BMW o di Lord Hesckett non sono insensibili a questo messaggio da lanciare attraverso i media.
Dobbiamo pensarci sempre "noi", clienti, a fare il lavoro sporco per difendere sul campo la Union Jack? Già fatto in passato quando il RAT era inesistente per noi clienti italioti e poi, per fortuna di tutti, le cose si sono messe sul binario giusto per diventare ciò che è oggi questa associazione.
Che mi dici Marco, tu che sei il nostro vate...il nostro Mago Otelma ...tu che puoi dare del TU a chi sai.
Le mie considerazioni sono scherzose (come mi càpita spesso) ma hanno un fondamento serio, comunque sia.
Buona domenica a tutti...cari "topolini"!
Carlo McGripp