09/10/22 – Domenica
Splende il sole, niente nubi all’orizzonte: si può iniziare in maniera migliore la giornata per un motociclista ? Non essendo io un vero motociclista, ma una persona che sale su di una moto per spostarsi, sono sempre in grado di peggiorare l’inizio.
Prima delle 7 sto già fissando il bagaglio con le corde elastiche: tira e tira, riesco a rovesciare la moto, che cade su un’auto parcheggiata…e scatta l’allarme dell’auto. Tiro su in fretta il mezzo (i vantaggi della moto leggera) , l’allontano un poco e aspetto che il proprietario si affacci. Poco dopo da uno dei balconi si sporge un signore in canottiera. Gli dico che ho urtato io l’auto, e lui torna a dormire.
Foto ricordo col ragazzo dell’hotel: ieri sera mi aveva poi detto che in realtà la camera dove ho dormito viene affittata a 1200 rupie. Me lo immaginavo ed infatti ieri sera ho poi preso l’adattatore per la corrente della camera. Direi che io e la catena del Pauwa siamo pari.
La strada è pianeggiante e asfaltata. Le buche ricominciano non appena si inizia ad andare in salita ed è scomparso il sole…avevo notato un gatto nero che al mio passaggio si era toccato i maroni, ma non gli avevo poi dato troppa importanza.
L’autista sta ancora ringraziando il cielo: l’albero era caduto colpendo in pieno il vetro e sbriciolandolo completamente. Lui illeso, stava aspettando il carro attrezzi: in moto probabilmente sarebbe andata peggio.
Sosta pranzo/snack
Questo dolce dovrebbe essere il Sei Roti
Visto ? Il Pauwa è una catena alberghiera
Anche questo non scherza
Mi fermo per chiedere indicazioni, ma il signore non è convinto di come ho fissato lo zaino e lo mette in orizzontale rispetto al telaio della moto. Se non lo sa lui che è nato qui come si fissano i bagagli
Avete notato la struttura con la scritta welcome dietro alla moto ? Sono le locali fermate dei pulman, utilissime in caso di maltempo
Infatti poco dopo mezzogiorno inizia un diluvio e le soste si susseguiranno una dopo l’altra
A pochi passi ho sgranocchiato un altro Roti in un negozietto
Inizio ad addentrarmi nella pericolosa e selvaggia zona della riserva di Bardia..anzi diciamo che sto costeggiando il versante a sud
Non mi faccio intimidire dalla presenza del pericoloso felino e decido comunque di scattare una foto
Quando si fermano i biker locali è meglio imitarli. Mi era capitato anche in Nicaragua, nel 2013. Erano volati alcuni rami in strada ed avevo notato una fermata dei pulman piena di biker locali che aspettavano: mi ero unito a loro nella sosta.
Non ho tenuto delle gran velocità di crociera, ma fatto il pieno e guardato il parziale dei km percorsi mi stupisco non poco: 53 km/litro
Io ho prenotato una camera al Bardia Eco Friendly Homestay =1.600 rupie a notte con la cena ( 11,5 €).
Si trova nella piccola città (paesino) di Thakudwara: qui è pieno di sistemazioni che vanno dai lodge di lusso a quelli più economici. In zona c’è l’ingresso alla riserva di Bardia.
A un certo punto della H01 bisogna svoltare per raggiungere Thakudwara: sono quasi le 4 del pomeriggio e dopo 8 ore di pioggia anche la mia giacca antipioggia nuova della Decathlon si è arresa. Inizio a seguire il percorso di Google Maps
Poi mi ritrovo in piena foresta
Dei ragazzini in bicicletta mi fanno cenno di non proseguire gridando “water water”. Dopo poco arrivo infatti ad un guado di fiume…senza ponti o altro. Riattraverso il tratto di frontiera e torno al paese. Non è che la gente riesca a darmi delle indicazioni troppo precise. Alla fine seguo il percorso più lungo e riesco ad arrivare a Thakudwara, ma poi non c’è verso di trovare il lodge. Dopo qualche avanti e indietro telefono: mi viene a prendere il proprietario in scooter. Quando arrivo, capisco che la posizione di Google Maps non corrisponde a quella del lodge. Pazienza, il poso è davvero piacevole. Dopo una doccia mi preparano la cena: mangio con la famiglia che gestisce il posto, del resto sono l’unico ospite. Il maltempo ha fatto saltare tutte le prenotazioni.
Mannaggia, anche la borsa taroccata della North Face ha ceduto. Un poco d’acqua è passata e quindi devo in pratica asciugare tutto.
Mi prestano un phon
Sono però fortunato. Stasera partita NFL: i miei Giants, sfavoriti, sfidano i Packers. A sorpresa vinciamo e durante le 3 ore e mezza dell’incontro riesco ad asciugare tutto.
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
L’avventura continua…
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Sabba
Fantastico😱😱👏👏👏
Grazieper la condivisione
Non esistono stranieri, solo amici con cui non abbiamo ancora bevuto insieme.
Il Nepal l'ho vissuto per un mese ma da trekker. Paese fantastico, farlo in moto dev'essere meraviglioso! Seguo con interesse... e complimenti!
Noi siamo l'esempio per quei morti viventi che strisciano sulle autostrade nelle loro infuocate bare di metallo, noi dimostriamo con la nostra opera che lo spirito dell'uomo è ancora vivo.
anche peggio!
https://youtu.be/olKKWG3HwOg
buona vacanza![]()
Ultima modifica di z4fun; 13/12/2022 alle 20:54
Da Frankenstein Junior: potrebbe piovere
10/10/22 – Lunedì
Le piogge hanno reso completamente inagibili i percorsi nella riserva di Bardia, sia a piedi che in jeep. Io comunque ho deciso che farò il walking jungle tour. Una passeggiata di mezza giornata accompagnato da una guida. Il figlio del proprietario mi dice che sicuramente domani non sarà possibile. I ranger del parco sono adesso impegnati a recuperare una jeep impantanata e l’ufficio all’ingresso non rilascia permessi. Bisognerà tentare mercoledì. Devo quindi improvvisare: che altro posso fare se non andare avanti ?
Seguendo la H01, posso attraversare la riserva di Bardia e poi proseguire ad ovest, trovare da dormire e rientrare seguendo le strade secondarie che costeggiano il confine con l’India.
Tornerò al lodge martedì sera, per il walking jungle di mecoledì. Non ho fretta: la strada per il Mustang è ancora bloccata, anche se i lavori di ripristino proseguono.
La principale (ed unica) rotatoria di Thakudwara
Qui, al mattino, prima di partire, avevo trovato dei sacchi di plastica: ho avvolto i vestiti dentro la borsa ed anche la borsa, non si sa mai.
Finalmente vedo i pesci che vengono catturati con queste particolari reti
Arrivo all’ingresso del tratto di strada che passa proprio in mezzo alla riserva. Per poterlo percorrere in moto, bisogna che si formi un gruppo di almeno 4 moto: poi un mezzo precede il gruppo. Non si aspetta mai molto
Guidando ed usando il telefonino ho fatto del mio meglio
Usciti dalla riserva si arriva al Karnali Bridge, un ponte sospeso a torre singola: nel suo genere è il secondo più lungo del Nepal. In alcuni orari è letteralmente invaso dai turisti nepalesi per un selfie memorabile
Al lodge mi hanno dato delle indicazioni per un piccolo villaggio lì vicino, ma preferisco proseguire :magari ci andrò domani al rientro.
Ora di pranzo
Ottimi i gamberi di fiume
Sosta dal meccanico per far controllare freni e oliare la catena
La pioggia mi mancava
Trovo un riparo temporaneo, non intendo inzupparmi come ieri: sono sotto alla tettoia di un negozio chiuso (i festival imperversano), alcune mucche pascolano
Marito e moglie, i proprietari delle mucche
Spiove e mi rimetto in movimento
Per la prima volta vedo questo gioco. Una specie di biliardo di legno, con del borotalco per far scivolare le pedine da dama: con le proprie (bianche o nere9 bisogna colpire quelle dell’avversario, facendole andare in buca.
Arrivo davvero col buio ad Attarya: un tassista mi indica un’hotel economico, il Namastè. Mi dice di proseguire fino al secondo incrocio e poi vedo l’insegna. Dopo dieci minuti di avanti e indietro penso di aver incontrato il mattacchione del paese, poi finalmente vedo l’insegna
Non era semplice. Prendo la camera, mi lavo in un lampo ed esco per la cena
Sono quasi le 19,00 e quasi tutti i ristoranti hanno chiuso. Poi lungo la strada buia vedo un posticino aperto. Entro e mi siedo al tavolo. La famiglia che manda avanti il posto è davvero meravigliata che un non nepalese si sia fermato: ovviamente piatto unico, il dal bat
Mi hanno chiesto di fare una foto con loro. Prima i loro cellulari poi io con l’autoscatto
Torno in albergo, quasi tutto chiuso. Poca gente tante mucche
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Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo
Bentornato Momi!
Momi sei il n.1 del Forum!Ciao.
Street R 2010
11/10/22 – Martedì
Seguo il piano di rientrare a Bardia seguendo il percorso a sud, che costeggia il confine indiano.La mia guida ed internet non segnalano nulla lungo queste strade. Perfetto, significa che ci sono un sacco di cose da tentare di scoprire per conto proprio, vediamo cosa salta fuori.
Partenza dal Namastè hotel
Sulla strada principale ricontrollo il percorso
Come prima opzione ovviamente mi da il percorso lungo la H01 (blu). Io inserendo le città lungo il confine con l’India riesco ad arrivare fino a Ratnapur (verde), ma poi per quanti tentativi faccia ,non riesco a “chiudere” il percorso fino a Tikapur ( punti interrogativi verdi). Con lo zoom vedo però un dedalo di stradine che arrivano a Tikapur: alzo gli occhi al cielo: ci sarà un’errore di mappatura di Google Maps. Ancora una volta (ormai mi sento una specie di Don Camillo) mi arriva la loro risposta benevola
Ovvio che sono sicuro: certe zone mica sono semplici da mappare: partiamo.
Come al solito bisogna uscire dal centro abitato per trovare l’asfalto
La strada migliora in maniera evidente
Dovrebbe essere una trebbiatrice per riso
Foto che mostra una delle rarissime strade in Nepal, asfaltate, con strisce laterali e mezzeria.
In questo piccolo villaggio stanno facendo seccare le spighe sull’asfalto, come tante volte ho viato fare in Asia, es in Vietnam
Alla fine trovo qualcuno che parla in inglese. Una delle figlie sta aiutando la famiglia durante il raccolto, ma frequenta la facoltà di ingegneria civile: le raccomando, da laureata, di risolvere il problema delle strade non asfaltate nei centri cittadini.
Dopo riparto e a un certo punto, dal cellulare vedo che sono a un tiro di schioppo da Tikapur, vedo gli edifici; devo solamente trovare il ponte per attraversare questo piccolo fiume…già, però di ponti nessuna traccia. Chiedo, ma nisba.
Ecco perché non c’era modo di calcolare il percorso. Ok niente ponte, ma in una qualche maniera sarà possibile attraversare questo benedetto fiume: infatti poco lontano è attivo il servizio ufficiale di traghetto per persone, bici e moto leggere: tariffa 0,35 € per una persona con moto
Lascio fare a loro il carico del mezzo
E siamo dall’altra parte
meno di 2 km da Tikapur, ma che fanghiglia
Porco mondo che strade
Via come un fulmine
Ecco volevo ben dire qui posso solamente lavare un poco la moto dal fango: devo tornare indietro e compier un giro un poco più largo
Ormai è anche ora della pappa, dato che sono tornato dal ponte sospeso di Chispani, quello che attraversa il Karnali Bridge
Prima di riattraversare ponte e riserva, faccio qualche chillometro lungo la strada che costeggia il fiume
C’è anche un parco giochi, una specie di Acquafan
Qui ho aiutato l’autista a riempire un poco la buca, tanto dovevo passare anch’io. Dopo di me si sono mossi anche altri motociclisti che stavano aspettando
Tardo pomeriggio. In pratica il ponte è inibito al traffico per via della folla che scatta selfie in continuazione
Arrivo di nuovo all’Eco Friendly Lodge, cena ottima notizie pessime: sta continuando il recupero di veicoli rimasti impantanati ieri e oggi. Anche domani niente. Dovrò tentare il 13: però le previsioni danno ancora bel tempo.
12/10/22 – Mercoledì
Dopo colazione Shardul, il figlio del proprietario, mi comunica che per domattina sarà possibile ottenere i permessi per il walking jungle: il bel tempo sta continuando ad asciugare in parte i vari percorsi della riserva e verrà anche riaperto l’ingresso alle jeep.
Mi aspetta un altro giorno di attesa: posso andarmene a zonzo in moto, senza la bardatura antipioggia.
Vediamo dove mi porta il caso, seguendo delle stradine secondarie…quando si ha tempo è sempre una delle migliori pianificazioni possibili.
Prendo la direzione a sud di Thakudwara, che porta verso il confine con l’India: poi devo aver raggiunto il paesino di Gularia(credo ) ed essere tornato indietro.. Dovevo poi rientrare per le 15,00, perché saremmo andati a vedere il riparo notturno dove dormono gli elefanti del parco, addestrati secondo il programma della WEPA (Working Elephant Programme of Asia).
Rattoppato, ma si passa
Riecco il gioco delle pedine. Sarebbe un souvenir perfetto, ma è troppo ingombrante
Moriva dalla voglia di salire in moto
A pranzo ho l’occasione di assistere alla preparazione di un dolce tipico: il sonpapdi: una specie di sfogliatella napoletana. Buonissima.
un altro ponte rabberciato alla meglio
Sosta pisolino
Grandi lavori nelle strade della città: incredibile
Come si sarebbero comportati loro di fronte ad un’ostacolo ?
Lo avrebbero superato senza pensarci
Io ecco ci ho pensato un’attimo, poi sono tornato indietro
Lavori stradali
Preparativi per un festival hindu
Rientro al lodge e assieme ad un altro ospite Jasmine una ventunenne danese, Shardul ci accompagna a vedere gli elefanti.
Sono di proprietà del governo e dopo una giornata di lavoro rientrano. I cartelli indicano nome ed età degli elefanti. JUasmine dice che non può credere che un’elefante sia così vecchio. Nato nel 1964…sto per buttarmi sotto le zampe dell’animale: io sono del 1962.
Il controllo della popolazione delle tigri viene effettuato mediante l’uso di 500 telecamere: gli animali si distinguono dalle striature del manto: non esistono 2 tigri con lo stesso manto. Una specie di impronta digitale.
Rientriamo: domattina sveglia alle 6.00
13/10/22 – Giovedì
Finalmente si va dentro la riserva di Bardia: puntuale la colazione alle 6.00
Trasferimento in tuk tuk
Colpo di fortuna la prima tigre
Questo gruppo farà sicuramente molta meno fatica di noi
Ho avuto l’ottima ide adi tirarmi dietro gli stivali di gomma e la pessima di lasciarli all’ingresso: mi sembra esagerato li ho solo io
Alè già il primo avvistamento
Il primo fiume e lo abbiamo attraversato a piedi: togli tutto e metti nello zaino. L’acqua arriva fino alla cintola
La guida ci ha spiegato che in caso di avvistamento di una tigre, bisogna rimanere uniti ed arretrare lentamente, raramente attaccano..quando dice che come estrema risorsa dobbiamo colpire coi bastoni, vabbè lasciamo perdere.
Comunque il solo camminare nella jungla è stata per me un’esperienza indimenticabile
La prima torre di avvistamento
Credo rinoceronte
Questa è una base usata dai ranger e dai militari dell’esercito
Tigre
Ci fermiamo per il pranzo
Dopo una mezz’oretta i coccodrilli
Jasmine con un bel colpo d’occhio vede la pelle lasciata da un serpente
Ancora tigrotti
Gli elefanti stanno rientrando dalla giornata lavorativa
Arriviamo ad un’altra torre di avvistamento, questa è in cemento. L’avvistamento degli animali è una questione di pazienza. La stagione delle piogge o come nel mio caso la vicinanza a questo periodo non aiuta. L’acqua abbonda ovunque e gli animali, a differenza della stagione secca, non sono costretti ad andare ad abbeverarsi al fiume.
La guida mi racconta di un turista della Nuova Zelanda che lo scorso anno gli aveva telefonato. Gli aveva detto che a 67 anni era la sua ultima possibilità di vedere la tigre, ed era la quarta volta che veniva in Nepal. Erano rimasti per 5 ore sulla torre e finalmente per pochi minuti avevano visto una tigre che era venuta ad abbeverarsi alla riva del fiume.
Ci incamminiamo per il rientro
All’ingresso c’è un rinoceronte custodito in un recinto. L’animale è cieco e i ranger sono riusciti a rinchiuderlo: rimetterlo in libertà sarebbe come condannarlo a morte sicura
rientriamo in moto
Ceno con Jasmine
Studia medicina, ma ha deciso di prendersi una “vacanza” di 6/8 mesi a zonzo per il mondo: ehh già in tanti altri paesi non aspettano di andare in pensione per girare il mondo…oltre a tutto da soli, mamma mia che coraggio. Del resto, se cercate su facebook, in Italia esiste un gruppo “Viaggiare da Soli”, pieno di suggerimenti e consigli per affrontare quaesta immane prova, che ti mette a confronto con te stesso
Ultima modifica di momi20; 17/12/2022 alle 22:15 Motivo: Unione Post Automatica
Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo