Apro questo thread così che mettiamo tutte qui le opinioni di guida e le riflessioni di chi ha provato le nuove Street Triple R ed RS, ed in più esorto chi ha posseduto i due modelli della generazione precedente col motore 765 (Euro 4 dal 2017, e la Euro 5 dal 2020) a riportare le sue opinioni a confronto con la nuova, così che chiunque sia interessato all’argomento possa trovare facilmente le risposte che cerca (o portare spunti nuovi per inerenti riflessioni).
Per dirne una, e fare un esempio concreto che introduca l’argomento: parlando della generazione R e RS col motore 765 versione E4, personalmente io non mi sarei “portato a casa” una RS, e avrei consigliato di prendere la versione R, molto più “piena” ai bassi e medi – che son quelli che servono maggiormente, su strada – rispetto alla RS, che a mio avviso era sensibilmente “vuota” sotto. E col risparmio di soldi all’acquisto, mi sarei preso Mono e kit forcella Aftermarket, con taratura personalizzata ad hoc sul mio peso (e ciò è ancor più valido se il pilota acquirente differisce sensibilmente dal peso di riferimento adottato dalle Case, cioè 80 kg – step assolutamente necessario da fare per godere appieno delle caratteristiche dinamiche di una moto, molto più intelligente ed appropriata come scelta rispetto ad uno scarico Aftermarket che fa solo casino, ma non comporta nulla in termini di Performance, efficacia di guida, e sicurezza) ed ecco che alla fine avrei avuto – più o meno allo stesso costo finale – una moto complessivamente migliore alla RS, sotto gli aspetti che davvero contano nella guida su strada.
Veniamo al confronto New R vs RS
Un paio di accenni li ho già fatti in altro Thread, li riporto ovviamente anche qui, in modo da aver il “tutto” raggruppato qui, senza dispersioni in altre parti. Come pure le riflessioni già fatte.
La lettura sarà breve – così chi mi conosce non ripeterà ancora una volta che sono prolisso e lungo come l’anno della fame… - e d'altronde non ci sono molte cose da dire perché sostanzialmente la R e la RS sono la stessa moto (basta guardarle, mica dico chissà quale “rivelazione”), con sfumature diverse talmente lievi che più che parlare di effettive differenze, io parlerei di “percezioni”, che quindi possono essere non solo personali (quindi opinabili), ma addirittura qualcuno potrebbe pure non avvertirle, come al contrario qualcuno invece potrebbe giudicarle “sostanziali”.
Specifico subito – riferendomi al confronto con il precedente modello – che della versione765 E5 (quindi apparso a fine 2019/inizio 2020) io personalmente ho guidato solo la versione R, perché questa è stata l’unica Demo che ci è stata assegnata (dato i ben noti problemi di approvigionamento/consegna delle moto dovute a vari moti tristemente noti), quindi non posso “paragonare” le due RS (vecchia e nuova), ma ci sarà certamente qualcuno di voi che lo farà, perché possessore della precedente 765 RS E5, quindi chi meglio?
Tra la “vecchia” RS (versione E4) e questa nuova c’è un abisso tale, sotto tutti gli aspetti, che manco vale la pena soffermarsi a scrivere: la nuova vince per freni (potenza e modulabilità), sospensioni e geometrie ciclistiche (quindi efficacia e divertimento/piacere di guida), erogazione motore, controlli elettronici (evoluti e migliorati) e… pure estetica: con pochi sapienti tocchi, la Street Triple, pur restando “lei”, per me è molto più bella oggi.
io però avrei “prolungato” di 3 dita il profilo del musetto, arrivando a farlo “lambire” alla strumentazione, invece di lasciare quello spazio che non solo lascia vedere il connettore elettrico e gli attacchi della strumentazione (brutto a vedersi), ma che si riempiranno di varia tipologia di insetti spiaccicati, e sporco di varia natura, difficoltoso poi a pulirsi (… mi sa tanto di brillante idea del Marketing per “costringere” l’utente - dopo il primo lavaggio a bestemmioni - ad acquistare il “musetto cupolino” presente nel catalogo accessori originali…)
Street Triple RS
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Mi piace molto questo assetto della ciclistica, con le inedite geometrie contraddistinte dal “posteriore alto” (+10 mm di piano sella rispetto alla R), e ho molto apprezzato la nuova taratura del mono Ohlins (rispetto alla “vecchia” RS E4, vi specifico, come ho scritto più sopra) e della Showa BPF, che porta in dote un miglior assorbimento delle minime asperità del fondo, laddove la “vecchia” mi aveva lasciato il ricordo di una “pietra” troppo rigida su strada, e quindi poco performante in caso di fondo stradale non perfettamente liscio (… che in Italia è una rarità, ormai, Trentino escluso).
Non arrivo ad affermare che la RS sia una moto “comoda”, ma certamente ora le sospensioni lavorano meglio, e sulle martoriate strade Venete il guadagno in sicurezza (di traiettoria) e nel “passo” (andatura) è tangibile, senza rischiare di dover prendere appuntamento col dentista per rifare le otturazioni dei denti... (quando guidavo in pista usavo il Bite dentale, ma ovviamente su strada non l’ho mai usato!!)
La frenata mi ha conquistato: potente con un solo dito, modulabile micrometricamente (interasse settato sul 19, che su strada è meglio), promosso a pieni voti anche come resistenza (laddove la R in un tratto in discesa con tornanti in successione ha mostrato un minimo accenno di stress, a livello di pastiglie).
Bellissimo il motore, bello a tutti i regimi, con gran sound senza essere invadente per l’udito (io benedico la E5, e la diminuzione di Db come emissione sonore: non è necessario fare “casino” per godere di un bel sound eccitante, e la prova è questa RS, come d'altronde è sempre stato il sound del Triple a 120°.
(… che poi, oltre ad essere fastidioso per gli altri utenti della strada - anche motociclisti – è fastidioso pure per chi ci sta sopra, se ci sta in sella una giornata, e fa strada, e non solo i 100-150 km di giretto domenicale fino al baretto “in cima al passo”… )
A differenza dei miei colleghi (in Conce) a me è piaciuto moltissimo pure il nuovo TSA (cambio elettroassistito) “ammortizzato” – apparso per la prima volta sulla Speed Triple RR – per il feedback che dà “al piede”, più che per una effettiva diversa funzionalità di cambiata: resta sempre “imperfetto” (nelle cambiate a salire di marcia) a regimi sotto i 4.000 giri, o nelle salite di rapporto a gas parzializzato e non “spalancato” (tipico dei trasferimenti, o in città, per capirci), ove gli va dato un “aiutino” con un impercettibile “alleggerimento” della mano sulla manopola del gas (meno di un grado, in chiusura, è proprio un “micromovimento”…) ma usato col gas spalancato, sopra i 4.000 giri, è preciso, rapido e morbido “come un coltello caldo che entra in un panetto di burro”, come si è dimostrato pure ineccepibile in scalata (sempre da “aiutare un pelino” ai regimi bassi, ma questo vale per tutti gli elettroassistiti, di qualsiasi Casa).
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Le mappature “stradali” sono esenti da spiacevoli “on-off”; la Rain è preferibile alle altre non solo in caso di pioggia ma anche in attraversamento cittadino, perché oltre ad essere (ovviamente) più “morbida” nella risposta alla rotazione gas, è più “pulita” delle altre ai bassissimi regimi (2.0-2.500 giri), regime spesso “imposto” dalle condizioni del traffico (a menochè non girate sempre in 2^-3^…)
Grazie ai rapporti accorciati, il motore è brillantissimo in tutte le circostanze, tanto che “a percezione” sembrerebbe di stare in sella ad una “categoria superiore”, e non ad una Naked “media”.
Appunti negativi: sella (ricopertura) scivolosissima – e indossavo abbigliamento in pelle Vircos – e consumi un filino eccessivi, il CDB mi ha segnato 14.5 km/l di media su 150 km di utilizzo misto (città, collina, extraurbano, tangenziali a scorrimeto veloce). Qualche vibrazione (imprevista, trattandosi di un Triple!) sulle manopole appaiono sopra i 5.000 giri, soprattutto in rilascio. Ma da considerare, per questi ultimi due aspetti (consumi e vibrazioni), che la moto era nei suoi primissimi km…
Street Triple R
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Avvertibile appena si sale in sella l’assetto meno “puntato in avanti”, e la leggera differenza di taratura del Mono anche solo spostandosi in sella, da fermo. Su strada io personalmente ho avvertito una maggiore “sensibilità” alle minime malformazioni del fondo, cosa che mi ha colpito (rispetto alla RS), ma che spesso è tipico di sospensioni meno “pregiate” (che pagano un pochino in termini di scorrevolezza e di “stiction” (neologismo inglese coniato dai sospensionisti, che unisce le due parole Static Friction) rispetto ai prodotti “top”, che hanno lavorazioni, accoppiamenti, materiali e riporti superficiali ottimizzati per appunto abbassare il valore dello Stiction (Static Friction, traducibile sommariamente con “attrito radente di primo distacco”).
La taratura delle sospensioni è un filo meno “sostenuta” rispetto alla RS - si avverte che “lavorano” maggiormente sulle sollecitazioni - ma il fatto che richiedano appunto un maggiore “impulso” di forza per “farle partire” (chiamiamola scorrevolezza di partenza, “primo distacco” appunto) comporta che in sella avvertite le “malformazioni minime del fondo”, che sulla RS non sentivate. E la cosa potrebbe essere poi “amplificata” dalla diversa gommatura: come ben saprete infatti (spero!) essendo il pneumatico (e la sua rigidità di carcassa) una componente (addizionata) al modulo elastico totale delle Sospensioni, può comportare appunto un diverso feedback percepito in sella, facendolo apparire “opposto” alle aspettative che avevamo (almeno in determinate “situazioni”, come in questo caso).
Se il motore perfettamente sovrapponibile a quello della RS, dato che nei regimi maggiormente utilizzati su strada la differenza di cv non è percepibile, la frenata però si avverte che è ad livello complessivamente più basso; intendiamoci però: l’impianto è promosso a pieni voti, come potenza e modulabilità ce n’è davanzo sempre e comunque, ma… dopo aver provato (sulla stessa moto, in pratica) le Stylema accoppiate alla pompa MCS, eh beh… la differenza c’è, innegabile.
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Sapete una cosa? io preferisco - come leggibilità delle informzioni principali - il cruscotto della R, anche se manca di due indicazioni a cui siamo abituati: la temperatura ambiente, e la mappa in quel momento attiva. Il Contagiri però, è innegabile che abbia una migliore leggibilità di qualsiasi della 4 opzioni di visualizzazione grafica del display della RS, davvero pessimo (per i miei gusti)
Nota positiva sono i consumi, che sullo stesso percorso sono risultati minori: il CDB mi ha reso un discreto 16.8 km/l, ma c’è da dire che la RS la ho guidata in una giornata senza sole, e con temperature massime di 8° C, con alta umidità (foschia), mentre la R, fatto lo “shakedown” due giorni dopo, la ho guidata in una bella giornata di sole, con temperature minime di 9° e massime di 14°, quindi meteorologicamente migliori per il consumo benzina di un motore. E l’altra nota positiva è la sella (ricopertura), meno scivolosa della RS, questa della R è ancora perfettibile, ma è accettabile.
Considerazioni di guida
In definitiva, la RS, in virtù del suo assetto (geometrie) e delle sue sospensioni (e del setting) è più “lama affilata” ma anche più “spigolosa” come guida, credo anche per la componente aggiuntiva dei diversi profili delle Pirelli Supercorsa SP rispetto alle Conti Road che equipaggiano la R. E su strada questo non sempre è “meglio”, dipende dalle varie circostanze (tipo meteo, fondo stradale, tipologia della strada) che se “capitano tutte insieme”… beh, il giudizio può “cambiare segno”.
Per dire, in una giornata di fredda foschia tipo quella dello “shakedown” della RS, col fondo stradale spesso umido (nei tratti in ombra) e rovinato, il feedback che il cocktail geometrie - sospensioni – gomme mi dava era da “chiappe strette”, con qualche intervento dell’Abs al posteriore (in staccata, o in correzione di traiettoria con la “pizzicata” del disco post, per il resto davvero ottimo normalmente), una gomma anteriore che in un paio di occasioni mi ha fatto rizzare i capelli in testa (sotto il casco), insomma una giornatella divertente (per via della “scoperta” della nuova arrivata), ma tutto sommato con vari brividi, e non di freddo (oggi infatti, con i gilet riscaldati sotto la giacca, il problema freddo è praticamente risolto).
Certo, non la giornata migliore per girare gommati Supercorsa SP, sarete d’accordo con me…
La R invece è più “rotonda” alla guida, più armonica e meno “estrema” nei suoi vari aspetti (motore, geometrie, setting sospensioni, freni, gomme), su strada in fondo risulta più godibile, specie se uno apprezza comunque la guida veloce ma non “con il coltello tra i denti, all’ultima staccata”. La sella è meno scivolosa, i polsi sono più “scarichi”, e il sound – chissà perché – è diverso, e non è male pure questo (bah, forse era perché – facendo più caldo, per via del sole – ho tolto dal casco il “sottomento”? Può essere…)
Diciamo che la RS è indicata per chi la userà sui passi ma anche in pista; mentre su strada uscirà solo in condizioni meteo favorevoli, in pista avrà una moto “ready for use”, e avrà la intima soddisfazione (che per l’Ego conta, oh sì che conta, lo sappiamo tutti…) che ha il “meglio”, il “top di gamma”.
La R invece è più indicata per un utilizzo a 360° su strada, da usare tutto l’arco dell’anno, è perfetta per chi in pista non ci metterà mai piede, e di “tirare al staccata” all’amico compagno di uscite non gli frega nulla…
Consuma meno, costa (sensibilmente) meno, regala comunque grandi soddisfazioni alla guida, e in certe circostanze d’uso (e di guida) è più “friendly” e godibile rispetto alla RS.
Per dire: è vero che il meteo era migliore (5° in più che fanno la differenza… asfalto meno freddo, e raramente umido), ma 2.3 km/l in più sullo stesso percorso e con guida sovrapponibile (alla guida c’era stessa persona), nessun “patema” per perdite di grip (gomma che rende anche con le basse temperature, a differenza della gommatura della RS), e geometrie meno “estreme” che regalano una guida più rotonda e meno spigolosa, beh… detto in poche parole, mi sono divertito di più, e con meno impegno psicologico (leggi: chiappe strette)
ahahahaha, per fortuna che mi ero ripromesso di scrivere poco!!!