NightRider2
26/09/2009, 11:38
"L'aria fresca in questa serata settembrina accarezza il mio volto. Buia la strada, son lontane le luci arancio della città, dei suoi mostri di cemento. Pennello i tornanti che portano in quel magnifico borgo che è Montefalco. Una sensazione di recirproca fiducia con la mia moto mi pervade: entrambi consci dei nostri limiti siamo soli, qui a farci compagnia. Parcheggiata nella piazza capisco che la sua linea non è soggetta all'incedere del tempo, capisco che soltanto assaporando un bicchiere di vino, seduto a pochi metri di distanza, osservandola, son io quel cavaliere che può far con lei l'amore nelle strade. Si, son proprio io quel cavaliere di pelle nera e rossa. La gente mi osserva passare in un misto di stupore, d'ilarità per via degli occhiali d'aviatore. Sorridono, ma son sicuro che non capiscono, non arrivano a comprendere fino in fondo. Non capiscono che alle volte il cuore può scandire il medesimo battito di un pistone che sale e scende, frenetico nella sua corsa. Frenetico è il nostro cuore mentre impugnamo quel manubrio. Tanta gente non capisce, non crede che si possa essere ancora cavalieri in quest'epoca.
Filippo 25 settembre 2009
Filippo 25 settembre 2009