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Visualizza Versione Completa : La Speed s'è magnata l'elefante!



Mettiu
14/10/2009, 10:21
(NB Mancano le "faccine"
- discussione inserita via cellulare - ma fate come se ci fossero e prendete il tutto molto easy!)



Dicasi con "elefante" il bastardo pachiderma che fa bella mostra di sé sulla spalla delle mie gomme (Metzler M3). Ora, prego le persone responsabili e assennate (lo so, parole grosse per la maggior parte dei presenti...) di non cominciare con:

1. "L'importante è divertirsi... Guidare bene non vuol dire 'chiudere le gomme '... Son cose da ragazzini... Se sai uscire dalla moto hai più sicurezza e non hai bisogno di piegare tanto..."
2 E soprattutto, non provate a dire "Per 'ste cose c'è la pista".

Perché:

1. Io LO SO, ma il tamarro che dimora in me - e in molti di voi, branco di farisei - lo ignora.
2. E comunque l'ho fatto in pista, prrrrr!!

Questa penosa intro per dire che lunedì sono stato a Magione per un corso di guida su pista. (Un corso base, volto anche a trasferire determinate nozioni nella normale guida su strada, quando posibile.)
Era la prima volta che entravo in un circuito ed è stato entusiasmante.

Dopo un lungo briefing introduttivo, incentrato sulle regole base della pista - comportamento generale, bandiere, abbigliamento, concetto di "limite" e "margine" (del pilota e del mezzo) ecc. - e sulle traiettorie migliori da percorrere, gli istruttori ci hanno scaraventato in pista e fatto girare un po' per valutarci, onde creare dei gruppi omogenei affidati a diversi trainer; nel caso improbabile abbiate dei dubbi, la risposta è sì: mi hanno inserito nel gruppo delle chiaviche, la feccia delle feccie... i paria, i paracarri... scegliete voi, il concetto è chiaro. Però ero anche l'unico a non essere mai entrato in pista prima, dài.
La cosa ottima è stata che condividevo il ruolo con un unico altro pilo.. uno che va in moto, ok - quindi è stato un corso quasi personale. Già sapevo di non essere un granché, e la cosa non mi angoscia: in effetti l'istruttore mi ha fatto notare i millemilla errori che commetto e che penalizzano un uso più consapevole e divertente della moto. Errori che in gran parte continuerò a commettere, lo so!, ma per me è difficile migliorare senza qualcuno che DAL DI FUORI mi faccia notare dove/come/quando sbaglio.

Per molti già avvezzi non sarà chissaché ma il girare su un circuito, cercando di guidare in modo efficace ed "economico", di ritardare l'entrata in curva, di aprire liberamente in rettilineo, di sfruttare l'ampiezza della pista, e di fare tutto con relativa sicurezza mi ha fatto intravedere nuove possibilità di usare e vivere la moto (non voglio che suoni pomposo: intendo semplicemente dire che per me è stata un'esperienza eccezionale, che in qualche modo vorrei ripetere).

Purtroppo, a metà giornata il meteo ci ha castigato con un vero uragano, quindi è saltata tutta la seconda parte di pratica, che doveva essere dedicata alle varie posizioni da tenere in moto in funzione delle diverse operazioni (curva, rettilineo, frenata...).

Che altro dire? Vabbè, di roba ce ne sarebbe a strafottere, ma insomma: aggiungete qualcosa pure voi!

Ciao.

PS
Fra gli istruttori, la signorina Polita: fa p-a-u-ra).

PPS Se qualcuno è interessato, col signor Google non avrà nessuna difficoltà a trovare il corso in questione.




* Parzialmente, lo ammetto...

cload
14/10/2009, 15:16
bhè la tua descrizione è molto divertente! e questo è bello...l'ammettere di essere una "chiavica" ti fa onore (non è da tutti)... il fatto che ti sei iscritto ad un corso è da persona intelligente....ora ti manca la manetta!!!
Per quella non ti preoccupare, come tutte le cose bisogna applicarsi, allenarsi, provare e riprovare, è la pratica che ti farà migliorare. se ne hai l'occasione, fai ancora un'altro corso ( ti consiglio franciacorta con Pedersoli). Ora che hai visto com'è e che ti sei divertito, devi andare a girare il piu' possibile (prepara molti soldi). L'importante nell'andare in moto è non avere paura, il talento quello è innato, uno puo' andare benissimo senza aver fatto nessun corso, per il resto si puo' migliorare, ma se uno ha paura, non c'è niente da fare...Tanti fanno gli spacconi al bar e i fighi con le loro superbike, poi alla prima curva si attaccano ai freni perchè se la fanno addosso.... Se ne hai la possibilità, lascia la strada, metti la tua moto solo pista e divertiti. certo non potrai andarci tutte le domeniche, ma chi se ne importa, meglio poco uscite divertenti e in sicurezza.

Mettiu
14/10/2009, 15:39
... Se ne hai la possibilità, lascia la strada, metti la tua moto solo pista e divertiti. certo non potrai andarci tutte le domeniche, ma chi se ne importa, meglio poco uscite divertenti e in sicurezza.

Capisco il tuo punto di vista, ma per me la mmmmmia :wub: moto è anche:

- passare una giornata con un amico su e giù per qualche passo appenninico,
- andare al lavoro anche d'inverno se proprio non nevica,
- andarci (di rado, ma capita!) pure al bar,
- farmi una sparata solitaria da un'ora perché ho bisogno di uscire immediatamente di casa,
- farmi 500 merdosi km di autostrada Terni-Milano se devo raggiungere un amico, i treni sono somodissimi e la macchina serve a mia moglie...

Vale a dire: una serie di sensazioni, attività, azioni, opportunità, emozioni (e qualche volta fastidi e scomodità!) delle quali non potrei più fare a meno....

La pista, invece, pur sommamente divertente, è focalizzata su uno specifico aspetto dell'universo moto - un aspetto dalle svariate sfaccettature, è vero, ma non sufficiente ad appagarmi. Inoltre, esige una serie di attività impegnative e dispendiose (in termini di tempo, denaro, energie psico-fisiche da investire, necessità logistiche ecc.) che mi impediscono di essere un :tongue:"solopista"!

leo
14/10/2009, 22:26
(NB Mancano le "faccine"
- discussione inserita via cellulare - ma fate come se ci fossero e prendete il tutto molto easy!)



Dicasi con "elefante" il bastardo pachiderma che fa bella mostra di sé sulla spalla delle mie gomme (Metzler M3). Ora, prego le persone responsabili e assennate (lo so, parole grosse per la maggior parte dei presenti...) di non cominciare con:

1. "L'importante è divertirsi... Guidare bene non vuol dire 'chiudere le gomme '... Son cose da ragazzini... Se sai uscire dalla moto hai più sicurezza e non hai bisogno di piegare tanto..."
2 E soprattutto, non provate a dire "Per 'ste cose c'è la pista".

Perché:

1. Io LO SO, ma il tamarro che dimora in me - e in molti di voi, branco di farisei - lo ignora.
2. E comunque l'ho fatto in pista, prrrrr!!

Questa penosa intro per dire che lunedì sono stato a Magione per un corso di guida su pista. (Un corso base, volto anche a trasferire determinate nozioni nella normale guida su strada, quando posibile.)
Era la prima volta che entravo in un circuito ed è stato entusiasmante.

Dopo un lungo briefing introduttivo, incentrato sulle regole base della pista - comportamento generale, bandiere, abbigliamento, concetto di "limite" e "margine" (del pilota e del mezzo) ecc. - e sulle traiettorie migliori da percorrere, gli istruttori ci hanno scaraventato in pista e fatto girare un po' per valutarci, onde creare dei gruppi omogenei affidati a diversi trainer; nel caso improbabile abbiate dei dubbi, la risposta è sì: mi hanno inserito nel gruppo delle chiaviche, la feccia delle feccie... i paria, i paracarri... scegliete voi, il concetto è chiaro. Però ero anche l'unico a non essere mai entrato in pista prima, dài.
La cosa ottima è stata che condividevo il ruolo con un unico altro pilo.. uno che va in moto, ok - quindi è stato un corso quasi personale. Già sapevo di non essere un granché, e la cosa non mi angoscia: in effetti l'istruttore mi ha fatto notare i millemilla errori che commetto e che penalizzano un uso più consapevole e divertente della moto. Errori che in gran parte continuerò a commettere, lo so!, ma per me è difficile migliorare senza qualcuno che DAL DI FUORI mi faccia notare dove/come/quando sbaglio.

Per molti già avvezzi non sarà chissaché ma il girare su un circuito, cercando di guidare in modo efficace ed "economico", di ritardare l'entrata in curva, di aprire liberamente in rettilineo, di sfruttare l'ampiezza della pista, e di fare tutto con relativa sicurezza mi ha fatto intravedere nuove possibilità di usare e vivere la moto (non voglio che suoni pomposo: intendo semplicemente dire che per me è stata un'esperienza eccezionale, che in qualche modo vorrei ripetere).

Purtroppo, a metà giornata il meteo ci ha castigato con un vero uragano, quindi è saltata tutta la seconda parte di pratica, che doveva essere dedicata alle varie posizioni da tenere in moto in funzione delle diverse operazioni (curva, rettilineo, frenata...).

Che altro dire? Vabbè, di roba ce ne sarebbe a strafottere, ma insomma: aggiungete qualcosa pure voi!

Ciao.

PS
Fra gli istruttori, la signorina Polita: fa p-a-u-ra).

PPS Se qualcuno è interessato, col signor Google non avrà nessuna difficoltà a trovare il corso in questione.




* Parzialmente, lo ammetto...

Sono contento per te!
Pensa dovevo venire a girare ,ma a firenze pioveva dalla mattina ed ho rinunciato :sick:.Ho fatto quel corso (runxfun)a luglio,e nel 2010 farò il secondo :laugh2:.
Sentiamoci, in primavera potremmo farlo insieme!

SpeeDino
14/10/2009, 22:49
grandissimo,ottimo post. fai capire bene bene cosa vuoi dire.

ALE72
15/10/2009, 06:07
Capisco il tuo punto di vista, ma per me la mmmmmia :wub: moto è anche:

- passare una giornata con un amico su e giù per qualche passo appenninico,
- andare al lavoro anche d'inverno se proprio non nevica,
- andarci (di rado, ma capita!) pure al bar,
- farmi una sparata solitaria da un'ora perché ho bisogno di uscire immediatamente di casa,
- farmi 500 merdosi km di autostrada Terni-Milano se devo raggiungere un amico, i treni sono somodissimi e la macchina serve a mia moglie...

Vale a dire: una serie di sensazioni, attività, azioni, opportunità, emozioni (e qualche volta fastidi e scomodità!) delle quali non potrei più fare a meno....

La pista, invece, pur sommamente divertente, è focalizzata su uno specifico aspetto dell'universo moto - un aspetto dalle svariate sfaccettature, è vero, ma non sufficiente ad appagarmi. Inoltre, esige una serie di attività impegnative e dispendiose (in termini di tempo, denaro, energie psico-fisiche da investire, necessità logistiche ecc.) che mi impediscono di essere un :tongue:"solopista"!

Capisco e condivido...per l'uscita in pista,complimenti,anche per il tono goliardico e divertente dello scritto!

Mettiu
15/10/2009, 16:04
Grazie a tutti per i commenti.

@ Leo: se ne può parlare, se da qui alla prossima primavera io divento meno paracarro!