Scusate se ci ho messo quasi una settimana a buttar giù 4 righe, ma….. mi tocca anche lavorare ogni tanto.
La giornata in pista col Triumph Experience del 10 maggio ha visto come imperante protagonista… la pioggia.
Al mattino si è girato per tre turni da 20 minuti a testa con suddivisione in gruppi in base alle capacità dichiarate all’iscrizione. Purtroppo, volenti o nolenti, la prima sessione è stata una mezza trottata per tutti e tre i gruppi, a causa dell’umido in pista. Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, seguendo uno degli istruttori ASC ho potuto farmi un’idea delle traiettorie; inoltre guidando sul bagnato mi piace pensare di acquisire sensibilità. Solo nell’ultima sessione del mattino ho cominciato a sentire il fruscio delle saponette. In attesa di entrare ho potuto chiedere informazioni sulla tecnica di guida a chi veramente ne sa (ASC e tester di DueRuote e Superbike!) Nel pomeriggio la pista si era abbastanza asciugata e abbiamo girato con le moto in prova con buona confidenza. Certo non è stata la classica “pistata” per limare i tempi, ma comunque una giornata utile per imparare qualche cosa, sia per i rookies sia per i provetti piloti, grazie agli istruttori sempre disponibili. I briefing tra un ingresso e l’altro son stati discretamente interessanti; molto molto interessante quello tenuto da Alpinestars in cui ho appreso alcuni principi generali per scegliere il vestiario protettivo da moto, di qualunque marca esso sia! Per esempio, avete mai fatto caso alla percentuale di materiale sliding che avete sulla tuta? Ecco, fa la differenza tra lo scivolare dopo un caduta a 130 Km orari o il rotolare rimbalzando come una palletta mentre ti si mischiano le ossa!
La pista è divertente, anche se, come detto sopra, stretta in alcuni punti. Abbiamo girato sull’handling corto mi pare. Trovo che sia molto tecnica in alcuni punti e, anche se le traiettorie sembrano quasi “obbligate”, mi è parso di capire che si possa guidare con traiettorie diverse a seconda dello stile di guida, trovando la linea più congeniale al proprio modo di far scorrere la moto. L’ho notato seguendo istruttori diversi; ognuno aveva la sua variante; lo stesso istruttore ma con moto diversa approcciava le curve in maniera differente. Per esempio nella chicane prima dell’ultimo tornante a sx che immette sul rettilineo ho notato che con le Daytona tenevano tutti delle traiettorie più larghe , posticipando l’ingresso nel destra-sinistra; invece con le street li ho visti tagliare più aggressivamente anticipando il punto di corda del destra e posticipandolo sul sinistra.
… o forse mi sono immaginato tutto e ognuno guidava come c@cchio gli veniva in quel giro
In sintesi è ottima ad inizio stagione per riprendere confidenza con la moto dopo la pausa invernale. Sempre che sta benedetta stagione si decida ad iniziare……
Per quanto riguarda le moto in prova, nei giri concessi mi sono concentrato su ciclistica e motore. Per prima ho testato la Day R. Moto leggerissima ed agilissima, talmente affilata che nelle prime 4-5 curve mi sembrava cadesse all’interno, quasi perdendo l’anteriore. Ti permette correzioni in percorrenza che una moto come la mia speed non è capace di fare. Mi è parso che la frizione staccasse molto in fondo, negli ultimi gradi della leva, tanto che da buon cancello ho sfrizionato più di una volta in uscita curva, con conseguente distacco dell’anteriore dal terreno. Si è molto caricati in avanti e credo che per l’uso che faccio io (anche turistico) della moto sia difficile da sfruttare. Ha un allungo da sembrare una 4 cilindri ed una velocità di risalita dei giri da ‘mono’: la moto perfetta per divertirsi in pista!
La Speed R mi ha un po’ deluso. Vero che era un po’ sfrenata dal mattino per ovviare al non perfetto grip, ma non ho notato grossissime differenze di ciclistica con la speed standard che possiedo: mantiene la solita tendenza ad allargare da centro curva e la testardaggine ad inserirsi in curva che richiede un po’ di spinta anche sul manubrio oltre che movimento del corpo e pressione sulla pedana. Probabilmente potendo giocare con gli Ohlins per una giornata si riesce a cucirsela al meglio, arrivando ad un feeling uguale o superiore alla propria moto non Erre.
La più divertente è stata forse la street R: su una pista che richieda tanta agilità come Vairano ti permette di goderti tutto il motore in tutte le marce. La ciclistica è semplice ed intuitiva rendendola perfetta per il neofita e trasmettendoti il giusto riscontro di quello che succede sotto le ruote. Personalmente non penso possa essere la mia moto poiché la preferisco un po’ più ‘mastodontica’ al tatto, tra le ginocchia, ma occuperebbe sicuramente il posto della media-naked in un utopistico box con le 10 moto preferite.
Grazie a tutti i ragazzi della scuola Federale ASC; alcuni li conoscevo già, grazie ai corsi frequentati negli anni, altri ho avuto il piacere di incontrarli in questo evento.
Grazie allo staff Triumph, puntuale nel fornire spiegazioni e specifiche e nel venire incontro a tutti nell’aspetto organizzativo.
Grazie infine a Triumph della bella giornata e dell’opportunità di provare il proprio parco R, anche se è lecita la critica sul costo dell’evento, ammortizzabile dai vari sponsor.
Spero davvero che la scarsità di danè si risolva al più presto (non solo per Triumph ma anche per tutti ovviam!!!), in modo da poter usufruire da giornate open gratuite o almeno super agevolate.
T.










Rispondi Citando
