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Visualizza Versione Completa : Classiconi a me!!! Chi mi delucida please?



England
21/09/2009, 21:19
Carissimi ho trovato questa Bonny e sono rimasto molto affascinato.
Per favore, oh voi esperti di classic, mi delucidate sugli interventi apportati per raggiungere tale risultato?
http://i36.tinypic.com/2q8zeqx.jpg
Non mi convince molto l'anteriore mi sembra un pochino sproporzionato rispetto al resto della moto, come dire.... esile


Noto un pneumatico posteriore moooolto largo, si può fare o bisogna intervenire strutturalmente anche sul telaio?E come si fa con l'omologazione di tale misura?è un 150?si può montare?

Per abbassarla così al posteriore s'interviene solo montando degli ammortizzatori con un'interasse più corto?

Nonostante abbia abbassato il posteriore, la moto sembra ben bilanciata, non è seduta dietro, come ha fatto ad abbassare anche l'anteriore?

Scusate le domande :wacko:

Salvatorx
21/09/2009, 21:45
What is O-MO-LO-GA-ZIO-NE ???

D@v1d3
21/09/2009, 21:49
Molto bella questa customizzazione! :yess:

gianz
21/09/2009, 22:02
questa bonny è fuori legge a palla ma molto interessante

Pio
21/09/2009, 22:03
Carissimi ho trovato questa Bonny e sono rimasto molto affascinato.
Per favore, oh voi esperti di classic, mi delucidate sugli interventi apportati per raggiungere tale risultato?
http://i36.tinypic.com/2q8zeqx.jpg
Non mi convince molto l'anteriore mi sembra un pochino sproporzionato rispetto al resto della moto, come dire.... esile


Noto un pneumatico posteriore moooolto largo, si può fare o bisogna intervenire strutturalmente anche sul telaio?E come si fa con l'omologazione di tale misura?è un 150?si può montare?

Per abbassarla così al posteriore s'interviene solo montando degli ammortizzatori con un'interasse più corto?

Nonostante abbia abbassato il posteriore, la moto sembra ben bilanciata, non è seduta dietro, come ha fatto ad abbassare anche l'anteriore?

Scusate le domande :wacko:

be sicuramente all'anteriore ha cambiato il manubrio con dei semi,il faro e il cerchio con uno di diametro più grande a mio avviso.
Dietro c'è il coprisella del trux,i terminali e il gommone,non so se basta un cerchio con un canale più largo o va cambiato il bibraccio...fattostà,è bella incazzata :biggrin3:

fiumi
21/09/2009, 22:41
Con questa non circoli neanche in cortile!

dopato
21/09/2009, 23:06
Dunque vediamo un pò...

Innanzitutto ha tolto il parafango anteriore... quindi una cosa bella ma inverosimile.
Poi ha messo una ruota anteriore più grande e posteriore più larga. Impossibile da omologare in Italia. Entrambi i cerchi verniciati.
Ha tolto il parafango posteriore immagino sostituendolo con un kit eliminazione. Comprensivo di fanalino sottosella.
Ha abbassato il posteriore con degli ammortizzatori intorno ai 28/30 cm
Ha verniciarto i collettori e gli scarichi apparentemente non a polvere ma con copertura ceramica.
Ha messo un faro più piccolo e spostato il blocchetto accensione.
Ha messo dei semimanubri e sfilato un pò le forcelle per recuperare l'abbassamento posteriore.
Ha cambiato anche il serbatoio del liquido freni.
Ha verniciato serbatoio, fianchetti e guscio sella in nero opaco.
Ha verniciato l'interno del disco freno ant di nero.
Ha messo la piastra antisvergolo tra la forcella ant.
Ha tolto le pedane posteriori e messo i tappi.


Da quello che vedo mi pare sia tutto. Un lavoro molto bello.

L'unica cosa che mi lascia perplesso e che mi piacerebbe sapere e dove avrà messo tutto l'ammasso di cavi e spinotti che ci sono dentro il fanale originale....

comunque facendo un calcolo veloce se trovi chi ti fa quel tipo di verniciatura ai collettori, per fare tutto quel lavoro te la cavi con 2500/3000 euro (senza contare la manodopera)... :rolleyes::rolleyes:

alt! ha cambiato anche i carburatori... si aggiungano un altro migliaio di euri...

motomike78
21/09/2009, 23:15
Dunque vediamo un pò...

Innanzitutto ha tolto il parafango anteriore... quindi una cosa bella ma inverosimile.
Poi ha messo una ruota anteriore più grande e posteriore più larga. Impossibile da omologare in Italia. Entrambi i cerchi verniciati.
Ha tolto il parafango posteriore immagino sostituendolo con un kit eliminazione. Comprensivo di fanalino sottosella.
Ha abbassato il posteriore con degli ammortizzatori intorno ai 28/30 cm
Ha verniciarto i collettori e gli scarichi apparentemente non a polvere ma con copertura ceramica.
Ha messo un faro più piccolo e spostato il blocchetto accensione.
Ha messo dei semimanubri e sfilato un pò le forcelle per recuperare l'abbassamento posteriore.
Ha cambiato anche il serbatoio del liquido freni.
Ha verniciato serbatoio, fianchetti e guscio sella in nero opaco.
Ha verniciato l'interno del disco freno ant di nero.
Ha messo la piastra antisvergolo tra la forcella ant.
Ha tolto le pedane posteriori e messo i tappi.


Da quello che vedo mi pare sia tutto. Un lavoro molto bello.

L'unica cosa che mi lascia perplesso e che mi piacerebbe sapere e dove avrà messo tutto l'ammasso di cavi e spinotti che ci sono dentro il fanale originale....

comunque facendo un calcolo veloce se trovi chi ti fa quel tipo di verniciatura ai collettori, per fare tutto quel lavoro te la cavi con 2500/3000 euro (senza contare la manodopera)... :rolleyes::rolleyes:

alt! ha cambiato anche i carburatori... si aggiungano un altro migliaio di euri...

la piastra forcella e il faro sono di un h-d 883 o 1200:laugh2:
ed i semimanubri come il resto sembra da 22mm invece da 25

dopato
21/09/2009, 23:15
comunque sia molto bella!

motomike78
21/09/2009, 23:16
comunque sia molto bella!

concordo

dopato
21/09/2009, 23:21
motomike, per il faro hai ragione, per la piastra la vende per bonneville triumph performance usa (http://www.triumphperformanceusa.com/index.php?main_page=index&cPath=18&sort=20a&page=2)... anzi vende un sacco di pezzi di quelli elencati.....

England
21/09/2009, 23:32
Dunque vediamo un pò...

Innanzitutto ha tolto il parafango anteriore... quindi una cosa bella ma inverosimile.
Poi ha messo una ruota anteriore più grande e posteriore più larga. Impossibile da omologare in Italia. Entrambi i cerchi verniciati.
Ha tolto il parafango posteriore immagino sostituendolo con un kit eliminazione. Comprensivo di fanalino sottosella.
Ha abbassato il posteriore con degli ammortizzatori intorno ai 28/30 cm
Ha verniciarto i collettori e gli scarichi apparentemente non a polvere ma con copertura ceramica.
Ha messo un faro più piccolo e spostato il blocchetto accensione.
Ha messo dei semimanubri e sfilato un pò le forcelle per recuperare l'abbassamento posteriore.
Ha cambiato anche il serbatoio del liquido freni.
Ha verniciato serbatoio, fianchetti e guscio sella in nero opaco.
Ha verniciato l'interno del disco freno ant di nero.
Ha messo la piastra antisvergolo tra la forcella ant.
Ha tolto le pedane posteriori e messo i tappi.


Da quello che vedo mi pare sia tutto. Un lavoro molto bello.

L'unica cosa che mi lascia perplesso e che mi piacerebbe sapere e dove avrà messo tutto l'ammasso di cavi e spinotti che ci sono dentro il fanale originale....

comunque facendo un calcolo veloce se trovi chi ti fa quel tipo di verniciatura ai collettori, per fare tutto quel lavoro te la cavi con 2500/3000 euro (senza contare la manodopera)... :rolleyes::rolleyes:

alt! ha cambiato anche i carburatori... si aggiungano un altro migliaio di euri...

Grazie per tutti i dettagli :wink_: verniciatura sovrastrutture, scarichi, cerchi non sono un problema, m'interessava capire il posteriore, molto bello con la gommaccia larga, ma a parte il discorso omologazione, avrà dovuto allargare il telaio per alloggiarla?
Cmq più la guardo e più mi pace tutto fuorchè l'avantreno che è veramente troppo sproporzionato, sembra non centrare nulla con il resto della moto
All'anteriore avrei lasciato il cerchio del diametro normale, e montato un parafanghino molto corto, in oltre il fanale l'avrei scelto un pelo più grande per armonizzare meglio il tutto.
il resto della moto invece è moooolto interessante

motomike78
21/09/2009, 23:34
motomike, per il faro hai ragione, per la piastra la vende per bonneville triumph performance usa (http://www.triumphperformanceusa.com/index.php?main_page=index&cPath=18&sort=20a&page=2)... anzi vende un sacco di pezzi di quelli elencati.....

la piastra di un h-d monta sulle nostre bimbe
sicuramnete quella in foto è quella del link postato da te:wink_:
negozio ke nn conoscevo:w00t:
ma vista l'inclinazione delle forcelle mi sembra quella dello sportster:laugh2:

dopato
21/09/2009, 23:38
nooooooooooo!!! non conoscevi TPU??? oddio...

mi dispiace... ti ho dato questo dolore aggiuntivo! ora ci passerai tutta la notte... già lo so...
auguri e buona notte!

motomike78
21/09/2009, 23:42
nooooooooooo!!! non conoscevi TPU??? oddio...

mi dispiace... ti ho dato questo dolore aggiuntivo! ora ci passerai tutta la notte... già lo so...
auguri e buona notte!

si ma la piastra non l'ho trovato quella inferiore c'è quella dove alloggia il faro no:cry:

CHRISTIANTILT
21/09/2009, 23:55
Carissimi ho trovato questa Bonny e sono rimasto molto affascinato.
Per favore, oh voi esperti di classic, mi delucidate sugli interventi apportati per raggiungere tale risultato?
http://i36.tinypic.com/2q8zeqx.jpg
Non mi convince molto l'anteriore mi sembra un pochino sproporzionato rispetto al resto della moto, come dire.... esile


Noto un pneumatico posteriore moooolto largo, si può fare o bisogna intervenire strutturalmente anche sul telaio?E come si fa con l'omologazione di tale misura?è un 150?si può montare?

Per abbassarla così al posteriore s'interviene solo montando degli ammortizzatori con un'interasse più corto?

Nonostante abbia abbassato il posteriore, la moto sembra ben bilanciata, non è seduta dietro, come ha fatto ad abbassare anche l'anteriore?

Scusate le domande :wacko:
dovresti chiedere ad alex di British Customs,è la sua moto...:wink_:
scrive anche sul nostro forum,ma non ricordo con che nick...

Bebo.4
22/09/2009, 02:24
mike ma come non conoscevi Triumph Performance USA?? e i dominator dove li hai presi? ero convinto li avessi visti su questo sito!

della bonnie cosa dire...affascina sicuramente!

è stata l'ultima ancora a cui appigliarsi per restare con le inglesi per il caro Guitarman che ne rimase folgorato, anche se alla fine ha seguito il cuore ed ha scelto HD.

motomike78
22/09/2009, 10:34
mike ma come non conoscevi Triumph Performance USA?? e i dominator dove li hai presi? ero convinto li avessi visti su questo sito!

della bonnie cosa dire...affascina sicuramente!

è stata l'ultima ancora a cui appigliarsi per restare con le inglesi per il caro Guitarman che ne rimase folgorato, anche se alla fine ha seguito il cuore ed ha scelto HD.

si hai ragione solamente so entrato in una sezione mai vista:laugh2::laugh2::laugh2:

davideN3
23/09/2009, 06:40
Dunque vediamo un pò...

Innanzitutto ha tolto il parafango anteriore... quindi una cosa bella ma inverosimile.
Poi ha messo una ruota anteriore più grande e posteriore più larga. Impossibile da omologare in Italia. Entrambi i cerchi verniciati.
Ha tolto il parafango posteriore immagino sostituendolo con un kit eliminazione. Comprensivo di fanalino sottosella.
Ha abbassato il posteriore con degli ammortizzatori intorno ai 28/30 cm
Ha verniciarto i collettori e gli scarichi apparentemente non a polvere ma con copertura ceramica.
Ha messo un faro più piccolo e spostato il blocchetto accensione.
Ha messo dei semimanubri e sfilato un pò le forcelle per recuperare l'abbassamento posteriore.
Ha cambiato anche il serbatoio del liquido freni.
Ha verniciato serbatoio, fianchetti e guscio sella in nero opaco.
Ha verniciato l'interno del disco freno ant di nero.
Ha messo la piastra antisvergolo tra la forcella ant.
Ha tolto le pedane posteriori e messo i tappi.


Da quello che vedo mi pare sia tutto. Un lavoro molto bello.

L'unica cosa che mi lascia perplesso e che mi piacerebbe sapere e dove avrà messo tutto l'ammasso di cavi e spinotti che ci sono dentro il fanale originale....

comunque facendo un calcolo veloce se trovi chi ti fa quel tipo di verniciatura ai collettori, per fare tutto quel lavoro te la cavi con 2500/3000 euro (senza contare la manodopera)... :rolleyes::rolleyes:

alt! ha cambiato anche i carburatori... si aggiungano un altro migliaio di euri...

aggiungerei anche centralina, bobine, cavi candele...un altro bel millino...

Herbie 53
23/09/2009, 07:59
bella e tuttosommato con pochi interventi

motomike78
23/09/2009, 08:06
bella e tuttosommato con pochi interventi

pochi mo :dry:
abbastanza:laugh2:

superIII
23/09/2009, 08:56
Bah, invece io dico MOLTI interventi e il risultato mi fa cagare: non concepisco una moto bella da guardare (in questo caso per me nemmeno quello) e poco da guidare.
Se devi impazzire in omologazioni (esemplare unico) allora unisci il bello col performante.

dopato
23/09/2009, 09:01
Bah, invece io dico MOLTI interventi e il risultato mi fa cagare: non concepisco una moto bella da guardare (in questo caso per me nemmeno quello) e poco da guidare.
Se devi impazzire in omologazioni (esemplare unico) allora unisci il bello col performante.


bhe' se togli i cerchi maggiorati il resto non c'entra nulla con l'omologazione.
Tutta estetica che ovviamente e' soggettiva, ad alcuni fara' impazzire ad altri fara' schifo.
Di sicuro ha fatto un bel lavoro, omogeneo e di gusto. Niente accozzaglie o cose di dubbio gusto. Ha mantenuto una sua linea.

Ovviamente non conoscendo gli interventi al motore, ma visto che ha messo su due carburatori da 1000 euro ci saranno sicuramente, si possono solo ipotizzare.


bella e tuttosommato con pochi interventi

effettivamente non ha fatto molti interventi ma quelli che ha fatto sono stati abbastanza costosi.

superIII
23/09/2009, 09:14
bhe' se togli i cerchi maggiorati il resto non c'entra nulla con l'omologazione.
Tutta estetica che ovviamente e' soggettiva, ad alcuni fara' impazzire ad altri fara' schifo.
Di sicuro ha fatto un bel lavoro, omogeneo e di gusto. Niente accozzaglie o cose di dubbio gusto. Ha mantenuto una sua linea.



Allora, vediamo di spiegarci.
Innanzitutto TUTTO ha a che fare con l'omologazione.
Ha cambiato forcellone, ruote, sospensioni, manubrio, fari, scarichi (forse omologati...) ha cambiato i carburatori ecc.
In pratica ha stravolto tutte le caratteristiche costruttive della moto e IN ITALIA sei fuorilegge per una vite.
Poi ripeto che PER ME (e l'avevo già specificato) fa cagare, da guidare prima che da guardare.


bella e tuttosommato con pochi interventi

Beh se questi sono pochi interventi quali sarebbero le moto pesantemente modificate???

mardock23
23/09/2009, 09:15
che misura ha la gomma posteriore?mi ricerebbe da morire sulla mia!anche se sò che non è omologata ma avendo il cercho in lega...

ezio
23/09/2009, 09:38
L'unica cosa che mi lascia perplesso e che mi piacerebbe sapere e dove avrà messo tutto l'ammasso di cavi e spinotti che ci sono dentro il fanale originale....


quoto......

Cris72
23/09/2009, 11:31
questa bonny è fuori legge a palla ma molto interessante

è vero!!!! molto fuorilegge ma molto bella KATTIVA

motomike78
23/09/2009, 11:37
è vero!!!! molto fuorilegge ma molto bella KATTIVA

:yess:

081
23/09/2009, 12:14
troppi ibrida ma confesso che un gireto su me lo farei ......

triumphaldo
23/09/2009, 12:24
Carissimi ho trovato questa Bonny e sono rimasto molto affascinato.
Per favore, oh voi esperti di classic, mi delucidate sugli interventi apportati per raggiungere tale risultato?
http://i36.tinypic.com/2q8zeqx.jpg
Non mi convince molto l'anteriore mi sembra un pochino sproporzionato rispetto al resto della moto, come dire.... esile

Molto bella !
Ma da parcheggiare davanti al bar con i curiosi che ti chiedono se è tua e quanto fa.....
Se invece ci vuoi girare veramente, lasciala stare sta personalizzazione che è da plurimi artt. 78 CdS con annesso ritiro carta di circolazione e visita di revisione.

dopato
23/09/2009, 12:36
Ma scusate, tolti i cerchi cosa ha di diverso dalle nostre personalizzazioni (fuori legge)?
Chi di noi non monta gli carichi aperti, il faro post non omologato, le frecce non omologate?
Chi di noi ha tagliato il parafango posteriore e non ha rimesso il catarifrangente?
Oppure ha messo specchietti comprati su British Custom????

Mi sembrate uscire da un altro pianeta....

superIII
23/09/2009, 12:52
Ma scusate, tolti i cerchi cosa ha di diverso dalle nostre personalizzazioni (fuori legge)?
Chi di noi non monta gli carichi aperti, il faro post non omologato, le frecce non omologate?
Chi di noi ha tagliato il parafango posteriore e non ha rimesso il catarifrangente?
Oppure ha messo specchietti comprati su British Custom????


Contento te...

ilmaximo
23/09/2009, 13:20
lo stile della moto va a gusto personale... secondo me è una gran bella realizzazione!



http://lh5.ggpht.com/_1vUCmb46C30/SN7EqUOFE1I/AAAAAAAAEKo/9VUq--8Zw24/s576/rear_view.jpg

http://lh4.ggpht.com/_1vUCmb46C30/SN7EmqW7ZRI/AAAAAAAAEKY/0DnpbT9A8Vs/s576/front_view.jpg

http://lh4.ggpht.com/_1vUCmb46C30/SN7Ewm5n07I/AAAAAAAAELA/Y2-3OVWbq9U/untitled.jpg

http://lh3.ggpht.com/_1vUCmb46C30/SN7EvZJjOXI/AAAAAAAAEK4/1I7OT5BNEKA/side_view2.jpg

dopato
23/09/2009, 13:22
oddio!! la targa laterale no! :)

le frecce??

ilmaximo
23/09/2009, 13:22
mi sa che sono AMMericani

CHRISTIANTILT
23/09/2009, 13:31
oddio!! la targa laterale no! :)



in america...USA così..:biggrin3::biggrin3::biggrin3:




le frecce??

quelle le USAvano gli Indiani...:laugh2::laugh2::laugh2:

ho capito,vado a lavorare che è meglio....:tongue:

dopato
23/09/2009, 13:39
ho capito,vado a lavorare che è meglio....:tongue:

ho capito... ti seguo! :rolleyes:

triumphaldo
23/09/2009, 13:44
Ma scusate, tolti i cerchi cosa ha di diverso dalle nostre personalizzazioni (fuori legge)?
Mi sembrate uscire da un altro pianeta....

Esiste un modo di personalizzare la moto che resta nei limiti della legalità e poi c'è il piacere di renderla unica anche in termini di irregolarità.
Io , ad esempio, ho speso 160 euri di specchi, ma volendo girare tranquillo li ho presi omologati. Ho messo una cornicetta cromata intorno alla targa, ma non ho manomesso la sua posizione, ho cambiato manubrio ma non ne ho compromesso la guidabilità.
Il mio commento quindi non è una sorta di invidia per chi osa andare oltre e nemmeno una critica di moralità. Ammetto che la moto in questione, per i miei gusti, è semplicemente stupenda ! Ma senza parafanghi, ad esempio, non ci viaggerei mai sul bagnato e senza specchietti o indicatori di direzione o strumentazione non uscirei in strada. :wink_:

dopato
23/09/2009, 14:01
Esiste un modo di personalizzare la moto che resta nei limiti della legalità e poi c'è il piacere di renderla unica anche in termini di irregolarità.
Io , ad esempio, ho speso 160 euri di specchi, ma volendo girare tranquillo li ho presi omologati. Ho messo una cornicetta cromata intorno alla targa, ma non ho manomesso la sua posizione, ho cambiato manubrio ma non ne ho compromesso la guidabilità.
Il mio commento quindi non è una sorta di invidia per chi osa andare oltre e nemmeno una critica di moralità. Ammetto che la moto in questione, per i miei gusti, è semplicemente stupenda ! Ma senza parafanghi, ad esempio, non ci viaggerei mai sul bagnato e senza specchietti o indicatori di direzione o strumentazione non uscirei in strada. :wink_:

Ti quoto. Ovviamente e' una moto spippolata in un posto, gli stati uniti, dove non ti fanno storie per quello che monti.

La fregatura dello spippolatore e' modificare la propria moto e renderla unica. Molti dei pezzi in vendita sono di provenienza estera quindi al 90% senza omologazione e quindi facile incorrere nell'illegalita'.

E' ovvio che si puo' essere felici anche con la moto tutta originale... ma sfortuanatamente e' anche vero il contrario.... ahahahahahahah


A proposito di omologazione:
Nella sezione Bar ad esempio c'era una email del produttore (credo) dei Davida che sono caschi non omologati in italia.
In poche parole elencava per quali standard quei caschi erano omologati con test molto piu' complessi di quelli europei dove uno dei test fondamentali era il puntello di acciacio che veniva fatto cadere da una determinata altezza.
Lui spiegava che era un test ridicolo, primo perche' non si puo' valutare un casco da un crash test in un solo punto e poi perche' i produttori avevano capito il gioco e mettevano nella parte superiore del casco uno strato di materiale maggiorato.
Quindi un'omologazione a suo avviso "falsata" e che ovviamente fa riflettere molto...

ilmaximo
23/09/2009, 14:09
qui ci sono informazioni sulle omologazioni buona lettura :wink_:

Come omologare una special

Avete sempre sognato di costruirvi una special? Volete una moto unica - solo vostra - ma che sia anche regolarmente omologata e che vi permetta di circolare tranquilli? ecco come fare:

Trasformare la propria moto in una special è un sogno di molti appassionati. Si comincia con lo scarico, per togliere chili di peso e per dare una voce più bella alla nostra moto, quindi si passa a migliorare i freni o le ruote, perché a volte i costruttori per mantenere una quotazione competitiva risparmiano su determinati componenti che per noi sono vitali!
Ma c’è anche chi “chopperizza” una semplice custom, con una forcella più lunga e un pneumatico posteriore più largo, arrivando a sostituire il telaio o a modificarne le quote fondamentali. Per non parlare di chi trapianta un motore su un altro telaio.
Modifiche che in molti casi non si fanno per avere prestazioni migliori, perché oggi far andare più forte una race replica è difficile. Più spesso lo si fa per avere una moto personalizzata, un veicolo unico, tutto nostro.
Peccato che anche la semplice modifica delle dimensioni dei pneumatici comporti la necessità di sostenere una nuova omologazione dei veicolo, pena il sequestro del libretto da parte delle forze dell’ordine che dovessero accorgersi della differenza fra le misure montate e quelle riportate sul libretto. In questo caso ci sarebbe l’obbligo di rimettere la moto nelle condizioni originali sostenendo poi una visita di revisione e pagando una multa salata.
Peccato una volta di più, perché in Italia è molto difficile aggiornare la carta di circolazione e in molti finiscono per rivolgersi… ai tedeschi.

Motorizzazione italiana: porte chiuse!

La nostra inchiesta ha preso il via con una telefonata all’ufficio stampa del Ministero delle Infrastrutture, da dove ci hanno indirizzato al centro prove di Roma della DTT, l’ex Motorizzazione.
La risposta è stata sconfortante: il nostro Codice della strada stabilisce che le omologazioni sono pane per i costruttori. Sì, avete capito bene, anche per una piccola modifica serve il nulla osta del costruttore per aggiornare la carta di circolazione.
Avevamo già affrontato questo problema parlando di chi, in possesso di una moto vecchia, si trova la misura delle gomme sul libretto espressa in pollici, piuttosto che in millimetri; con l’impossibilità in certi casi di trovare in commercio pneumatici riportanti le dimensioni in pollici sul fianco e, quindi, con l’impossibilità di superare una visita di revisione seria.
Lo scoglio che avevamo denunciato era proprio la necessità di avere un nulla osta dal costruttore della moto, anche se si voleva passare a una gomma dalle misure esattamente equivalenti, ma espresse in millimetri piuttosto che nella vecchia unità di misura. Oggi il problema per certi versi è risolto, perché quasi tutte le case motociclistiche e gli importatori, rilasciano tale nulla osta ai loro clienti e nel caso di marchi scomparsi c’è la possibilità di rivolgersi a uno studio di ingegneri specializzati per avere una certificazione sostitutiva (a pagamento…).
Ma, tornando a bomba al problema di una moto modificata o di un esemplare unico, ci risulta che qualcuno sia riuscito in passato a omologare, pur con forti difficoltà e interminabili trafile burocratiche, veicoli unici. Perché oggi ci dicono che è impossibile?
Per capirne qualcosa di più restiamo in attesa di una relazione scritta che ci è stata promessa e alla quale non mancheremo di dare spazio non appena la riceveremo.

La soluzione? Il TUV

Il tam tam dei motociclisti ha diffuso la notizia già da qualche anno: il TUV tedesco, un organismo privato che rilascia omologazioni in accordo con il KBA, il ministero dei trasporti tedesco, ha un ufficio in Italia, a Milano, che omologa moto modificate ed esemplari unici.
La trafila non è semplicissima, perché ottenuta l’omologazione si tratta di immatricolare temporaneamente in Germania la nostra moto, esportandola poi formalmente in Italia in virtù del principio di libera circolazione delle merci, che prevede il mutuo riconoscimento anche delle omologazioni nazionali.
Qualcuno storce il naso quando sente parlare di TUV, a cominciare dai dirigenti della nostra Motorizzazione, secondo i quali l’ente tedesco è un po’ troppo lassista. Può darsi, non abbiamo la competenza tecnica per esprimere un parere, ma sappiamo per certo che anche la Commissione Europea affida studi importanti all’organismo tedesco, del quale, evidentemente, si fida…

Come omologare le modifiche

Il nostro contatto presso la sede milanese del TUV è Marco Mauri, direttore di divisione, che ci ha illustrato nei dettagli come muoversi per apportare delle modifiche facilmente omologabili.
L'omologazione di un motociclo è soggetta infatti a 19 direttive specifiche raccolte in una direttiva quadro, la 92/61/CEE. Intervenire su una moto già omologata e semplicemente modificata è relativamente semplice se si tratta di un veicolo prodotto a partire dal '99, da quando cioè si applica la direttiva europea di omologazione in oggetto.
Se il veicolo è più anziano, tutto diviene più difficile, perché bisogna vedere in base a quale normativa è stato certificato e poi aggiornarne l’omologazione preoccupandosi che sia comunque conforme alla normativa originale.
Nel caso in cui siano stati sostituiti pochi componenti, l'operazione è semplificata se i nuovi accessori adottati sono già omologati a livello comunitario o se sono certificati TUV. Diversamente vanno dapprima approvati dall’ente tedesco attraverso prove aggiuntive.
Il riferimento è per cerchi, manubri, parafanghi e forcelle; componenti per i quali l'Europa non impone un'omologazione, ma che il TUV, perché possano circolare in Germania, deve testare. Insomma, al momento di comperare un nuovo forcellone, prima dell’acquisto è meglio sincerarsi che abbia il logo del TUV.
Diverso il caso se si tratta di componenti originali già adottati da una casa costruttrice di motocicli, perché in questo caso il problema è comunque superato per la presunzione di sicurezza riconosciuta ai componenti originali.

L’omologazione di un esemplare unico

Anche omologare un veicolo unico non è allora una cosa così difficile. In fin dei conti non è altro che l’applicazione modulare delle norme d’omologazione.
Attenzione però, più componenti già certificati si utilizzano e più facile è il procedimento, perché serviranno meno prove, che costano, soprattutto perché in certi casi richiedono l’uso di laboratori esterni il cui affitto non è a buon mercato.
Se invece si debbono testare le ruote, il manubrio, il motore, l’inquinamento, la potenza, e altri componenti, i costi lievitano e si impiega comunque molto tempo in più.

Costi e burocrazia

Al termine delle prove viene stesa una relazione tecnica in due lingue e attraverso agenzie specializzate si può provvedere a un'immatricolazione provvisoria in Germania, operazione che comporta anche il pagamento di una serie di tasse e di un'assicurazione a breve scadenza.
Il costo di questa operazione è quantificabile in circa 250 euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l’immatricolazione italiana, più o meno una cifra equivalente.
Per quanto riguarda invece i costi del TUV, dipende molto dal tipo di omologazione che si richiede. A Milano la tariffa è oraria e una giornata intera costa 750 euro. Eventuali laboratori ai quali ci si deve rivolgere per prove particolari, come quella sulle emissioni allo scarico o sulla potenza del motore, necessarie se sono variati componenti fondamentali del propulsore, si pagano a parte.
Per omologare una moto alla quale siano stati sostituiti ruote, forcelle e freni si impiegano in media 4-6 ore, perché oltre all'analisi statica viene effettuata anche una prova dinamica di stabilità del veicolo da collaudatori professionisti.
Qualche esempio spicciolo? Omologare differenti misure di cerchi e pneumatici (con componenti già certificati TUV) può costare sui 2-300 euro. Per un veicolo completo si può arrivare dai 1.500 ai 3.000 euro (più le prove di laboratorio), a seconda che siano utilizzati componenti già omologati o meno.
I laboratori infatti, come detto, costano molto cari. Per omologare un telaio ex novo, ad esempio, la prova di stress costa sui 3.000 euro, ed è distruttiva, quindi occorre costruire da subito 2 telai. Una prova di inquinamento, per una moto alla quale invece sia stato sostituito il sistema di alimentazione e il catalizzatore dello scarico, può costare da sola sui 1000 euro. Il TUV comunque fa preventivi personalizzati per operazioni importanti, anche su un singolo veicolo.
Da notare che per i componenti strutturali, quelli più importanti, viene richiesta una fattura d'acquisto o una dichiarazione di vendita. In compenso se le modifiche apportate sono profonde e se si omologa un esemplare unico, è possibile dare qualunque nome alla moto in oggetto, anche il proprio!

Procedure per privati e costruttori

Un’operazione importante ma poco costosa alla portata di un privato può essere il montaggio di un motore 1000 su un Monster 600, due moto analoghe, cosa che permette una procedura snella, perché il telaio resta lo stesso e i componenti diversi sono ben pochi. Astuzie del genere sono molto utili a chi volesse cimentarsi in operazioni di trapianto…
La situazione cambia molto se al telaio vengono apportate piccole modifiche in zone non critiche, che richiedono comunque l’effettuazione di prove di stress. Sono invece del tutto banditi tagli e saldature in zone critiche.
Tutto cambia, però, se al posto di un privato si presenta un costruttore artigianale che prevede un impiego commerciale in piccola tiratura della moto per la quale chiede l’omologazione. In questo caso scattano anche dei controlli sul sito produttivo e sulla costanza della qualità di produzione. Anche chi vuole costruire solo 15 telai deve allora avere una certificazione ISO 9000 e ogni anno deve accettare una visita ispettiva.

Le attività del TUV

Il TUV è un gruppo che impiega circa 10.000 persone e che esercita la propria attività in 4 settori: automotive (circolazione stradale, ma anche ferrovie), certificazioni di sistema ISO 9000 e 14000 (il core business in Italia), certificazioni di prodotto (lavatrici, bancomat, computer, dispositivi per satelliti, stampanti…), costruzioni e impianti (ascensori, serbatoi, materiali…).
In Italia il TUV ha diverse sedi e alcuni laboratori. A Scarmagno per esempio, in provincia di Torino, c'è un laboratorio per le prove su ruote che è anche l’unico che in Italia certifica i serbatoi in plastica. Fra i clienti citiamo l’Acerbis e i produttori di serbatoi in polietilene per scooter.
Numerosi anche i costruttori di moto che si rivolgono al TUV per avere l'omologazione dei loro modelli, a cominciare dalle case italiane, ma anche dalle giapponesi o da quelle tedesche, che operano direttamente in Germania.
Per informazioni, il TUV di Milano risponde al numero 02.66.05.31.

Tratto da: Auto-Moto Tuning - PcTuner Forum (http://www.pctuner.net/forum/auto-moto-tuning/)

dopato
23/09/2009, 15:24
Grande ilMaximo!!! davvero interessante!

mardock23
23/09/2009, 18:32
si ma qual'e' la misura di quella gomma???la voglio!!!!!

ilmaximo
23/09/2009, 18:39
si ma qual'e' la misura di quella gomma???la voglio!!!!!

il cerchio in lega fino a quanto può montare?

paolino73
23/09/2009, 21:49
...ho intravisto le leve regolabili (friz e freno) "pazzo racing", o sbaglio??? :w00t:

IACH
23/09/2009, 22:15
i guai veri, sopratutto se tocchi gomme impianto frenante ma anche luci e frecce.....arrivano se fai un incidente. se hai torto probabilmente l'assicurazione paga la tua vittima ma poi se il perito è uno che ne capisce ( e quando devono cacciare decine/centinaia di migliaia di euro non ti mandano un pirletta ma un tagliatore di teste....) possono rivalersi su di tè
a quanto ne so io finche si tratta di danni materiali a veicoli non si danno tantissima pena e te la cavi ma se c'è di mezzo la pelle e/o qualche invalidità permanente, drizzano parecchio le antenne per cercare di non pagare


ah......la moto non è bella ma bellissima !

motomike78
24/09/2009, 01:22
qui ci sono informazioni sulle omologazioni buona lettura :wink_:

Come omologare una special

Avete sempre sognato di costruirvi una special? Volete una moto unica - solo vostra - ma che sia anche regolarmente omologata e che vi permetta di circolare tranquilli? ecco come fare:

Trasformare la propria moto in una special è un sogno di molti appassionati. Si comincia con lo scarico, per togliere chili di peso e per dare una voce più bella alla nostra moto, quindi si passa a migliorare i freni o le ruote, perché a volte i costruttori per mantenere una quotazione competitiva risparmiano su determinati componenti che per noi sono vitali!
Ma c’è anche chi “chopperizza” una semplice custom, con una forcella più lunga e un pneumatico posteriore più largo, arrivando a sostituire il telaio o a modificarne le quote fondamentali. Per non parlare di chi trapianta un motore su un altro telaio.
Modifiche che in molti casi non si fanno per avere prestazioni migliori, perché oggi far andare più forte una race replica è difficile. Più spesso lo si fa per avere una moto personalizzata, un veicolo unico, tutto nostro.
Peccato che anche la semplice modifica delle dimensioni dei pneumatici comporti la necessità di sostenere una nuova omologazione dei veicolo, pena il sequestro del libretto da parte delle forze dell’ordine che dovessero accorgersi della differenza fra le misure montate e quelle riportate sul libretto. In questo caso ci sarebbe l’obbligo di rimettere la moto nelle condizioni originali sostenendo poi una visita di revisione e pagando una multa salata.
Peccato una volta di più, perché in Italia è molto difficile aggiornare la carta di circolazione e in molti finiscono per rivolgersi… ai tedeschi.

Motorizzazione italiana: porte chiuse!

La nostra inchiesta ha preso il via con una telefonata all’ufficio stampa del Ministero delle Infrastrutture, da dove ci hanno indirizzato al centro prove di Roma della DTT, l’ex Motorizzazione.
La risposta è stata sconfortante: il nostro Codice della strada stabilisce che le omologazioni sono pane per i costruttori. Sì, avete capito bene, anche per una piccola modifica serve il nulla osta del costruttore per aggiornare la carta di circolazione.
Avevamo già affrontato questo problema parlando di chi, in possesso di una moto vecchia, si trova la misura delle gomme sul libretto espressa in pollici, piuttosto che in millimetri; con l’impossibilità in certi casi di trovare in commercio pneumatici riportanti le dimensioni in pollici sul fianco e, quindi, con l’impossibilità di superare una visita di revisione seria.
Lo scoglio che avevamo denunciato era proprio la necessità di avere un nulla osta dal costruttore della moto, anche se si voleva passare a una gomma dalle misure esattamente equivalenti, ma espresse in millimetri piuttosto che nella vecchia unità di misura. Oggi il problema per certi versi è risolto, perché quasi tutte le case motociclistiche e gli importatori, rilasciano tale nulla osta ai loro clienti e nel caso di marchi scomparsi c’è la possibilità di rivolgersi a uno studio di ingegneri specializzati per avere una certificazione sostitutiva (a pagamento…).
Ma, tornando a bomba al problema di una moto modificata o di un esemplare unico, ci risulta che qualcuno sia riuscito in passato a omologare, pur con forti difficoltà e interminabili trafile burocratiche, veicoli unici. Perché oggi ci dicono che è impossibile?
Per capirne qualcosa di più restiamo in attesa di una relazione scritta che ci è stata promessa e alla quale non mancheremo di dare spazio non appena la riceveremo.

La soluzione? Il TUV

Il tam tam dei motociclisti ha diffuso la notizia già da qualche anno: il TUV tedesco, un organismo privato che rilascia omologazioni in accordo con il KBA, il ministero dei trasporti tedesco, ha un ufficio in Italia, a Milano, che omologa moto modificate ed esemplari unici.
La trafila non è semplicissima, perché ottenuta l’omologazione si tratta di immatricolare temporaneamente in Germania la nostra moto, esportandola poi formalmente in Italia in virtù del principio di libera circolazione delle merci, che prevede il mutuo riconoscimento anche delle omologazioni nazionali.
Qualcuno storce il naso quando sente parlare di TUV, a cominciare dai dirigenti della nostra Motorizzazione, secondo i quali l’ente tedesco è un po’ troppo lassista. Può darsi, non abbiamo la competenza tecnica per esprimere un parere, ma sappiamo per certo che anche la Commissione Europea affida studi importanti all’organismo tedesco, del quale, evidentemente, si fida…

Come omologare le modifiche

Il nostro contatto presso la sede milanese del TUV è Marco Mauri, direttore di divisione, che ci ha illustrato nei dettagli come muoversi per apportare delle modifiche facilmente omologabili.
L'omologazione di un motociclo è soggetta infatti a 19 direttive specifiche raccolte in una direttiva quadro, la 92/61/CEE. Intervenire su una moto già omologata e semplicemente modificata è relativamente semplice se si tratta di un veicolo prodotto a partire dal '99, da quando cioè si applica la direttiva europea di omologazione in oggetto.
Se il veicolo è più anziano, tutto diviene più difficile, perché bisogna vedere in base a quale normativa è stato certificato e poi aggiornarne l’omologazione preoccupandosi che sia comunque conforme alla normativa originale.
Nel caso in cui siano stati sostituiti pochi componenti, l'operazione è semplificata se i nuovi accessori adottati sono già omologati a livello comunitario o se sono certificati TUV. Diversamente vanno dapprima approvati dall’ente tedesco attraverso prove aggiuntive.
Il riferimento è per cerchi, manubri, parafanghi e forcelle; componenti per i quali l'Europa non impone un'omologazione, ma che il TUV, perché possano circolare in Germania, deve testare. Insomma, al momento di comperare un nuovo forcellone, prima dell’acquisto è meglio sincerarsi che abbia il logo del TUV.
Diverso il caso se si tratta di componenti originali già adottati da una casa costruttrice di motocicli, perché in questo caso il problema è comunque superato per la presunzione di sicurezza riconosciuta ai componenti originali.

L’omologazione di un esemplare unico

Anche omologare un veicolo unico non è allora una cosa così difficile. In fin dei conti non è altro che l’applicazione modulare delle norme d’omologazione.
Attenzione però, più componenti già certificati si utilizzano e più facile è il procedimento, perché serviranno meno prove, che costano, soprattutto perché in certi casi richiedono l’uso di laboratori esterni il cui affitto non è a buon mercato.
Se invece si debbono testare le ruote, il manubrio, il motore, l’inquinamento, la potenza, e altri componenti, i costi lievitano e si impiega comunque molto tempo in più.

Costi e burocrazia

Al termine delle prove viene stesa una relazione tecnica in due lingue e attraverso agenzie specializzate si può provvedere a un'immatricolazione provvisoria in Germania, operazione che comporta anche il pagamento di una serie di tasse e di un'assicurazione a breve scadenza.
Il costo di questa operazione è quantificabile in circa 250 euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l’immatricolazione italiana, più o meno una cifra equivalente.
Per quanto riguarda invece i costi del TUV, dipende molto dal tipo di omologazione che si richiede. A Milano la tariffa è oraria e una giornata intera costa 750 euro. Eventuali laboratori ai quali ci si deve rivolgere per prove particolari, come quella sulle emissioni allo scarico o sulla potenza del motore, necessarie se sono variati componenti fondamentali del propulsore, si pagano a parte.
Per omologare una moto alla quale siano stati sostituiti ruote, forcelle e freni si impiegano in media 4-6 ore, perché oltre all'analisi statica viene effettuata anche una prova dinamica di stabilità del veicolo da collaudatori professionisti.
Qualche esempio spicciolo? Omologare differenti misure di cerchi e pneumatici (con componenti già certificati TUV) può costare sui 2-300 euro. Per un veicolo completo si può arrivare dai 1.500 ai 3.000 euro (più le prove di laboratorio), a seconda che siano utilizzati componenti già omologati o meno.
I laboratori infatti, come detto, costano molto cari. Per omologare un telaio ex novo, ad esempio, la prova di stress costa sui 3.000 euro, ed è distruttiva, quindi occorre costruire da subito 2 telai. Una prova di inquinamento, per una moto alla quale invece sia stato sostituito il sistema di alimentazione e il catalizzatore dello scarico, può costare da sola sui 1000 euro. Il TUV comunque fa preventivi personalizzati per operazioni importanti, anche su un singolo veicolo.
Da notare che per i componenti strutturali, quelli più importanti, viene richiesta una fattura d'acquisto o una dichiarazione di vendita. In compenso se le modifiche apportate sono profonde e se si omologa un esemplare unico, è possibile dare qualunque nome alla moto in oggetto, anche il proprio!

Procedure per privati e costruttori

Un’operazione importante ma poco costosa alla portata di un privato può essere il montaggio di un motore 1000 su un Monster 600, due moto analoghe, cosa che permette una procedura snella, perché il telaio resta lo stesso e i componenti diversi sono ben pochi. Astuzie del genere sono molto utili a chi volesse cimentarsi in operazioni di trapianto…
La situazione cambia molto se al telaio vengono apportate piccole modifiche in zone non critiche, che richiedono comunque l’effettuazione di prove di stress. Sono invece del tutto banditi tagli e saldature in zone critiche.
Tutto cambia, però, se al posto di un privato si presenta un costruttore artigianale che prevede un impiego commerciale in piccola tiratura della moto per la quale chiede l’omologazione. In questo caso scattano anche dei controlli sul sito produttivo e sulla costanza della qualità di produzione. Anche chi vuole costruire solo 15 telai deve allora avere una certificazione ISO 9000 e ogni anno deve accettare una visita ispettiva.

Le attività del TUV

Il TUV è un gruppo che impiega circa 10.000 persone e che esercita la propria attività in 4 settori: automotive (circolazione stradale, ma anche ferrovie), certificazioni di sistema ISO 9000 e 14000 (il core business in Italia), certificazioni di prodotto (lavatrici, bancomat, computer, dispositivi per satelliti, stampanti…), costruzioni e impianti (ascensori, serbatoi, materiali…).
In Italia il TUV ha diverse sedi e alcuni laboratori. A Scarmagno per esempio, in provincia di Torino, c'è un laboratorio per le prove su ruote che è anche l’unico che in Italia certifica i serbatoi in plastica. Fra i clienti citiamo l’Acerbis e i produttori di serbatoi in polietilene per scooter.
Numerosi anche i costruttori di moto che si rivolgono al TUV per avere l'omologazione dei loro modelli, a cominciare dalle case italiane, ma anche dalle giapponesi o da quelle tedesche, che operano direttamente in Germania.
Per informazioni, il TUV di Milano risponde al numero 02.66.05.31.

Tratto da: Auto-Moto Tuning - PcTuner Forum (http://www.pctuner.net/forum/auto-moto-tuning/)

in molte città se conosci la persona giusta paghi e ringrazi:laugh2:
e non ti leggi tutto sto post:laugh2: