Premessa: dall’ aprile del 2016, con la mia XCX sono arrivato a 74.000 km, innamorato come e più di quando l’ho presa; negli ultimi 3 weekend ho fatto 2.700 km e non mi viene in mente che avrei potuto godere di più con nessun’altra moto! ….. e tuttavia, resto appassionato e curioso, sicchè sabato sono andato in territorio nemico a provare la XR 1000! Moto sportiva ma declinata per una fruibilità a 360°, così, mi sono detto, perché non andare a conoscerla??
Concessionario gentile, il modello è un 2020 ancora Euro 4, moto con tutti i pacchetti contemplati nella lista della spesa di BMW ma tanto a me, l’unica cosa che interessava era ESA Pro e cambio quick-shift: pochi fronzoli da venditore BMW (ho apprezzato), “trattiamo” per allungare l’uscita fino a 45 minuti e via che si va!
Proverò a riassumere per i capitoli più importanti le mie sensazioni e magari compararle con la Tiger che oramai conosco abbastanza.
- Estetica: è bella, a me piace, intriga senza essere eccessiva, rossa ha il suo bel perché!
- Posizione di guida: triangolazione naturale, manubrio e comandi ben posizionati, niente di meno, ma nemmeno di più della Tiger, forse l’angolo di ginocchia-anche un pelo più chiuso comunque una posizione comoda, tuttavia la sella è ben più dura, con una conformazione strana e due specie di “ali” che ostacolano i movimenti laterali mentre, di contro, essendo piuttosto scivolosa, facilita quelli longitudinali, tradotto, hai spesso le palle sul serbatoio, meglio Tiger!
- Strumentazione: Triumph, ma che ca@@o ti costava copiare da quelli più bravi?? E’ semplice, chiara, leggibilità perfetta, davvero non capisco la testa di certi progettisti, ma ce li avete gli occhi per guardare in giro? Ne avete fatta una nuova di zecca sul 900, 7 pollici, tutto lo spazio che serve e non regge il confronto – la grafica dei giri la trovo insopportabile – da nessun punto di vista, boh.
- Sospensioni: il cambio di settaggio tra le due configurazioni Road e Dynamic l’ho sentito molto poco, tendenzialmente mi sono sembrate sempre “troppo” morbide e cmq ben più che sulla Tiger che non dà mai la sensazione di “dondolare” come invece ho sempre riscontrato su tutti i Gs che ho provato e che ho ritrovato in parte anche qua; ovvio che non posso certo dire d’averle capite, si parla di sensazioni, ma non mi sono sembrate “miracolose”. Meglio Tiger.
- Cambio: giù il cappello e mi inchino! I due quick che ho provato fino ad ora – su un GS 2017 e sulla Tiger 900 – semplicemente, non mi sono piaciuti, per mio gusto il comando è sempre troppo duro e contrastato, ed i cambi di marcia sempre troppo secchi, insomma, un optional che non sceglierei, ma qua siamo su un altro pianeta! Anche usato a regimi bassissimi – 2.000 giri – la resistenza del comando a salire è quella di un interruttore elettrico, click e la marcia entra! a scendere, giustamente, un pochino più contrastato per evitare rischi di scalate involontarie e tuttavia è una figata! Si può vivere benissimo senza, ed in effetti adesso che la mia moto ha tutti questi Km, con un olio adatto, i miei cambi marcia – senza falsa modestia – sembrano quelli di un automatico DSG, però non posso che apprezzare un tale esercizio di tecnica, bravi!
- Freni: spaziali! è sufficiente pensare di usarli, e la moto rallenta, allora magari appoggi un dito per farlo, e la moto frena, decidi d’usare la falange del dito indice, e ti ritrovi la dentiera contro la visiera del casco, esagerati! Attaccano subito, come piace a me, sono modulabili, come piace a me…. la domanda è, su strada, a che cavolo serve una roba del genere? Quello dietro fa il suo, senza infamia ne lode, cmq si, promossi dieci e..... lode
Motore: ….boh….. Allora, è un 4 cilindri moderno pieno di elettronica, dunque in sesta marcia puoi scendere a…… 938,5 giri e non fa un plissè, tuttavia fino a 2.500 l’erogazione è piuttosto “sporca” come lo era sul k1200 fronte marcia della prima serie, ma con una spinta così modesta da ricordare una Hornet 600. A 3.000 prende sostanza e comincia a comportarsi come un mille deve fare, da 4.000 in su è bello pieno e prende giri con tanta più velocità, da 6.000 tira come un drago, io ho appoggiato - solo per conoscenza - due marce a quasi 8.000 giri – ne mancano ancora 4.000 al limitatore - e ti affacci sull’iperspazio!
È un motore sportivo reso civile per l’uso a cui è destinato ma lo senti che non è casa sua ancorchè rapportato molto corto, sicchè soprattutto dopo i 4.000 prende giri con una ferocia che incanta e da assuefazione, e son sicuro che può tenere testa a qualunque cosa circoli per strada con almeno due ruote e facilmente a più d’una anche in pista, ma è palesemente “fuori misura” se uno pensa che questa moto sarebbe declinata anche per fare “turismo”.
Manca della “calma dei forti” che solo i centimetri cubici possono regalare in termini di coppia: uno magari si fa intortare dai valori che legge sui grafici delle prove di Motociclismo e dice, “va, è quasi come un milleude” senza pensare che quei valori sono letti a piena apertura – cosa che nella vita reale non succede MAI – mentre a gas parzializzato, il gusto di una manona che ti spinge possente te lo sa dare solo la coppia legata a cc in più. E quindi?? Motore fighissimo, per carità, ma non mi serve; per un uso civile, per restare sui 4 cilindri, meglio il vecchio XX o, chessoio, 1250 della Bandit, …..gusto personale, beninteso.
Guida: si guida bene, agile ma non “liquida”, facile e leggera nel suo genere – ma anche il Tiger 900 lo è, anzi, per quello che è il mio ricordo della breve prova, anche di più - in ogni caso è certamente una moto “sana”, l’unica cosa che mi è parso di riscontrare - è un aspetto a cui presto attenzione quando provo le moto – è un effetto autoraddrizzante molto più marcato rispetto ad altre di cui ho memoria, nelle situazioni di “freno in mano” quando magari non hai battezzato benissimo una curva, ma a questo livello di prova non è certamente un giudizio assoluto.
Infine due considerazioni economiche senza volontà di esprime alcun giudizio ma solo esporre il mero dato di cronaca: quando a maggio è uscito il 900 – e la mia moto aveva “solo” 65.000 km, - ho chiesto a tre concessionari Triumph la possibilità di trattare il ritiro per l’acquisto della nuova: due hanno declinato perché ne sarebbe sortita una valutazione bassissima della mia e/o perché con già in carico tanti usati, uno ha offerto 5.400 euro, e dei vari annunci fatti online ho ricevuto solo due contatti, uno per una proposta di scambio con uno scrambler e l’altro che offriva 7.000 euri.
Sabato, per un eventuale acquisto della moto provata – che non mi interessa ovviamente mentre volevo conoscere la valutazione economica – mi ha offerto 6.000 della mia per una moto che senza borse e top, è configurata a 21.000. Insomma, passato il terzo anno, la mia moto non vale più un casso!