Un salutone a tutti, con la due ruote o no. Come per molti ferie saltate nel 2020. D’accordo che avrei potuto organizzarmi lo scorso anno con a disposizione l’Italia, ma oltre al Covid ci si è messo di mezzo un’anno particolarmente tribolato col lavoro. Alla fine avrei potuto mettere insieme 8/9 giorni, ma mi è passata la voglia. Niente di male in quanto mi sono ampiamente ripagato quest’anno. In un primo momento avevo pensato al Nepal, che però ha l’obbligo di una decina di giorni di quarantena all’arrivo: mi hanno riferito che si può anche infischiarsene, ma alla fine è poi saltata fuori una valida alternativa, visto che in una certa zona dei Balcani non ero mai stato. Ne ho sempre letto benissimo, quindi alla fine ho individuato ben 4 paesi da visitare per la prima volta. Per la precisione,ed in senso di percorrenza, Albania, Montenegro, Kosovo e Repubblica di Macedonia del Nord. A un certo punto ho capito che poteva starci anche la Grecia e l’ho inserita strada facendo.
Sono partito il 12 settembre e tornato il 2 ottobre.
Per la prima volta il mio Suzuki DR ha avuto un problema elettrico non semplicissimo da risolvere: me lo avrebbero ridato il 20 di settembre. Troppo tardi per i miei impegni di lavoro. Come tantissime altre volte ho esplorato i noleggi: prezzi esorbitanti, sempre attorno ai 100€/giorno se non oltre a meno di non accontentarsi di scooter. Stessa musica in Italia, Slovenia, Croazia,Montenegro,Kosovo, Macedonia,Albania…e invece no. Proprio quando stavo per arrendermi salta fuori un noleggio a Saranda ( poco meno di 300 km a sud di Tirana). Non hanno un sito ma una pagina facebook che è sempre una grande possibilità per prezzi ribassati: https://www.facebook.com/Moto-Saranda-972086312843661/
Hanno 2 moto per il noleggio: Kavasaki KLE 500 a 50 €/giorno oppure Transalp 400cc a 40 €/giorno: manco sapevo esistesse quest’ultimo modello. Ovviamente vado per il secondo. Con 60 € mi procurano un’assicurazione internazionale e posso andare dove voglio. Ok gli dico che appena ho la data certa di arrivo li contatto. Per i voli alla fine ho scelto la Air Albania: vero che il volo A/R da Bologna è più caro di altre compagnie (es. Wizz), ma nel prezzo oltre al bagaglio a mano sono compresi 30 kg di bagaglio in stiva. Io col fatto di prendere casco tenda e sacco a pelo pagherei alla fine di più con le altre compagnie per imbarcare il tutto. 90 € il biglietto aereo e con 12 € ho il bus da Tirana a Saranda
Per la parte burocratica, non essendo necessari i visti è stato sufficiente controllare le normative covid dei vari paesi. La cosa è estremamente semplice. Avendo io fatto le due dosi non è richiesto altro che il Green Pass (controllato via mail con le ambasciate italiane in loco) e la compilazione del PLF (Passengers Locator Form) per l’ingresso in Albania e il ritorno in Italia.
Come disse Winston Churchill :” I Balcani producono più storia di quanta ne possono digerire” e io ne ho gironzolato stavolta solo una parte. La Yugoslavia iniziò ad agonizzare con la morte di Tito nel 1980, si frammentò violentemente nel 1991 e scomparve definitivamente nel 2003 con l’unione temporanea di Serbia e Montenegro, terminata velocemente. Il 30 marzo del 2010 è morto definitivamente anche il dominio internet .yu. per la storia recente io mi sono guardato un bel reportage della BBC in 6 puntate fruibile su You Tube : “The Death of Yugoslavia” che mi permetto di consigliare https://www.youtube.com/watch?v=tj9Z...-9gvUt&index=1
Per luoghi, itinerari, alloggi, cucina ed ogni altro riferimento necessario per una vacanza perfetta, mi sono ancora una volta affidato alla collana delle guide Jump To..Balcani edizione 2021 (che ovviamente non conteneva la Grecia, ma quella è stata una destinazione decisa in corso d’opera).
Questo è stato il mio itinerario in moto dal 13/09/21 al 29/09/21: in rosso ho segnato i posti dove ho pernottato, che non sono necessariamente imperdibili: segnalerò volta per volta posti, luoghi o monumenti ( o altro) che ho ritenuto meritevoli di una sosta.
Attrezzatura e vestiari più o meno tecnici
Domenica 12/09/21
Imbarco a Bologna
Catering dell’Air Albania impeccabile
All’aeroporto compro una sim con credo 10 GB: la ALBTELECOM è più economica delle altre presenti
Con la navetta della Luna Service (300 lek = 2,47 lek) raggiungo il terminal dei bus da dove alle 16 parte il bus della Girafa (https://gjirafa.com/Autobus) che verso le 21.00 arriva a Saranda.
Sono le 14,00: mi carico la borsa e cammino lungo il viale . Oggi è domenica, ma trovo un market aperto, prendo da bere e qualcosa da mangiare: bar e fast food chiusi coi tavoli all’aperto ti danno sempre una mano quando hai bisogno di fare una sosta
La biglietteria e il mio bus
Non vedo obblighi di mascherian, anche se qualcuno poi la indosserà. Puntuali partiamo alle 16,00 e verranno fatte un paio di soste. Noto subito l’incredibile numero di stazioni di rifornimento, che fanno contrasto col traffico scarso. Ok è domenica, ma stiamo percorrendo una delle (non tente ) autostrade del paese. Con a fianco la figlia l’autista è sempre a parlare al cellulare, anzi ai cellulari. Oltre alla guida riesce a gestirne 2 che gli allunga la figlia quando squillano (anche lei ha il suo, ovviamente).
Verso le 19.00 inizia a piovere forte, è buio, ma l’autista guida con padronanza: ciò gli consente di continuare a gestire i 2 cellulari anche col maltempo. Oltre alle fermate ufficiali, ne abbiamo altre “a richiesta”, per scendere e salire, come in Vietnam, Africa ecc…
Comunque alle 21.00 sono a Saranda e non piove.
Il mio nuovo potentissimo cellulare Poco X£ NFC della Xiaomi funziona davvero bene: devo dire che il precedente Wiko da 48 € (la confezione danneggiata mi diede diritto ad uno sconto da Mediaworld) se l’era comunque cavata in Colombia ed Ecuador nel 2019, ma ero proprio arrivato al limite come operatività. Avevo scaricato le mappe off line di Google maps prima di partire: con una piccola sgambata arrivo al primo degli ostelli della mia vacanza, il Saranda SR Backpackers. Vista del lungomare e camere con balconi. Dato che è domenica 12,l’inizio della stagione NFL, ceno guardando la prima uscita stagionale dei miei New York Giants, impegnati contro i Denver Broncos: prima sconfitta stagionale di quella che sarà una lunga serie quest’anno.
Il gestore dell’ostello, Tommy, è simpaticissimo ed attento ad ogni dettaglio. Appena arrivato mi ha mostrato tutto dell’ostello, bagno, armadietti, cucina ecc…è un grande fan di Vasco Rossi.
Quando vado a letto, avendo guardato la partita, è quasi l’una
Lunedì 13 settembre
Ieri sera, avendo guardato la partita ero andato a letto un poco tardi. Prima di salire al letto rialzato avevo dovuto cercare spazzolino e dentifricio nel mio armadietto. Improvvisamente un altro ospite,anche lui anziano, mi aveva chiesto in inglese e con tono sgorbutico se quello fosse il mio armadietto. Avrei voluto rispondergli che no , stavo rubando, ma ho preferito non litigare in una stanza al buio la mia prima notte in vacanza. Ebbene al mattino mi sveglio e vedo questo deficiente nudo che gira per la stanza cercando i vestiti. Nella camera dormivano anche un ragazzo e una ragazza. Purtroppo capita che alcune persone non riescano a capire che, anche se hai pagato e l’ostello non ha limiti di età, oltre una certa età, sei comunque un ospite che deve fare attenzione al suo comportamento. Per un ragazzo di 18 anni, già un trentenne è un vecchio. Comunque aspetto che si vesta e poi vado a far colazione in cucina.
Purtroppo me lo ritrovo nel divano vicino al tavolo. Mentre mi preparo il caffè, vedo un barattolo vicino al bollitore e così guardo di cosa si tratti: spesso negli ostelli tè e caffè sono forniti per gli ospiti. Il torvo personaggio mi sbraita dal divano che è suo. Vabbè: faccio colazione e come spesso mi capita scatto una foto al tavolo. Ancora risuona la vociaccia che mi chiede se ho scattato una foto a lui. Sarebbe bello dirgli che mi era stato sufficiente vederlo nudo per la stanza, ma lascio perdere. Interviene anche il gestore Tommy, parlando del più e del meno e poi mi fa un cenno : capisco che quella persona non piace nemmeno a lui.
Le pareti dell’ostello sono piene di scritte di ringraziamento per Tommy: davvero una persona che fa il suo lavoro con passione
Mattinata di sole pieno. Segnale beneaugurante per partire in moto.
A piedi raggiungo il negozio e in meno di un’oretta sbrigo tutte le formalità. Ho portato con me il casco per tornare in ostello con la moto e caricare i bagagli. Prima però mi fermo per fare una copia della chiave della moto. Tornato al Saranda SR Backpackers inizio a caricare la moto: decisamente più comoda la sella rispetto al mio Suzuki 350 DR
Come prima tappa ho scelto Berat, detta la città dalle 1000 finestre.
Poiché avevo visto alcuni filmati su You Tube relativi alla Death Road la SH74 nella solita categoria “Most Dangerous Road ecc…ho deciso di inserirla per arrivare a Berat.
Dopo circa 75 km trovate la deviazione per la SH74…passato il ponte svoltate a sinistra: io ho fatto una trentina di km dall’altra parte prima di rendermi conto dell’errore
Da qui avete ancora un 80 km per arrivare a Berat
Questo è un punto particolare della SH 74 che dovete assolutamente evitare di inserire nei filmati di tipo “drammatico” che eventualmente intendete realizzare e nel video vi spiego perché 8ok mi sono sbagliato e la chiamo SH 47 invece di SH 74)
https://www.youtube.com/watch?v=R-Kc_VHNqWs
credo che l’asfalto riappaia dopo circa 50 km ma non ne sono certo
Da questa strada si arriva a Berat proprio dalla parte che meglio permette di osservarla nel suo insieme
Avevo prenotato all’ostello Mangalem: 9 €/notte. (Indirizzo: Lagja Mangalem, 5000 Berat, Albania, Berat, Albania)
Praticamente dalla strada principale che costeggia il fiume sarannno 30 mt all’interno, ma non avendo insegne, anche con Google Maps ho impiegato un pochetto a trovare l’ingresso.
Mi apre quello che poi scoprirò essere il padre dei due fratelli che gestiscono l’ostello. Mi mostra la camera (ci intendiamo a gesti non parla italiano) . Sono appena arrivato, dopo una giornata in moto, perciò serve (mi fa capire) un bel caffè…anzi mentre prepara il caffè è meglio che io beva l’ammazzacaffè. Così assaggio per la prima volta il Raki, la grappa albanese. Quella prodotta a livello commerciale ha un tasso alcolico del 42%, quella fatta in casa invece è appena un poco al di sotto dell’alcol etilico. Lo capisco appena butto giù tutto d’un fiato il bicchiere che il nonno mi ha riempito: scompare la fatica della guida, lo stomaco si ripulisce e disinfetta in un’attimo e sono pronto per una visita notturna della città. Bisognerebbe provarlo per preparare delle bombe Molotov.
Dall’ostello al castello, a piedi sono meno di 1500 mt e si attraversa tutto il quartiere storico di Mangalemi…peccato che il castello sia ad un’altezza di 214 mt. L’avessi saputo, avrei bevuto il terzo bicchiere di Raki. Mi ero scordato, il nonno, dopo il caffè mi ha versato un’altra volta il raki nel bicchiere. Stavolta non me ne sono nemmeno accorto. Il primo aveva bruciato tutto.
Rientrando compro i pomodori. Incontro finalmente uno dei 2 fratelli e portiamo la moto in una guest house in zona per la notte. Per cena mi preparo il risotto alle sardine, con contorno di pomodori
Martedì 14 settembre
Colazione e foto coi fratelli che gestiscono l’ostello (uno di spalle) e la mamma
Poi via a recuperare la moto
Il proprietario della guest house dove avevo parcheggiato il mio bolide : ci sono dei bikers tedeschi e una sorellina del mio DR
Poi velocemente rientro per caricare la moto
Ci sono circa 190 km per arrivare a Scutari, da dove si prende poi la SH21 e dopo circa 70 km arrivater al parco del Teth. Io avevo trovato il camping Freskia in zona.
Dopo Scutari sosta alimentare all’inizio della SH21
Un inceneritore locale
Ormai vicino al campeggio il motore iniza a faticare , sembra ingolfato e alla fine si ferma. Maledizione già al secondo giorno a piedi. Proprio non riparte. Dopo un attenta analisi tecnica del mezzo, mi balena in mente di provare a mettere in riserva il serbatoio: fantastico riparte. Degli operai però mi dicono che non ci sono distributori nel paesino Teth e dovrei tornare indietro di 20 km al supermarket del paese dell’inceneritore. Me ne mancano 7 per arrivare al campeggio: capirai se vivendo qui non hanno qualche litro da vendermi
Praticamente ci sono 2 edifici in uno spiazzo enorme con vista sulla vallata. In uno abita la famiglia che gestisce il posto, mentre nell’altro hanno organizzato la cucina e la sala pranzo.
Rapido montaggio tenda
Compro la benzian che ovviamente aveva
E quindi mi dirigo immediatamente al paesino del Teth
Qui guest house, camping hotel ecc.. abbondano e avete solo l’imbarazzo della scelta per una sosta. Il posto è un punto di partenza per tantissimi trekking nelle alpi albanesi
Percorro qualche chilometro costeggiando il fiume, poi il sentiero si restringe troppo e devo tornare indietro
Un guado impegnativo
..
Un campo da pallavolo improvvisato dalla chiesetta:l’incontro è tiratissimo
Rientro al campeggio per il tramonto
Il papà del gestore del camping…anche lui mi offre il suo Raki: proprio suo, anche questo fatto in casa
Gatto locale che non disdegna il pane
La cena che mi servono meriterebbe qualche stella
Buio pesto, si va a letto. Verso le 2 però sento grattare furiosamente fuori dalla tenda: sarà il gatto che cerca del pane. Metto la testa fuori e invece ho un altro ospite