giuva
13/10/2009, 14:06
l'ultimo grandissimo.
quando scendeva lui, anche se gli ultimi tempi non era più lui anche a causa dell'incidente in moto, era uno spettacolo
quest'anno mi rimane solo bode, a mezzo servizio....
dalla gazzetta
VIENNA (Austria), 13 ottobre 2009 - Hermann Maier non è mai stato un tipo che cede al dolore e alle lacrime. Lo dice bene anche il suo soprannome: Herminator. Anzi l'austriaco, due volte oro olimpico (gigante e SuperG a Nagano '98), tre titoli iridati e 54 vittorie in Coppa del Mondo, il dolore lo ha sempre inflitto ai suoi avversari con distacchi abissali e clamorose dimostrazioni di potenza con quella mascella serrata che incuteva timore. Le lacrime invece le ha versate oggi, annunciando il suo ritiro, alla soglia dei 37 anni. Si chiude un'era. Non è bastato l'intervento di rimozione della cartilagine dal ginocchio destro, sette mesi fa. Maier aveva anche ripreso ad allenarsi pochi giorni fa sul ghiacciaio di casa a Soelden, dove nel weekend del 24-25 ottobre scatterà, come di consueto, la Coppa del Mondo. Si era detto "sorpreso" dalla reazione del suo fisico alle sollecitazioni degli sci, senza però sciogliere le riserve sul futuro. Oggi l'annuncio.
ultimo grido — Risale a meno di un anno fa l'ultima affermazione dell'austriaco in Coppa del Mondo, la 54ª. Vittoria nel superG di Lake Louise, a quasi tre anni dall'ultimo successo, ottenuto nella discesa di Garmish, nel gennaio 2006. Si opponeva al declino Maier, lui che è stato dopo Stenmark l'atleta più vittorioso del Circo Bianco.
LA CARRIERA — Maier debutta in Coppa del Mondo nel 1996. Un anno dopo, il 23 febbraio 1997, vince il superG di Garmisch, primo centro in carriera. Nella stagione successiva con 10 successi vince dominando la sua prima Coppa. All’Olimpiade di Nagano cade paurosamente in discesa ma conquista due ori, in superG e in gigante. Al termine della stagione 2000-01 Maier vanta 42 gare di Coppa del Mondo, altri due trofei generali, due ori ai Mondiali di Vail. Poi, il 24 agosto 2001, l'incidente che rischia di mettere fine anzitempo alla sua carriera. Mentre era alla guida della sua moto viene travolto da un'auto vicino a Salisburgo e rischia l'amputazione di una gamba. Si salva dopo 7 ore di intervento chirurgico, giorni di rianimazione e più umile, più umano, ma non meno determinato, torna in gara un anno e mezzo dopo nel gennaio 2003 nel gigante svizzero di Adelboden. Nella stessa stagione vince sulla pista delle piste, la Streif di Kitzbhuel. Nel 2003/04 vince la quarta Coppa e ai Mondiali 2005 è oro in gigante. Il 6 marzo 2005 ottiene la 50ª vittoria in Coppa, raggiungendo e poi superando Alberto Tomba al terzo posto nella classifica degli sciatori più vittoriosi di sempre. Ai Giochi di Torino 2006 vinse la medaglia d'argento in SuperG, seguita, due giorni dopo, da quella di bronzo in slalom gigante. Il 30 novembre 2008, a due anni e 10 mesi dall’ultimo successo in Coppa, torna alla vittoria a Lake Louise: il trionfo n. 54 che lo posiziona dietro Stenmark (86) nella classifica di sempre.
quando scendeva lui, anche se gli ultimi tempi non era più lui anche a causa dell'incidente in moto, era uno spettacolo
quest'anno mi rimane solo bode, a mezzo servizio....
dalla gazzetta
VIENNA (Austria), 13 ottobre 2009 - Hermann Maier non è mai stato un tipo che cede al dolore e alle lacrime. Lo dice bene anche il suo soprannome: Herminator. Anzi l'austriaco, due volte oro olimpico (gigante e SuperG a Nagano '98), tre titoli iridati e 54 vittorie in Coppa del Mondo, il dolore lo ha sempre inflitto ai suoi avversari con distacchi abissali e clamorose dimostrazioni di potenza con quella mascella serrata che incuteva timore. Le lacrime invece le ha versate oggi, annunciando il suo ritiro, alla soglia dei 37 anni. Si chiude un'era. Non è bastato l'intervento di rimozione della cartilagine dal ginocchio destro, sette mesi fa. Maier aveva anche ripreso ad allenarsi pochi giorni fa sul ghiacciaio di casa a Soelden, dove nel weekend del 24-25 ottobre scatterà, come di consueto, la Coppa del Mondo. Si era detto "sorpreso" dalla reazione del suo fisico alle sollecitazioni degli sci, senza però sciogliere le riserve sul futuro. Oggi l'annuncio.
ultimo grido — Risale a meno di un anno fa l'ultima affermazione dell'austriaco in Coppa del Mondo, la 54ª. Vittoria nel superG di Lake Louise, a quasi tre anni dall'ultimo successo, ottenuto nella discesa di Garmish, nel gennaio 2006. Si opponeva al declino Maier, lui che è stato dopo Stenmark l'atleta più vittorioso del Circo Bianco.
LA CARRIERA — Maier debutta in Coppa del Mondo nel 1996. Un anno dopo, il 23 febbraio 1997, vince il superG di Garmisch, primo centro in carriera. Nella stagione successiva con 10 successi vince dominando la sua prima Coppa. All’Olimpiade di Nagano cade paurosamente in discesa ma conquista due ori, in superG e in gigante. Al termine della stagione 2000-01 Maier vanta 42 gare di Coppa del Mondo, altri due trofei generali, due ori ai Mondiali di Vail. Poi, il 24 agosto 2001, l'incidente che rischia di mettere fine anzitempo alla sua carriera. Mentre era alla guida della sua moto viene travolto da un'auto vicino a Salisburgo e rischia l'amputazione di una gamba. Si salva dopo 7 ore di intervento chirurgico, giorni di rianimazione e più umile, più umano, ma non meno determinato, torna in gara un anno e mezzo dopo nel gennaio 2003 nel gigante svizzero di Adelboden. Nella stessa stagione vince sulla pista delle piste, la Streif di Kitzbhuel. Nel 2003/04 vince la quarta Coppa e ai Mondiali 2005 è oro in gigante. Il 6 marzo 2005 ottiene la 50ª vittoria in Coppa, raggiungendo e poi superando Alberto Tomba al terzo posto nella classifica degli sciatori più vittoriosi di sempre. Ai Giochi di Torino 2006 vinse la medaglia d'argento in SuperG, seguita, due giorni dopo, da quella di bronzo in slalom gigante. Il 30 novembre 2008, a due anni e 10 mesi dall’ultimo successo in Coppa, torna alla vittoria a Lake Louise: il trionfo n. 54 che lo posiziona dietro Stenmark (86) nella classifica di sempre.