Un'omaggio agli amici di Genova, alla loro splendida città![]()
e al loro splendido mare...
NB: racconto di fantasia.
A letto con Zena.
Il locale affollato cominciava a diventare stretto.
Gli incontri si facevano sempre più frequenti di quegl'ultimi, ed in quel pastrone promiscuo di generi, genti, dialetti, regioni e vissuti diversi, capitava spesso di fare interessanti conoscenze.
A Zena tutto questo è ancor più vero.
Zena è come una bella ragazza che ha subito un pesante stupro. La sua storia, la sua posizione, l’essere così plasmata tra montagna e mare, ne fanno una città magica, ricca di storie da raccontare, di odori e gusti da assaporare, di esperienze da vivere, di unicità di cui poter godere..., ciononostante è stata bistrattata, imbruttita e sfruttata da mani e da decisioni impietose.
Ma Zena resiste fiera, a testa alta, coraggiosa difronte a tanta barbarie... cionondimeno sa di essere un po l’ombelico del mondo, e pare di conseguenza non curarsi troppo del resto.
BlueSky si sente irrequieto, non che non si stia divertendo… ma per lui tutto ciò è ancora troppo formale… troppo costretto in frasi e gesti di consumata convenienza… si gira allora e vede Virginia che lo osserva curiosa, come volesse capire a cosa stava pensando…
Non esita oltre… un leggero cenno con la testa e si ritrovano fuori, soli, a fumare una sigaretta.
“Bello il locale…eh?”
“Eh si… poi cibo e beveraggi sono deliziosi…”
“Eh già... Senti maaaaaaa....io mi sarei rotto il cazzo ti andrebbe di fare una cosa?”
“Una cosa... cosa?”
“Bhè è una sorpresa… tu hai abbastanza tempo?”
“Può darsi…”
Ridono e chiaccherano mentre si incamminano verso il parcheggio… Viriginia curiosa prova a scoprire cos’ha in serbo BlueSky ma ha capito che vuole e deve essere una sorpresa. Per cui non insiste oltre e si lascia guidare tra le splendide e tortuose strade di Zena godendo dell'impareggiabile vista.
Breve sosta al supermarket… Vino bianco, fermo, un busta di spaghetti… affettati, companatico e altre ghiotterie di vario genere…
Il sole si abbassa lentamente a ponente, ed avvicinandosi ai monti colora il cielo di un rosa che commisto al blu ti regala una vista che da sola ti fa ringraziare di essere vivo.
Virginia si accorge che stanno quasi per uscire da Zena (che poi per chi viene da fuori non si capisce mai bene dove inizi e dove finisca esattamente) e osservando con i suoi grandi occhi verdi fuori dal finestrino comincia a preoccuparsi un po notando un’imbruttimento generale della zona in cui si trovano, simil-industriale, e ancora assorta nei suoi pensieri sente BlueSky che neanche le leggesse nel pensiero esordisce:
“In effetti per quel che ne sai di me potrei pure essere un serial Killer…”
Lei lo guarda curiosa e scrutandolo replica…
“O magari il serial Killer potrei essere io…”
Ridono… cè una bella atmosfera… ad entrambi non sembra quasi possibile sentirsi così a proprio agio in così poco tempo…
Finalmente la macchina si ferma… sono troppo vicini al mare perché si tratti di un locale…
Virginia: “allora mo ti decidi a dirmi ndocazzo mi stai portando?”
BlueSky: “sei proprio una donna” (e tra se e se pensa: ekkemminkia di donna!) “pazienta che siamo quasi arrivati…"
BlueSky carica le buste della spesa e prende un piccolo zainetto dalla macchina e mentre percorrono un piccolo e tortuoso vialetto sente che ora la preoccupazione di Virgina è seria ma, goduto dalla cosa, tace per tutto il percorso chiedendosi se lei avrebbe proferito altro o se sarebbe scappata in direzione opposta.
Dopo poco raggiungono il molo. Sky può osservare la sua espressione finalmente rilassata e curiosa osservarsi in giro come fosse nel paese delle meraviglie.
Virginia: “Sky… ti facevo tutto fuorché ricco… adesso dimmi che una di queste è tua così capisco che alla fine era vera la storia del serial killer…" -ride-
BlueSky: “aghgahgahaghgah no no… ricco no… diciamo che ho qualche amico in zona…”
I passi sulla banchina sono pieni del profumo del mare, il vento di Zena sferza moderatamente sui loro visi come a volerli accompagnare, carezzandoli, il cielo inizia a mostrare il suo volto scuro mentre il rosablù scivola morbido dietro le montagne.
Finalmente BlueSky si ferma, davanti a loro un 40 piedi bianco come la neve, già armato e a poppa, ironia della sorte, risplende il nome color oro: “Zena Dreams”.
Virginia: “stikazzi chebbella… mo la rubiamo? Dai che facciamo i Bonnie e Clyde del mare…”
BlueSky: “No no, non ce nè bisogno.. se abbiamo culo la chiave è quassotto… il proprietario lo chiamo quando siamo al largo… così se s’incazza faccio in tempo ancora a stuprarti un poco…. ghaghaghaghahggha”
Virginia. “ahahahhah che scemo sei… e comunque non ho la biancheria intima adatta...“
Sky adorava quel suo fare…. Quel suo essere così a modo anche nelle situazioni più critiche o imbarazzanti….
BlueSky: “non fa niente… tanto l’avrei strappata….”
Ridono mentre con attenzione entrano nel cabinato.
In realtà era la prima volta che erano così vicini, e a tratti tutta quell’audacia, pareva più un volersi togliere dall’imbarazzo che un volercisi mettere…
…..
To Be Continue…





e al loro splendido mare...
Rispondi Citando

grande Xantiaxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
mi dissocio.... la più grande è LA SUPERBA




