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Discussione: JUMP TO... NEPAL 2022: "Vai avanti"

  1. #1
    TCP Rider L'avatar di momi20
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    JUMP TO…NEPAL 2022

    Un saluto a tutti.
    Poiché quest’anno si erano allentate le restrizioni dovute alla pandemia, ho ripreso a mano un progetto di vacanza, che proprio per via del Covid era miseramente fallito a marzo 2020.
    Avevo acquistato il biglietto aereo per il Nepal e poi tutto era sfumato, estate in clausura, poi ,dopo il rimborso da parte della Oman Air, mi ero messo il cuore in pace. Come vi ho illustrato nel forum, splendida vacanza nel 2021 nei Balcani: e quest’anno ?
    Vaccinato a dovere non avevo impedimenti, quindi ho ripreso a mano gli appunti sul Nepal.
    Stavolta mi sono appoggiato alla Qatar Airways, ma non avendo certezza assoluta del periodo ho dovuto aspettare per prenotare il volo. Avendolo comprato a fine agosto per il 4 ottobre, il prezzo da 850 € è lievitato a 1062 €. Cosa positiva erano inclusi 30 kg di bagaglio in stiva più 8 a mano. Altro aspetto da considerare: la tratta Milano –Doha-Katmandu, sia all’andata che al ritorno prevedeva uno stop all’aeroporto di Doha di 18 ore. Però i voli con stop ragionevoli di 3 / 4 ore erano già oltre i 1.500 €. Avevo pensato di uscire dall’aeroporto, visitare la città e poi rientrare.
    Per il visto è possibile compilare il modulo di richiesta on line: qui trovate tutte le indicazioni necessarie Immigration
    Altro inconveniente è stato il trasferimento da Modena a Malpensa: il volo Milano-Doha partiva alle 9,40 del mattino del 4 ottobre e il primo treno utile da Modena avrebbe raggiunto Milano Centrale alle 7,40. Troppo vicino alla partenza. Con santa pazienza sono partito il 3 sera ed arrivato a Malpensa poco prima della mezzanotte, ho dormito in aeroporto: non è la prima notte che ho trascorso a Malpensa.
    Alla fine, per riassumere, sono partito il 4 ottobre e rientrato il 25 dello stesso mese.
    Le spese
    1.062 € = biglietto aereo A/R Milano-Doha-Katmandu
    262 € = noleggio moto Hero 200 cc X Pulse
    Off Road per 18 giorni
    825 € = tutto il resto: visto Nepal, vitto, alloggio, benzina, souvenir, permessi
    interni al Nepal ecc…
    Totale = 2149 €
    Questo il percorso: come sempre indico i posti dove ho dormito, che non coincidono necessariamente coi punti di interesse principale


    Organizzare il tutto, da subito , non si è quindi rivelato semplice, ma ho avuto un colpo di fortuna. La collana di guide Jump To.. che da anni è diventata la mia fonte regina d’informazioni, da quest’anno ha inaugurato l’attività di tour operator. Li ho contattati ed hanno provveduto a tutto, inviandomi in tempi rapidissimi la guida, il book di viaggio e 2 splendide magliette gadget



    Alla mia solita attrezzatura da vacanza in moto ho aggiunto un solo acquisto quest’anno: la giacca impermeabile della Decathlon MH 900 (99,99 €): come piumino utilizzerò quello staccabile della vecchia giacca. Questo è come nuovo, ma il copripiumino ha perso un poco di impermeabilità.




    03/10/22 Lunedì
    Sono partito dopo le 20,00 dalla stazione dei treni di Modena e prima di mezzanotte sono arrivato a Milano Malpensa ed ho trascorso la notte in aeroporto.
    In queste situazioni diventa davvero utile il sito

    https://www.sleepinginairports.net/

    Comunque un posto tranquillo è al piano rialzato dei ristoranti: chiudono presto e la zona diventa silenziosa abbastanza presto.
    04/10/22 Martedì
    Al mattino mi imbarco regolarmente alle 9.40 e dopo poco meno di 6 ore atterro a Doha:devo dire che la scelta di film ed altro della Qatar è davvero vastissima, con alcuni titoli anche in italiano.
    Si manifestano i primi segni dell’Alzheimer: prendo il mio zainetto, cappellino felpa e il marsupio con occhiali, macchina fotografica, la guida carte di credito e il passaporto…purtroppo manca. Calma , lo avevo , mi sono imbarcato: torno dal mio seggiolino n° 18, niente. Guardo sotto ai segiolini vicini, nella tasca del seggiolino davanti al mio niente. Controllo e ricontrollo, nisba. Mi incammino e comunico all’hostess che non trovo il mio passaporto. Mi chiede se ero seduto al posto 18. Rispondo di si: mi consegna il passaporto. Lo avevo lasciato sul seggiolino per andare a prendere lo zainetto che era nella cappelliera più avanti. Il mio vicino di seggiolino lo aveva consegnato all’hostess. Salvo per ora, ma sono chiari i sintomi del problema legato alla mia età, volta per volta li segnalerò nel report


    Poiché il volo per Katmandu sarà il giorno dopo con uno stop di 18 ore, valuto il mio progetto di uscire dall’aeroporto col permesso temporaneo e visitare la città. Al primo controllo le scatolette con pollo e manzo passano, mentre il tonno coi fagioli no: c’è del liquido.Poi riesco ad arrivare nella zona dove vengono rilasciati i permessi temporanei, però è necessario fare il tampone. Ho la terza dose, ma non mi sento di rischiare: risultassi positivo dovrei fare 10 giorni di quarantena e addio vacanza. Pazienza ho wifi, tablet, un aeroporto enorme da esplorare …inoltre dopo 30 week end consecutivi passati a lavorare, la prospettiva di oziare per qualche ora non mi dispiace. Prendiamo un caffè per cominciare: ahh già qui si usano i Rial qatariani. Per curiosità vediamo il cambio: un caffè è a 25 Rial…rischio l’infarto 6,51 €. Mi sembra inutile valutare l’acquisto di cibo nei vari food court, andrò con le mie scatolette.
    Scopro che l’aeroporto è dotato di eccezionali Quiet Room: per uomini, donne e famiglie, con delle fantastiche poltrone per stendersi e prese per la ricarica



    L’aeroporto è immenso e stanno ultimando la preparazione degli stand dei Mondiali 2022: nell’incrocio principale troneggia una gigantesca mascotte. Dormo davvero bene.

    05/10/22 Mercoledì
    Imbarco regolare e la maggior parte dei tratti somatici dei miei compagni di viaggio cambia radicalmente. Al Tribhuvan Airport di Katmandu mi accorgo di aver compilato solamente la carta d’ingresso in Nepal e non il form per il visto: pazienza lo faccio assieme a tanti altri alle postazioni elettroniche. Pago 50 $ ( per 14 giorni invece sono 30$): ricordarsi di avere con sé il denaro contante in dollari. Prelevo subito le rupie nepalesi , ma non riesco ad acquistare la sim locale: lo shop è chiuso, del resto sono le 19,40.
    Piove, ma sarà un temporale passeggero, il monsone è già finito.
    Sono però capitato nel bel mezzo di un festival, credo il Tihar o festival delle luci. Circolazione ridotta dei bus, quindi, mio malgrado devo prendere il taxi: contratto un po’ e da 15 $ scendo a 10.
    Mi porta al Funky Monkey Hostel, che dista solamente 800 mt dal negozio dove ho noleggiato la moto. Sono l’unico ospite, forse sono proprio all’inizio della stagione. Stanza con 2 letti, bagno in comune ( con me stesso poi), senza carta igenica, cosa che può capitare in Nepal…comunque per 3 dollari a notte, non mi posso poi lamentare. Avendo scaricato le mappe off line esco per un primo giretto. Sono nel quartiere Tamel, di Katmandu, quello decisamente più turistico: negozi, ristoranti, locali eccetera.
    Continua a piovere, la città non è poi molto illuminata, ma riesco a trovare uno dei locali che mi ero segnato, il Puple Haze. Discoteca con musica live: purtoppo si esibisce una cover band dei Queen, non il massimo per i miei gusti.



    Un altro locale



    Rientro e vado a letto, domani prendo la moto e parto.

    06/10/22 Giovedì
    Durante la notte la pioggia mi ha svegliato dal gran che veniva giù: strano , penso, il monsone finisce poco dopo la metà di settembre…che fortuna sono incappato in un anno sballato anche per i nepalesi. Il proprietario dell’ostello mi spiega che quest’anno il periodo del monsone si è allungato. Tutte le agenzie di viaggi e trekking sono nel panico: i tour saltano uno dietro l’altro. E la strada per Muktinat ? Questo era il mio primo punto del programma: niente da fare strada impraticabile, gli unici collegamenti possibili con la città di Jomson , capoluogo del Mustang sono per via aerea.
    Le previsioni sono pessime e danno brutto tempo per i successivi dieci giorni. Sarebbe da fare un pensierino a tornare in Italia. Potrei muovermi coi mezzi pubblici: però un piccolo segnale l’ho ricevuto, di andare avanti. Pensavo di aver perso il passaporto… Ok intanto vado a prendere la moto: col wifi e what’s up sono riuscito a mettermi d’accordo col negozio e concordare un orario. Per via del festival aprono solo per consegnare le moto.
    Ho noleggiato presso
    B.S. Motorbike: Motorcycle rental, hire and guided tour company, Swayambhu Marg, Kathmandu, Nepal.
    La moto dovrebbe essere perfetta per i percorsi che intendo fare





    Gomme in ottimo stato, mi faccio mostrare come controllare il livello dell’olio, regolare il minimo e l’uso dello starter: insomma tutte le conoscenze meccaniche a mia disposizione. Noto che la spia dell’ABS è permanentemente accesa: qualche problema, chiedo ? No , mi risponde, da quando l’hanno comprata è sempre rimasta illuminata dal momento dell’accensione. Cerco di vederla positiva: magari accesa significa che funziona sempre l’ABS e quando è spenta magari devo fare un controllo: l’importante è autoconvincersi. Distrattamente chiedo come sia la copertura dell’assicurazione: non c’è assicurazione. E se rubano la moto, chiedo ? La devo ripagare. Chiarito che per fare un’assicurazione ci vorrebbero almeno 3 giorni (e siamo nel periodo del festival), il titolare mi rassicura: non devo preoccuparmi, quasi nessuno gira con l’assicurazione in Nepal. Le moto non le ruba nessuno, piuttosto mi dice di non lasciare incustodito il casco. Il mio è già un’articolo di lusso per gli standard del paese.
    Il contratto



    Purtroppo non riesco a prelevare più di 10.000 rupie per volta nei bancomat vicini al negozio: ne faccio 2 e poi gli dico che non vorrei pagare altre 2 commissioni. Va bene salderò il tutto al mio ritorno, tanto ha copia del biglietto aereo e del passaporto.
    Mentalmente inizio a ripetere: “In Nepal si guida a sinistra, in Nepal si guida a sinistra ecc…”
    La pioggia da un poco di tregua e quindi mi dirigo all’aeroporto, l’unico posto dove sono sicuro di trovare la sim locale, tutti i negozi sono chiusi in città, tranne qualche eccezione. All’aeroporto spiego il problema alla polizia e mi fanno rientrare nella zona arrivi, dove il punto vendita della Ncell è preso d’assalto. Imparo che esiste una app Pathao, che funziona come Uber ed i costi sono decisamente più bassi dei taxi ufficiali.
    Già che ci sono prelevo del contante ed infatti negli ATM dell’aeroporto non c’è nessun problema con 25.000 rupie (180 €).
    Mentre rientro all’ostello vedo un negozio che vende articoli da ferramenta, borse e stivali di gomma. Ne compro un paio, quindi di volata in ostello per preparare con largo anticipo la borsa per domani mattina. Ha ripreso a piovere, ma le previsioni danno bel tempo , almeno in mattinata. Sono nella mia camera e inizio a pianificare l’assetto di viaggio. Passaporto , patente di guida e contratto della moto, in una busta di plastica nella tasca destra dei jeans. Nella sinistra un poco di contanti, la VISA e la PrePagata: ho anche una mastercard che terrò nella borsa. Secondo avviso di Alzheimer: non trovo le carte di credito VISA e PrePagata. Le ho appena usate. Ribalto la camera niente. Poi l’intuizione: devono essermi cadute nel negozio dove ho provato gli stivali di gomma.
    Torno al negozio e col proprietario guardiamo anche sotto ai banchetti: nulla da fare. Dato che ho prelevato all’aeroporto devo provare a cercarle nella zona di arrivo: le avrò per caso lasciate dal punto ATM, chissà. Sempre gentilissimo il personale di sicurezza(ormai mi conoscono) e mi fanno rientrare nella zona di arrivo. Come immaginavo nessuna traccia delle mie carte di credito. Però uno degli agenti di servizio mi nota e mi chiede se per caso io stia cercando delle carte di credito: speranzoso gli rispondo di si. Mi accompagna al banco di servizio della sicurezza che è proprio di fronte allo sportello di prelievo. Un agente mi chiede il passaporto, controlla il mio nominativo e poi le tira fuori: Visa e prepagata. Sto per inginocchiarmi a ringraziarli. Poi ricordo. Dopo il prelievo mi ero appoggiato al banco per sistemare le rupie e avevo lasciato sul banco le due carte.
    Ok è il secondo attacco di Alzheimer della vacanza.


    D’obbligo la foto ricordo del momento



    Già che ci sono controllo il telefono e rimango sbalordito da what’s up. Poiché la scheda ha necessitato di alcune ore per attivarsi al 100% leggo solo ora il messaggio che mi aveva inviato il responsabile della sicurezza aeroportuale



    Dal mio nome sulle carte ed incrociando i dati dei passeggeri atterrati erano risaliti al mio cellulare. Mi viene da considerare l’insieme della situazione. Ho trovato un tempo che più schifoso non ci si poteva aspettare. La moto viene noleggiata senza assicurazione. Devo completamente cambiare itinerario, soste e magari luoghi da visitare. Viste poi le previsioni del tempo, si potrebbe pensare ad un rientro anticipato: possibile con nemmeno 200$ di supplemento per cambiare la data del rientro con la Qatar. Di contro ho ritrovato il passaporto e sono rientrato in possesso delle carte di credito: non sono questi due segnali delle divinità nepalesi che mi stanno suggerendo di continuare ? Sento la benevolenza degli dei scendere dal cielo



    Dato il persistere del maltempo sto usando la macchina di scorta fotografica, che è una piccola Kodak waterprof, già usata sottacqua nelle Filippine e in Indonesia. Non è poi che stasera abbia in mente dei gran programmi. Andrò a mangiare qualcosa e magari due passi fino a Durbar Square, tanto per dare un’occhiata.







    Prima di rientrare mi viene in mente la mia borsa da viaggio. Si tratta di una borsa Over Board da 60 lt

    https://www.overboard.eu/

    Il problema è che quando la acquistai anni fa, i modelli 100% waterproof non erano disponibili nella misura 60 litri. Data l’urgenza ne comprai una che proteggeva da piogge leggere, ma non impermeabile al 100%. Inoltre la capacità è proprio al limite, visto che dovrò indossare gli stivali di gomma e mettere gli scarponcini in borsa. Vado nuovamente a gironzolare per il quartiere di Tamel. Ci sono decine di negozi da trekking, con le migliori marche del settore adeguatamente contraffatte.
    Per 2500 rupie (17,98 €) trovo una splendida borsa impermeabile della NortFace, decisamente più capiente della mia



    Soffiandoci sopra con le labbra attaccate, l’aria non passa, perciò anche l’acqua dovrebbe restarsene fuori: per prudenza la avvolgerò in sacchi del pattume. Questi non tradiscono mai.
    Mi accordo con l’ostello per lasciargli la mia borsa OverBoard. La prenderò al rientro. Dato che sono solamente le 9 di sera, ho tutto il tempo di preparare la mia nuova borsa da viaggio. Già che ci sono posso anche copiare le poche foto scattate con la Kodak impermeabile sul tablet e su una chiavetta USB. Prima però sistemo il resto, impacchetto tutto, controllo cellulare, carte di credito (ci sono tutte e 3). Fuori ho tenuto solamente il necessario per lanotte e i vestiti per il giorno dopo.
    E arriva il 3° segnale di Alzheimer


    Non trovo la Kodak: ho scattato delle foto mezz’ora fa ! Guardo sotto al letto, ovunque, tiro fuori tutto dalla mia nuova borsa. Dopo un’ora mi rassegno. Persa. Dove ? Non me la sento di uscire in piena notte con la pioggia, e domattina devo assolutamente partire:c’è uno spiraglio di bel tempo e dovrei riuscire a raggiungere Pokhara. Spostandomi verso ovest di 200 km vuoi che il tempo non cambi ? Ecco il motivo per cui ha pubblicato poche foto fino a questo punto del report. Quelle postate sono le poche che avevo fatto con l’altra macchina fotografica.
    Comunque sono sempre più determinato a proseguire: sento che gli dei nepalesi sono con me, posso quasi udire la loro voce


    07/10/22 Venerdì
    Finalmente si parte. Lascio il Funky Monkey Hostel con in dote una notte senza pioggia (dalle 23.00 in poi) e una mattinata normale.



    Il traffico, per via del festival non dovrebbe essere molto congestionato, ma le piogge hanno lasciato il segno. Ad oggi Jomson è ancora isolata via terra e la
    Prithvi Highway che collega dopo 201 km Katmandu a Pokhara ha pesantemente accusato dei danni da maltempo, me ne accorgo dopo poche decine di chilometri.








    Qui però il caffè era eccellente













    Anche se sei in moto, talvolta, la larghezza delle corsie della Prithvi Highway ti obbliga a stare in coda se non a procedere a senso alternato



    Si incontrano anche punti con corsie a larghezza ridotta e senso di marcia alternato



    Non riesco ad immaginare cosa possa accadere in caso di frane





    Processione di fedeli


    il mio primo ponte sospeso in Nepal


    Mi viene in mente un altro particolare: perdendo la Kodak impermeabile ho anche perso la scheda di memoria da 16 giga: ne ho una da soli 2 giga nella mia Lumix. Ci penserò dopo pranzo





    Verso le 15,00 , attraversando un paesino vedo un negozio che fa al mio caso e trovo una scheda da 64 giga, la più piccola in vendita.



    Gli ultimi 50 km sono sotto la pioggia



    Però alle 16,30 sono a Pokhara e dopo il pieno vado subito al Pokhara Youth Hostel (3€/notte camera da 4 )



    I ragazzi dello staff mi confermano l’impossibilità di raggiungere Jomson e quindi Muktinat via terra: i musi lunghi degli ospiti dell’ostello sottolineano le delusioni per i vari tour saltati. Non mi rimane che tirare dritto verso ovest e raggiungere la riserva naturale di Bardia. Tenterò il tragitto verso il Mustang al rientro, sperando che il migliorare del tempo permetta la riapertura della strada.
    Pokhara è la tipica città perfetta per essere un punto di partenza. Agenzie di viaggio, noleggi di auto e moto, ristoranti, pizzerie disco bar night, negozi per il trekking, uffici per i visti di transito ecc…Direi l’equivalente di Sapa per il Vietnam del Nord o tantissime altre che ho trovato nei vari paesi.



    Il lago però è davvero carino





    La stradine che porta al punto d’imbarco per le varie gite in barca ha su un lato tutta una fila di ristorantini a prezzi decisamente accessibili…per me ovviamente, credo di non essere andato oltre i 3 €





    Questi , credo, siano fegatini di pollo,





    E questi ?



    Ho dato corda al più piccolo dei figli dei proprietari, mentre aspettavo e non me lo sono più scrollato di dosso per tutta la cena



    Parliamo un sacco, lui in nepalese e io in italiano. Poi scopro che pur avendo solo 3 anni , legge perfettamente le varie lettere dell’alfabeto: notevole.

    Devo aggiungere due parole sull’ostello. Non è che i servizi igenici fossero tenuti in maniera impeccabile, non era previsto l’uso della cucina, ma la common zone, quella dove ci si siede per un caffè assieme agli altri ospiti era perfetta dal punto di vista dell’atmosfera. Chiunque si sedesse veniva salutato, tutti si presentavano, anche gli ospiti più anziani.
    Due hanno iniziato a giocare a scacchi ed ho incontrato anche due ragazzi italiani , Mirko e Giacomo. Giacomo lavora, mentre Mirko, che parla e scrive persiano, aveva preso un periodo di stacco dall’università di Roma dove è traduttore / ricercatore ( se ho capito bene). Vanno a zonzo da oltre 3 mesi per l’Asia. I due giocatori di scacchi sono un ragazzo tedesco (credo) ed uno inglese, che scopro essere uno scrittore di fantascienza in cerca di ispirazione: si chiama Edmund William Clive

    https://www.facebook.com/yamthapa.yamthapa.3



    Ultima modifica di momi20; 01/01/2023 alle 14:16 Motivo: Unione Post Automatica
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    un viaggio cosi, nemmeno se mi pagano cribbio!

  4. #3
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    un viaggio cosi, nemmeno se mi pagano cribbio!
    Ma non è un viaggio, è una vacanza: riconsidera da questo punto di vista
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  5. #4
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  6. #5
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    Roba da National Geographics.

    Complimenti.

    Si in particolare per l'"animale" che guida la moto
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  7. #6
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    Oh Momi finalmente! Beh, per il momento l'unica nota stonata la cover band dei Queen...
    Anche se risulta strano, il Nepal vanta una scena punk molto attiva, ma non è facile riuscire ad assistere alle esibizioni di queste band locali: questo locale era comunque indicato fra quelli che avevano ospitato live di questo genere.

    08/10/22 – Sabato
    Inizio il trasferimento verso il parco naturale di Bardia, che ho letto essere molto meno congestionato di Chitwan. Inoltre questo mi permetterà di dare un’occhiata alla parte ovest del Nepal.
    Vi ho detto della bella atmosfera che c’era nella zona comune dell’ostello. Ovviamente essendo mattina presto, a parte qualche anziano ospite e il personale, tutti dormono di brutto: del resto ieri sera era venerdì.





    Ahh già , oltre agli scacchi si è giocato a carte ieri sera



    La zona con le camere



    L’entrata



    Del resto lo so che il monsone è in ritardo
















    Verso le 14,00 mi fermo per il pranzo, ristorante con vista fiume…e tanto di QR code








    Esce il sole e arrivano i rallentamenti





    Qui sosta tè: non è poi facilissimo trovare il caffè



    Viene buio ed arrivo a Gorusinge: non vedo delle guest house e quindi mi fermo da un’hotel. Come in parecchie città del Nepal, la strada è asfaltata fino all’inizio della città, poi nella parte centrale dell’abitato è piena di buche. L’albergo fa parte di una catena, ne incontrerò altri lungo il mio tragitto.hanno una camera e mi chiedono 2000 rupie a notte =14,39 €. Troppo, faccio per girarmi e subito la persona della reception mi dice che hanno una camera a 1500 rupie (10,79 €), ma senza aria condizionata. Perfetta, tanto io non la uso mai.
    Questo dovrebbe essere uno dei 2 hotel di categoria superiore dove ho dormito durante la vacanza








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