E’ passato un anno da quando sono stata svegliata nel cuore della notte a Charlot, North Carolina, da Massimo che mi diceva che la mia Street era arrivata. In Italia erano le nove di mattina, là dove stavo io invece notte fonda. Mi ricordo che dall’eccitazione, dalla gioia non sono più riuscita a prendere sonno. E da allora la mia vita è cambiata.
Volevo festeggiare, dovevo festeggiare, perché anni così in una vita se ne vivono pochi, perché per arrivare fino a qua ho fatto un sacco di sacrifici, perchè ho sfidato me stessa fino all’inverosimile, perché ho vinto le ritrosie e i pregiudizi di chi mi stava vicino, perché sono libera come il vento, perché lo dovevo a chi con amorevole pazienza e sopportazione mi ha aiutato in questo cammino.
Sono le undici di sabato mattina, sono scafandrata con abbigliamento tecnico anti-vento e tuta. Ho la mia bella borsa da serbatoio Triumph (regalo del mio folletto) con il necessaire per il mio weekend off.
Salgo sulla mia Street e parto.
25 di Ottobre, Varese-Ancona 480 km in solitaria. Per molti non è niente di che, per me è un’impresa, l’ennesima sfida, ma a me le sfide piacciono!
La strada scorre sotto di me, l’aria prepotente cerca di sbalzarmi di sella, ma io do gas e la mia bimba vola, o almeno, così sembra a me. Il caos della tangenziale di Milano, la pianura, i campi del lodigiano e piacentino, gli odori di terra e bestiame dell’Emilia, Bologna e poi la splendida Romagna, la strada che comincia a curvare le colline in lontananza e finalmente le Marche. Ogni volta che passo di qui mi sento a casa, ma mai come ora che sono sola con i miei pensieri. Le colline da Senigallia ad Ancona con i loro colori cangianti di terra sabbiosa e verde, gli alberi gialli di foglie autunnali, i casali di mattoni giallastri inerpicati sui colli e laggiù il mare e il suo profumo di salsedine. Sono arrivata.
Paesaggi che cambiano, profumi, pensieri tutto questo è la moto. Incontri. Lungo la mia strada ho incontrato gente cordiale che si è fermata a parlarmi, a chiedermi dove andavo sola con la mia moto mentre, ferma all’autogrill, sgranchivo le ossa, gente comune che mi ha raccontato dei suoi viaggi, una moglie che mi ha raccontato delle sue avventure da zavorrina del marito con la loro Ducati, un padre che mi ha detto che sua figlia è matta per la moto come me, centauri che mi hanno parlato delle loro esperienze, salutata. Incredibile! In questo mondo che gira così in fretta, nel quale spesso mi sento invisibile, per una volta ero una sconosciuta a cui rivolgere la parola, alla quale fare domande, a cui sorridere. Nonostante cinque ore e mezza di viaggio non mi sono sentita mai sola, mai! Mi sembrava di vivere alla Kerouak "On the Road"!
E poi l’arrivo alla meta, un weekend perfetto e il viaggio di ritorno più duro per via della stanchezza, ma sempre piacevole. Unico neo l’aver avuto paura di fare uno stradello sterrato fino all’agriturismo dove alloggiavo (gli ultimi 200metri)…ero pronta a tutto durante questo viaggio, ma non a fare cross! Fortunatamente ho il mio folletto personale che all’occorrenza salta fuori e ci pensa lui.
In totale 1004km (per la precisione), un bel raffreddore e tanta, tantissima felicità dentro di me.
E’ stato un anno straordinario. Il mio primo anno di Street! Anno nel quale ho conosciuto molte persone meravigliose, il mio folletto, tra tutti, i molti cari amici del Forum e i miei straordinari compagni dell’STV, centauri dai quali ho molto imparato e dai quali devo imparare ancora molto e la cui compagnia è sempre allegra e spensierata (soprattutto dopo una bella pintozza). Ora Sono una Triumphista Vera anche io!
Buona Strada a Tutti!